Ruminantia Mese è lo speciale di Ruminantia dedicato ad articoli di approfondimento relativi all’allevamento dei ruminanti. Si tratta di una sorta di rivista nella rivista in cui, con una cadenza mensile, sono pubblicati articoli di carattere tecnico-scientifico scritti da esperti del settore. Gli articoli sono suddivisi in sei sezioni: editoriale, genetica, sanità, ambiente e management, nutrizione ed economia.
Con questa raccolta, andremo a scoprire quali sono stati gli argomenti trattati nella sezione Ambiente e Management nel corso del 2014.
Rendere possibile il Made in Italy anche per i consumatori italiani – Dicembre 2014
Approfitto e ringrazio dell’ospitalità concessami per iniziare l’articolo con una domanda provocatoria: in futuro noi italiani potremo ancora consumare cibo prodotto nel nostro Paese o sarà proibitivo dal punto di vista economico. Infatti da una lettura sui consumi si sta verificando che il consumatore italiano si reca nei discount a fare la spesa oppure, come dichiarato recentemente dal patron di Esselunga, acquista prodotti a basso costo come farina, uova, olio etc… Clicca qui per continuare a leggere l’articolo!
Quando è ora di fecondare? – Novembre 2014
Che le performance riproduttive di molte stalle siano al disotto di quelle che sono le aspettative (il quasi mitologico vitello all’anno per vacca) è un dato che ormai da ogni parte ci viene ripetuto da molti anni (addirittura ho visto un documento relativo ad una riunione tecnica organizzata dal ministero dell’agricoltura e che aveva come titolo:”I problemi riproduttivi della vacca da latte” risalente al 1934). La cosa che però troppo spesso nessuno ci dice, è come poter migliorare questi dati e quindi migliorare l’efficienza della stalla… Clicca qui per continuare a leggere l’articolo!
La fertilità della bovina da latte è un’alchimia o una scienza esatta – Ottobre 2014
La fertilità a volte rimane un’alchimia, ma nella maggioranza dei casi può diventare una scienza esatta. Consideriamo che da sempre la fertilità delle bovine da latte ad alta produzione (BLAP) è accompagnata da supposizioni, polverine ed integratori magici, (ci vorrebbe il toro…) e scarsa competenza dell’allevatore di analizzare seriamente i dati aziendali insieme la veterinario ginecologo specializzato, per far diagnosi sul problema fertilità… Clicca qui per continuare a leggere l’articolo!
Fertilità, un gioco di squadra – Settembre 2014
Ormai è assodato che il problema che affligge l’allevamento delle bovine da latte sia la fertilità. La figura del veterinario buiatra moderno ha assunto un’importanza strategica per la crescita dell’allevamento della bovina da latte: da semplice dispensatore di consigli tecnici sempre più sta diventando il “motivatore” di una squadra affiatata, capace di creare e condividere obiettivi, regole e sistemi di verifica dei risultati. Il nucleo di tale squadra è composto dall’allevatore, dall’alimentarista e dal veterinario, senza dimenticare il ruolo fondamentale che rivestono gli operatori di stalla e coloro che lavorano i campi… Clicca qui per continuare a leggere l’articolo!
HEAT DETECTION RATE (HDR): quale è il valore ottimale ? – Agosto 2014
HDR è il tasso dei calori diagnosticati rispetto alle bovine presenti in una data “finestra estrale temporale”. E’ un “indice” che è stato pensato per misurare, prevedere e gestire al meglio la fertilità aziendale. Infatti il “riconoscimento e rilevazione dei calori” costituisce da sempre (!) la principale misura per ottenere una buona fertilità di stalla. Il mancato rilievo tempestivo (!!) dei calori, oggi come ieri è la principale causa di ipofertilità, come pure è causa di ipofertilità l’inseminazione al difuori del momento ottimale, che , come è noto, si situa subito dopo la fine del calore… Clicca qui per continuare a leggere l’articolo!
Indici predittivi per il rischio di insorgenza di patologie peripartali nella bovina da latte (Seconda parte) – Luglio 2014
L’effetto significativo (P<0,05) riscontrato delle Classi di NEFA pre-parto sugli enzimi epatici (Grafici 3 e 4), suggerisce che i NEFA possano essere un indicatore dello stato di salute del fegato. Infatti, una più intensa lipomobilizzazione pre-parto risulta essere connessa ad una maggiore concentrazione plasmatica della AST nella prima settimana di lattazione, e ad una minore concentrazione della ALT sia nella settimana precedente che in quella successiva al parto. L’effetto sui livelli di AST può essere spiegato, oltre che dal fisiologico aumento dell’attività di questo enzima durante la lattazione, anche da una situazione di lipidosi epatica, per la quale la AST è uno degli indicatori più sensibili… Clicca qui per continuare a leggere l’articolo!
Indici predittivi per il rischio di insorgenza di patologie peripartali nella bovina da latte (Prima parte) – Giugno 2014
Nella vacca da latte con “periodo di transizione”, o “periodo peripartale”, si intende quell’arco di tempo che si estende tra le tre settimane precedenti e le tre settimane successive al parto. Il termine “transizione” sta per l’appunto a sottolineare gli importanti cambiamenti fisiologici, metabolici e nutrizionali che avvengono in questa fase. Come in tutti i mammiferi, la gestione di questi cambiamenti è di fondamentale importanza, in quanto sono strettamente legati all’eventuale sviluppo di patologie cliniche e subcliniche nel post-parto ed alle performance produttive e riproduttive future delle bovine, che possono di conseguenza influenzare significativamente il profitto dell’allevatore… Clicca qui per continuare a leggere l’articolo!
La metrite puerperale – Maggio 2014
La metrite puerperale è una condizione patologica particolarmente importante nel moderno allevamento di bovine da latte e da carne. La finestra temporale in cui si osserva è quella tipica del post-partum (0-20 giorni), in particolare nei primi 10 giorni dal parto. I.Martin Sheldon et al. nel 2006 hanno fatto chiarezza sulla terminologia usata dai vari ricercatori per riferirsi alla metrite, proponendo una classificazione ormai ampiamente accettata dalla comunità scientifica:
- METRITE di grado I o METRITE CLINICA caratterizzata da un utero scarsamente involuto e secrezioni vaginali purulente senza nessun altro segno di malattia.
- METRITE di grado II o METRITE PUERPERALE, condizione in cui la bovina presenta un utero scarsamente involuto, perdite vaginali acquose di colore rosso-bruno e di odore fetido ed alcuni segni clinici quali febbre (>39.5°C), depressione e calo della produzione di latte.
- METRITE di grado III o METRITE SETTICA evoluzione della metrite puerperale con evidenti segni di shock settico (ipotermia, decubito permanente, inappetenza ecc.)… Clicca qui per continuare a leggere l’articolo!
Un nuovo approccio alla terapia del post parto: lo Stress Ossidativo – Aprile 2014
La gestione sanitaria di allevamenti di vacche da latte impone a tutti coloro che vi lavorano una sempre più approfondita conoscenza dell’immediato post parto.
In questa fase si concatenano infatti le più disparate patologie (infettive, metaboliche , equilibrio acido – base ,…..) di fronte alle quali ogni buiatra applica spesso una terapia “uniformata” e generalizzata.
Un quesito che è lecito porsi è “quale è il grado di DANNO TISSUTALE” che i vari parenchimi subiscono a causa dei “metaboliti” prodotti durante tutte le patologie riscontrate: questi vengono identificati con il termine di “radicali liberi”, ovvero molecole altamente instabili capaci di indurre alterazione cellulari profonde ed irreversibili… Clicca qui per continuare a leggere l’articolo!
Considerazioni sulla fertilità nella bovina da latte – Marzo 2014
La bovina produce latte solo dopo aver partorito, per partorire deve essere precedentemente fecondata ed ingravidata. Per ottenere la massima redditività occorre raggiungere un periodo parto–concepimento inferiore ai 120-150 giorni: tale risultato si raggiunge solo se l’animale gode di buona salute, è correttamente alimentato e vive in un ambiente idoneo. Oltre a questo è necessario che l’allevatore gestisca al meglio la mandria, rilevando i calori, fecondando al momento opportuno e trattando tempestivamente gli animali con patologie… Clicca qui per continuare a leggere l’articolo!
Efficienza ed importanza degli impianti di pesatura dei carri Unifeed – Febbraio 2014
L’alimentazione del bestiame è un aspetto molto importante negli allevamenti zootecnici intensivi dove, per ottenere buone prestazioni produttive, oltre alla qualità degli alimenti riveste un ruolo chiave la corretta quantità somministrata all’animale. In tempi di elevati costi delle materie prime e di margini ridotti all’osso, per gli allevatori la questione della corretta quantità dovrebbe assumere un ruolo ancora più preponderante. L’impianto di pesatura, comunemente noto con il nome di “pesa elettronica”, è da considerarsi parte integrante ed indispensabile del carro trincia miscelatore che , se correttamente usato e (se) in piena efficienza, permette di dosare con notevole precisione la quantità dei diversi elementi che compongono la razione, a tutto vantaggio del benessere dell’animale e delle “tasche” dell’allevatore… Clicca qui per continuare a leggere l’articolo!
La vacca zoppa non esiste – Gennaio 2014
Ogni mattina mi alzo presto e prendo furgone, arla e tutto l’armamentario. Mi chiamo Stefano, veterinario di bovine da latte, podologo da venti anni, Milano è la mia città. Nei viaggi quotidiani per raggiungere la campagna ho molto tempo per riflettere e parlare di lavoro con Riccardo, compagno di lavoro e avventure da sempre.
Io sono Riccardo, medico veterinario podologo con preparazione olistica.
Io e Stefano formiamo una coppia molto fuori dai canoni, ma ben affiatata.
La mattina è il momento della riunione telefonica dove le nostre idee prendono forma e struttura.
Per noi le vacche sono una grande partita a scacchi, fai una mossa e capisci se hai sbagliato solo dopo un po’ di tempo… Clicca qui per continuare a leggere l’articolo!
Clicca qui se invece vuoi esplorare la libreria con tutti i numeri di Ruminantia Mese.
Scrivi un commento
Devi accedere, per commentare.