La ridotta disponibilità ed i rincari del prezzo della materia prima, insieme con l’aumento dei costi di trasformazione (guidati dall’energia elettrica), stanno spingendo al rialzo i prezzi all’ingrosso dei formaggi freschi e dei formaggi molli rilevati nei listini delle Camere di Commercio.
A dichiararlo è la Borsa Merci Telematica Italiana (BMTI) in un nuovo report.
Aumenti si sono osservati per il Gorgonzola (+4%), Asiago (+6% per lo stagionato rispetto a inizio settembre) e Provolone Valpadana (+4%). Ampia la crescita rispetto ad un anno fa, compresa tra il +25% e il +30% per Provolone e Gorgonzola e che raggiunge il +40% per l’Asiago. La mozzarella di latte vaccino (125 g.) ha raggiunto nella prima settimana di ottobre un prezzo medio all’ingrosso di 5,90 €/kg, guadagnando l’11,3% nell’arco di un mese. Su base annua il rincaro è del +31%.
A monte della filiera, restano su valori elevati i prezzi del latte spot nazionale, attestati in apertura di ottobre sopra la soglia dei 0,68 €/kg, in crescita del 63% rispetto ad un anno fa. Il mercato rimane condizionato dalle limitate disponibilità di prodotto che si registrano a livello continentale (cali in Francia, Germania e soprattutto Olanda) e dai costi elevati delle materie prime per l’alimentazione e dell’energia.
Tra i formaggi stagionati, stabili i listini di Grana Padano e Parmigiano Reggiano.
Per quest’ultimo, tuttavia, emergono segnali di pesantezza, con poca richiesta, in particolare per i prodotti a lunga stagionatura. Sul fronte dei prezzi, lo stagionato 24 mesi si attesta su 11,50 – 11,70 €/kg mentre il prodotto con 12-13 mesi di stagionatura si attesta sui 10,50 €/kg per il prodotto di pianura. Per quanto riguarda il Grana Padano, il fresco 10 mesi si è attestato su valori attorno a 9,10 – 9,15 €/ kg mentre per il prodotto stagionato 15-16 mesi i valori si sono posizionati sui 9,50 €/kg.
Maggiori informazioni sono disponibili nel report pubblicato da BMTI.
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