Il 13 ottobre la Commissione europea ha proposto disposizioni su misura per offrire soluzioni alle difficoltà che i cittadini dell’Irlanda del Nord incontrano a causa della Brexit, facilitando ulteriormente la circolazione delle merci dalla Gran Bretagna verso l’Irlanda del Nord. Tra queste, la possibilità di ridurre le verifiche su prodotti alimentari e salute vegetale e animale presenta potenziali rischi.
Questa proposta fa seguito alle ampie discussioni svoltesi negli ultimi mesi con il governo del Regno Unito, nonché all’attività di sensibilizzazione della Commissione europea presso i leader politici, le imprese, la società civile e altri portatori di interessi in Irlanda del Nord. Presenta inoltre idee basate sugli elementi indicati nel “Command Paper” del Regno Unito pubblicato nel luglio 2021.
La Commissione è ora pronta a impegnarsi in intense discussioni con il governo del Regno Unito per giungere quanto prima a una soluzione permanente concordata. La Commissione agirà in stretta collaborazione e in dialogo costante con il Parlamento europeo e il Consiglio.
Il Vicepresidente Maroš Šefčovič ha dichiarato: “Ho ascoltato i portatori di interessi dell’Irlanda del Nord e dialogato con loro. Le proposte odierne costituiscono una reale risposta alle loro preoccupazioni. Ci siamo adoperati molto e a fondo per apportare un cambiamento tangibile sul terreno e rispondere così alle preoccupazioni espresse dai cittadini e dalle imprese dell’Irlanda del Nord. Desideriamo dialogare seriamente e intensamente con il governo del Regno Unito, nell’interesse di tutte le comunità dell’Irlanda del Nord.”
La Commissione ritiene che questo pacchetto di misure cambierà la situazione in Irlanda del Nord e risolverà i problemi legati alla Brexit denunciati dai cittadini e dalle imprese dell’Irlanda del Nord in relazione alla circolazione delle merci dalla Gran Bretagna all’Irlanda del Nord. Queste misure si aggiungono al pacchetto presentato nel giugno 2021, che facilita il trasporto di animali vivi dalla Gran Bretagna all’Irlanda del Nord.
Il pacchetto odierno propone ulteriori flessibilità in materia di prodotti alimentari, salute vegetale e animale, dogane, medicinali e dialogo con i portatori di interessi dell’Irlanda del Nord. Propone un modello diverso per l’attuazione del protocollo, grazie al quale il flusso di merci tra la Gran Bretagna e l’Irlanda del Nord – per quanto riguarda le merci destinate a rimanere in Irlanda del Nord – è notevolmente agevolato. Tale agevolazione è resa possibile da una serie di garanzie e da una maggiore vigilanza del mercato per assicurare che le merci non entrino nel mercato unico dell’UE.
Il pacchetto apre la strada ad una risoluzione di tutte le questioni in sospeso in materia di attuazione, garantendo così prevedibilità, stabilità e certezza per i cittadini e le imprese dell’Irlanda del Nord.
Le soluzioni in quattro settori chiave
Il collegio dei commissari ha approvato quattro documenti informali (ossia testi non legislativi) riguardanti i seguenti settori:
- Una soluzione su misura per l’Irlanda del Nord in materia di prodotti alimentari e salute vegetale e animale (ossia le “questioni sanitarie e fitosanitarie”) – che consente di ridurre le verifiche di circa l’80 %
Questa consentirà di semplificare notevolmente la certificazione e di ridurre in misura significativa (circa l’80%) le verifiche ufficiali per un’ampia gamma di prodotti al dettaglio provenienti dalla Gran Bretagna e destinati a essere consumati in Irlanda del Nord. Tutto questo si aggiunge alle soluzioni che l’UE ha presentato il 30 giugno per facilitare il trasporto di animali vivi dalla Gran Bretagna all’Irlanda del Nord.
Al fine di tutelare l’integrità del mercato unico, ciò sarebbe soggetto a una serie di condizioni e garanzie, quali il rispetto da parte del Regno Unito dell’impegno di completare la costruzione di posti di controllo frontalieri permanenti, imballaggi specifici ed etichettature indicanti che le merci sono destinate alla vendita solo nel Regno Unito e un monitoraggio rafforzato delle catene di approvvigionamento. Inoltre, le garanzie comprenderebbero un meccanismo di reazione rapida a qualsiasi problema individuato in relazione a singoli prodotti o operatori commerciali e misure unilaterali da parte dell’UE qualora le autorità competenti del Regno Unito o l’operatore interessato non reagiscano o non pongano rimedio a un problema individuato. Tali condizioni e garanzie specifiche fornirebbero un solido meccanismo di monitoraggio e applicazione che renderebbe possibile una riduzione significativa delle verifiche senza compromettere l’integrità del mercato unico.
- Formalità doganali flessibili per agevolare la circolazione delle merci dalla Gran Bretagna all’Irlanda del Nord – riduzione del 50 % delle formalità burocratiche.
Si dimezzerà la documentazione attualmente necessaria per le merci provenienti dalla Gran Bretagna e destinate all’Irlanda del Nord. Le soluzioni su misura per le questioni sanitarie e fitosanitarie e le norme doganali creeranno una sorta di “corsia di passaggio rapido” per la circolazione delle merci dalla Gran Bretagna all’Irlanda del Nord, fornendo nel contempo un solido meccanismo di monitoraggio e applicazione per tutelare l’integrità del mercato unico.
- Maggiore dialogo con i portatori di interessi e le autorità dell’Irlanda del Nord.
- Sicurezza costante dell’approvvigionamento di medicinali dalla Gran Bretagna all’Irlanda del Nord nel lungo periodo.
Prossime tappe: gli esperti della Commissione si recheranno a Londra per iniziare a discutere questi quattro documenti informali con il governo del Regno Unito. Sarà l’inizio di un periodo di intense discussioni con il governo del Regno Unito nelle prossime settimane. Il Vicepresidente Šefčovič incontrerà Lord Frost venerdì a Bruxelles.
I pareri delle parti sociali agricole
Coldiretti, in riferimento alla proposta della Commissione Ue, ha dichiarato: “La proposta della Commissione che introduce eccezioni all’applicazione dei controlli su alcuni prodotti alimentari esportati dal Regno Unito verso l’Irlanda del Nord e delle disposizioni doganali post Brexit rischia di favorire l’arrivo nell’Unione Europea di cibi e bevande non conformi agli standard di sicurezza Ue ma anche contraffazioni ed imitazioni dei prodotti alimentari tutelati, dal Parmigiano al Chianti”.
Continua Coldiretti: “É anche possibile che senza i controlli sul rispetto delle regole sanitarie dell’Unione Europea in Irlanda del Nord arrivino prodotti vietati nell’Unione come il pollo al cloro o la carne agli ormoni permessi in Nord America. Senza controlli alle frontiere la Gran Bretagna potrebbe infatti diventare il cavallo di troia per l’arrivo del falso Made in Italy che nel mondo fattura 100 miliardi e che vede tra i maggiori contraffattori gli Usa, con i quali gli inglesi stanno negoziando un accordo commerciale, ma anche il Canada e l’Australia che fanno parte del Commonwealth.”
Nel suo commento alla decisione, il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, ha dichiarato: “Va assolutamente scongiurato un contenzioso commerciale con il Regno Unito, che è uno dei principali mercati di sbocco per i nostri prodotti agroalimentari. Sono di fondamentale importanza anche l’integrità del mercato unico dell’Unione e il rispetto delle regole europee in materia di sicurezza alimentare e sostenibilità ambientale”.
Continua: “In caso di mancato o inadeguato funzionamento del sistema proposto, potrebbero arrivare sui nostri mercati prodotti agroalimentari non conformi alle regole della Ue, tenendo anche conto degli accordi commerciali preferenziali che il Regno Unito sta negoziando con i Paesi terzi dopo il recesso dall’Unione. Rischieremmo inoltre di importare anche le imitazioni dei nostri prodotti a indicazione geografica e di qualità”.
Per ulteriori informazioni
- Link ai documenti informali
- Domande e risposte
- Scheda informativa: esempi concreti del pacchetto odierno
- Scheda informativa: i vantaggi del protocollo
- Scheda informativa: esempi di flessibilità già individuati
Fonte: Commissione europea, Coldiretti e Confagricoltura
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