La Società ha registrato un fatturato pari a 207,6 milioni di Euro nel terzo trimestre 2021, contro i 135,3 milioni di Euro dello stesso periodo dell’esercizio 2020. L’utile netto risulta pari a 8,9 milioni di Euro in netto aumento rispetto al 30 settembre 2020 il cui dato era pari a 3,3 milioni di Euro. Tale risultato è influenzato dal rilascio di imposte differite pari a 5,1 milioni di Euro relative all’affrancamento dei disallineamenti derivanti dall’operazione di fusione.
Il Consiglio di Amministrazione di Centrale del Latte d’Italia S.p.A (“CLI” o la “Società”), terzo operatore italiano del mercato del latte fresco e a lunga durata, quotato sul segmento STAR di Borsa Italiana, sotto la presidenza di Angelo Mastrolia, ha approvato i risultati al 30 settembre 2021.
I ricavi aziendali al 30 settembre 2021 sono stati confrontati con quelli proforma 2020. Al 30 settembre, CLI ha realizzato ricavi pari a 207.6 milioni di Euro.
I ricavi per business unit, sono così suddivisi:
- nel segmento Milk Products, i ricavi risultano essere in diminuzione per effetto dei minor volumi di vendita e di un decremento dei prezzi medi per effetto di una maggior spinta orizzontale. Si passa da 183.863 dello scorso anno ai 72.285 attuali;
- i ricavi relativi al segmento Dairy Product risultano essere in aumento come conseguenza di un incremento dei volumi di vendita. Da 20.334 nel 2020, a 24.624 attuali;
- nel segmento Altri prodotti, i ricavi risultano in diminuzione rispetto allo stesso periodo del precedente esercizio ma in generale ripresa con una ripresa dell’attività Ho.re.ca e del mondo food services.
Il totale ricavi si riduce da 241.879 dello scorso anno ad un 207.560 nell’anno corrente.
I ricavi per canale distributivo, in migliaia di Euro, risultano invece i seguenti:
- I ricavi relativi alla GDO diminuiscono principalmente per effetto di un decremento della domanda e di una riduzione del prezzo medio di vendita. Dai 137.693 dello scorso anno ai 130.816 dell’anno 2021;
- i ricavi relativi al canale B2B partners diminuiscono per effetto di una diminuzione della domanda a seguito anche di una politica manageriale di recedere da alcuni contratti a bassa marginalità. Da 8.550 del 2020 ai 8.108 del 2021;
- per il canale Normal trade, i ricavi risultano essere in linea con il precedente esercizio per effetto di un incremento della domanda legato al canale tradizionale in ripresa rispetto ai dati del primo semestre 2020. Si passa da 48.949 a 48.902;
- per i Private label i ricavi registrano un aumento passando da 9.416 del 2020 ai 10.473 attuali, per effetto di un incremento dei volumi di vendita nel settore dairy.
- infine per il segmento Food services, i ricavi attuali diminuiscono rispetto all’anno scorso passando da 10.274 a 9.261, per effetto di un decremento dei volumi di vendita nella categoria “Altri prodotti” del settore HO.RE.CA. ancora fortemente penalizzato dal Covid-19 ma che comunque registra segnali di ripresa rispetto a giugno 2021.
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Fonte: Centrale del latte d’Italia
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