PSR Campania, proposta di modifica: via libera dal CdS, ora tocca alla Commissione.

La proposta di modifica del PSR Campania per il periodo di transizione 21-22 ha ricevuto il via libera dal Comitato di Sorveglianza (CdS), riunitosi in video conferenza l’8 ottobre 2021. Nei prossimi giorni, l’Autorità di gestione del Programma inoltrerà la proposta ai servizi della Commissione europea per l’approvazione finale come da regolamenti comunitari (clicca qui per approfondire).

Nicola Caputo, Assessore all’Agricoltura della regione Campania in apertura della seduta plenaria del Comitato di Sorveglianza svoltosi l’8 ottobre in video conferenza e nel quale siedono i rappresentanti della Commissione europea, dei ministeri e del partenariato economico, sociale ed istituzionale: “La proposta di modifica del Psr Campania per il biennio di espansione 21-22 che abbiamo presentato oggi è il risultato di un articolato e proficuo percorso di condivisione con gli attori dello sviluppo rurale, in particolare con le associazioni agricole, e di un confronto continuo e costruttivo con i servizi della Commissione Eu, che hanno dimostrato una sensibilità non comune e uno straordinario spirito di collaborazione. Una volta che la nostra proposta sarà approvata, metteremo in campo bandi per circa 601,5 milioni di euro nella cornice dei principi fissati dall’Unione per il periodo di transizione in linea con gli obiettivi ambientali e climatici e le nuove ambizioni stabilite nel Green Deal europeo. Oltre a potenziare gli sforzi, già notevoli, per le misure agro-climatico ambientali del Psr, metteremo a disposizione nuovi strumenti e corpose risorse delle imprese agricole e agroalimentari affinché possano agganciare, in modo più incisivo, la ripresa post-crisi da Covid-19 e salvaguardare i livelli di competitività e, di conseguenza, quelli occupazionali”.

“Con questa proposta di modifica del nostro Programma di Sviluppo Rurale – ha aggiunto Caputo – avviamo l’impegnativo percorso verso la nuova programmazione 23-27 che dovrà saper leggere le esigenze delle molteplici tipologie di agricoltura che caratterizzano la Campania, valorizzando quanto di positivo è stato realizzato in questo ciclo di programmazione e, soprattutto, evitando le criticità registrate per alcune misure sulle quali, con il Presidente De Luca, stiamo lavorando in queste ore per individuare soluzioni concrete per accompagnare gli investimenti di tanti imprenditori che si trovano in situazione di overbooking”.

Approfondimento

Nel corso del suo articolato intervento nel Comitato di Sorveglianza, la direttrice generale delle Politiche agricole, alimentari e forestali della Regione Campania e Autorità di gestione del Psr, Maria Passari, ha sottolineato che per il biennio di espansione del Programma “la Regione Campania avrà a disposizione 601,5 milioni di euro, di cui 376,8 milioni di risorse comunitarie, che vanno ad aggiungersi alla dotazione originaria del Psr. In sintonia con gli orientamenti strategici della Commissione, la nostra proposta di modifica potenzia il tema della competitività e quello dell’ambiente e clima”.

I 376,8 milioni di euro messi in campo dall’Ue – a valere sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (Feasr) – provengono per:

  • 282,6 milioni dal Quadro Finanziario pluriennale (Qfp) per il periodo 2021-2027;
  • 94,2 dallo strumento per ripresa Next Generation Eu (Ngeu).

In linea con gli obiettivi degli impegni ambientali e climatici dell’Unione e le nuove ambizioni stabilite nel Green Deal europeo, la Regione Campania, nella proposta di modifica del Psr, rafforza l’impegno ad investire sulle priorità ambientali destinando 278,5 milioni del budget aggiuntivo (di cui 184,3 milioni di risorse comunitarie) al sostegno delle azioni agro-climatico-ambientali (misure 10 e 11) e delle indennità a favore delle zone agricole soggette a vincoli naturali o ad altri vincoli specifici (misura 13) nonché degli interventi a favore della biodiversità, che per il futuro dovranno essere concentrati nelle aree di grande pregio naturale, paesaggistico e ambientale della Campania (tipologia 4.4.2).

Inoltre è prevista l’attivazione della tipologia di intervento 4.1.5 “Investimenti finalizzati all’abbattimento del contenuto di azoto e alla valorizzazione agronomica dei reflui zootecnici”.

“Grazie a questa nuova tipologia – ha affermato la direttrice Passari – intendiamo promuovere nelle aziende zootecniche della filiera bufalina campana il concetto di zootecnia sostenibile, cioè capace di assicurare cicli produttivi efficienti e sicuri, svolti in modo da proteggere e migliorare l’ambiente naturale, oltre ad avere effetti positivi sulle condizioni sociali ed economiche degli agricoltori e dei loro dipendenti nonché sulla salute e sul benessere animale. Essendo finanziata con i fondi del Next Generation Eu, la tipologia 4.1.5 avrà anche la finalità di contrastare l’impatto della crisi da Covid-19 nelle aziende di questa filiera strategica per l’economia campana”.

Sul fronte della competitività, la Regione Campania intende destinare 265,9 milioni del budget aggiuntivo (di cui 182,2 milioni di risorse Ue) al sostegno degli investimenti per l’ammodernamento delle aziende agricole (tipologia 4.1.1) e degli investimenti delle aziende agroalimentari (tipologia 4.2.1), al ricambio generazionale (tipologia 6.1.1), alle attività di informazione e promozione delle associazioni di produttori (tipologia 3.2.1) e alle aziende zootecniche per il miglioramento del benessere animale (misura 14).

Nell’ambito del sostegno all’agroalimentare, è prevista l’attivazione della tipologia di intervento 4.2.2 che,  con il finanziamento di investimenti di ridotta dimensione economica, mira alla ripresa delle attività produttive legate alla trasformazione, commercializzazione e sviluppo delle produzioni agricole con azioni capillari nel tessuto economico.

“Questa nuova tipologia – ha sottolineato Passari – si rivolgerà soprattutto alle imprese più giovani e con fatturati di modeste entità che, con la pandemia, hanno registrato maggiori difficoltà a garantire continuità alle proprie attività imprenditoriali. Al tempo stesso, puntiamo a promuovere lo sviluppo economico e sociale nelle zone rurali in linea con il dettato del Regolamento di transizione”.

La proposta di modifica del Psr prevede anche il rafforzamento della cooperazione tra i diversi attori della filiera grazie all’attivazione della tipologia d’intervento 16.1.2 “Sostegno ai Gruppi operativi (Go) del Partenariato europeo per l’innovazione (Pei) per l’attuazione di progetti di diffusione delle innovazioni nell’ambito del rafforzamento dell’Akis campano”.

“Puntiamo – ha evidenziato la direttrice Passari – ad esaltare il ruolo delle aziende agricole e agroalimentari quali committenti delle innovazioni oggetto degli interventi. Infatti la nuova tipologia si rivolge esclusivamente ai gruppi operativi che abbiano come capofila un’impresa agricola e, contestualmente, premia la partecipazione delle imprese quali partner all’interno del partenariato”.

Non manca, poi, l’attenzione alla misura 19 dedicata allo sviluppo locale, cui si intendono destinare 16,9 milioni di euro del budget aggiuntivo (di cui 10,2 milioni di risorse Ue). Parte di questi nuovi fondi andranno a finanziare la preparazione del Leader della prossima programmazione.

Grazie ai 40,1 milioni di euro assegnati dal Fondo perequativo nazionale, la Regione Campania intende rafforzare il sostegno, sia in ambito aziendale che extra-aziendale, agli investimenti per la prevenzione dei danni da avversità atmosferiche e da erosione dei suoli agricoli (tipologia di intervento 5.1.1 azione A e azione B) e per la creazione e lo sviluppo della diversificazione delle imprese agricole (tipologia 6.4.1).

Infine, la semplificazione: per perseguire un più efficace snellimento delle procedure di attuazione, nella proposta di modifica del PSR si è proceduto ad una rivisitazione delle schede di misura che hanno registrato ritardi attuativi.

 

Fonte: psrcampaniacomunica.it