E’ in corso in questi giorni (17-18 ottobre) una nuova riunione del Consiglio Agrifish che riunisce i ministri dell’agricoltura e della pesca dei 27 Stati membri dell’Unione europea. Nella giornata di ieri i ministri si sono concentrati in particolare sulla situazione dei mercati agricoli nel contesto dell’invasione russa dell’Ucraina, ulteriormente aggravata dalla crisi energetica determinata dall’interruzione delle forniture di gas dalla Russia.

I prezzi dei principali prodotti agricoli e fattori di produzione sono aumentati in modo significativo. Nonostante lo sblocco parziale dei porti ucraini, gli esiti positivi dei corridoi di solidarietà e il conseguente calo relativo dei prezzi generali dei cereali durante l’estate, i ministri dell’agricoltura hanno espresso preoccupazione per l’alto grado di imprevedibilità dei volumi di possibili future esportazioni di prodotti agricoli dall’Ucraina, nonché per la capacità di stoccaggio.

I ministri hanno inoltre sottolineato che gli agricoltori dell’UE continuano a dover affrontare numerose sfide, tra cui l’aumento dei prezzi dell’energia e dei fertilizzanti, le condizioni meteorologiche avverse, l’inflazione dei prezzi dei prodotti alimentari e l’impatto delle importazioni dall’Ucraina sui loro mercati.

I ministri hanno evidenziato in particolare la questione dei fertilizzanti, che sta colpendo sia gli agricoltori che i produttori, e sta portando a un calo della produttività.

L’aggressione russa in Ucraina ha portato infatti a una diminuzione dell’offerta di fertilizzanti provocando un aumento dei prezzi. Ciò riguarda tutti gli agricoltori europei e potrebbe mettere a repentaglio i raccolti, non solo in Europa. Ecco perché i ministri hanno convenuto che sono necessarie ulteriori misure per garantire che i fertilizzanti rimangano accessibili.

Di conseguenza, i ministri hanno chiesto ulteriori misure dell’UE, compresa l’estensione degli aiuti di Stato e la necessità di un massimale più elevato, ed hanno accolto con favore l’annuncio della Commissione relativo alla pubblicazione nel prossimo futuro di una comunicazione sui fertilizzanti.

Alla luce della guerra in Ucraina, i ministri dell’agricoltura dell’UE hanno discusso l’impatto della guerra sul commercio di prodotti agricoli e fattori produttivi dell’UE, e sulla sicurezza dell’approvvigionamento alimentare. Hanno inoltre parlato dei negoziati commerciali in corso con paesi terzi, tra cui Mercosur e Australia, sottolineando la necessità di continuare a promuovere il libero scambio e l’agricoltura sostenibile nell’UE e nel mondo, nonché di salvaguardare la competitività del settore agricolo dell’UE e dei suoi produttori. I ministri hanno inoltre sottolineato la necessità che la Commissione esamini l’impatto degli accordi di libero scambio tra paesi terzi sull’UE.

I ministri hanno discusso dell’importanza di una stretta cooperazione tra gli Stati membri durante la preparazione del quadro dell’UE per il monitoraggio delle foreste e i piani strategici. Sono stati inoltre informati in merito alla dichiarazione congiunta sulle iniziative dell’UE per il carbon farming firmata dai ministri dell’agricoltura dei paesi del Gruppo di Visegrad, nonché da Bulgaria, Croazia, Romania e Slovenia.

I ministri hanno poi sostenuto la necessità di porre fine in tutta l’UE all’uccisione sistematica dei pulcini maschi, nonché l’importanza di affrontare i vincoli di cofinanziamento dei programmi fitosanitari e veterinari. Hanno anche discusso la possibilità di utilizzare i prodotti RENURE (azoto recuperato dal letame), in alternativa ai fertilizzanti chimici, nonché la questione dei mangimi proteici organici provenienti dall’Ucraina.