Arla propone le “Cow Patteries”, le batterie realizzate sfruttando l’energia ricavata da letame bovino, per aumentare  la sostenibilità dell’allevamento e riutilizzare il materiale organico.

La recente crisi del gas ha visto salire i prezzi all’ingrosso in tutto il mondo, portando a preoccupazioni e domande sul costo e la fonte delle forniture future. Questo ha evidenziato la necessità di trovare ulteriori fonti di energia che siano sostenibili e affidabili.

Un gruppo di allevatori della cooperativa lattiero-casearia Arla sta ora mostrando il potenziale largamente inutilizzato dei rifiuti trasformando letame bovino in energia per i loro allevamenti. Per mostrare le possibilità che questo ha per tutti noi, Arla ha creato delle batterie AA ricaricabili, le “Cow Patteries“, che potrebbero essere una parte della soluzione di energia rinnovabile della Gran Bretagna.

L’attenzione sulle fonti di energia rinnovabile si è storicamente concentrata sull’eolico e sul solare, ma nel tentativo di utilizzare efficacemente tutte le risorse disponibili, l’aumento di scala dei siti di digestione anaerobica in tutto il Regno Unito potrebbe fornire nuove opportunità per alimentare case e trasporti in tutto il paese. Il liquame dei bovini è consistente e affidabile e ha il potenziale per giocare un ruolo molto importante nel modo in cui raggiungiamo collettivamente i nostri obiettivi di impatto zero, trasformandolo in una fonte di gas green.

Il processo ha anche l’ulteriore vantaggio di generare un sottoprodotto che può essere utilizzato come fertilizzante naturale permettendo agli allevatori di arricchire la terra e chiudere il cerchio della loro azienda. Con oltre 1,2 milioni di tonnellate di liquame bovino disponibili nel Regno Unito ogni anno dalle sole 2.240 aziende agricole di Arla, la cooperativa di proprietà degli agricoltori potrebbe generare abbastanza energia verde da alimentare il 4% delle famiglie britanniche.

Neil Ridgway, allevatore Arla, spiega: “C’è un grande potenziale per innovazioni come la digestione anaerobica per contribuire al fabbisogno di energia rinnovabile del Regno Unito, riducendo al contempo le emissioni delle aziende agricole con qualcosa di facilmente disponibile nelle nostre aziende – il letame! Nella mia azienda, usiamo già l’energia prodotta dai liquami delle vacche per alimentare tutta la nostra tenuta, ma questo potrebbe andare molto oltre. Siamo anche in grado di utilizzare il sottoprodotto del processo come fertilizzante naturale sulla nostra terra e quindi chiudere il cerchio – è una situazione vantaggiosa per tutti!“.

La digestione anaerobica è il processo utilizzato per trasformare i liquami bovini in energia. Durante il processo, la materia organica, come i rifiuti animali, viene scomposta per produrre biogas e bio-fertilizzante. Questo processo avviene in assenza di ossigeno in un serbatoio sigillato: il digestore anaerobico. Il prodotto finale è il biogas. Una volta pulito, il biogas viene portato a un’unità di cogenerazione (CHP), dove viene utilizzato per generare energia rinnovabile. Il prodotto finale è un fertilizzante naturale ricco di sostanze nutritive, a emissioni ridotte, che può essere rimesso sulla terra per aiutare a nutrire il suolo.

Graham Wilkinson, Group Agriculture Director di Arla, aggiunge: “Arla è impegnata nell’agricoltura sostenibile e nella riduzione delle emissioni della produzione alimentare. I nostri allevatori sono costantemente alla ricerca di soluzioni innovative e dopo le nostre prove di trasporto alimentato a letame l’anno scorso, è chiaro che abbiamo appena scalfito la superficie. Le fattorie Arla ospitano circa 460.000 vacche che rappresentano una fonte costante di liquami trasformabili in energia che ha il potenziale per dare un contributo considerevole alla quota di energia rinnovabile della Gran Bretagna.  Un piccolo numero di nostri allevatori sta già trasformando il letame bovino in energia. Se il governo e l’industria dell’energia potessero vedere il potenziale, l’aumento dell’energia delle vacche potrebbe essere una svolta per la fornitura di energia rinnovabile del Regno Unito, aiutando anche a ridurre le emissioni in agricoltura“.

 

Fonte: Arla