Per il Grana Padano Dop si stima, per il 2021, un aumento dei consumi globali vicino al 3% ma in Italia si riducono le vendite al dettaglio
“Abbiamo chiuso il 2021 con un andamento equilibrato dei prezzi alla produzione e risultati di vendite migliori rispetto alle previsioni. Dopo il boom degli acquisti al dettaglio delle famiglie italiane del 2020, in concomitanza con il lockdown per la pandemia da covid-19, era atteso, infatti, un calo maggiore in questo canale”.
A fare un primo bilancio sull’andamento, nel 2021, del formaggio Dop più consumato al mondo è il direttore del Consorzio di tutela, Stefano Berni: “Sulla base delle nostre proiezioni – sottolinea Berni – gli italiani dovrebbero aver messo, nella borsa della spesa, solo lo 0,8% in meno (dati Iri Retail) rispetto al 2020. Un calo, tutto sommato, contenuto, visto che nel 2020 la crescita delle vendite al dettaglio aveva sfiorato il 7%, a scapito di quelle fuori-casa”.
Export di Grana Padano Dop in crescita del 6,5%
Bene anche per l’export che per il 2021 ha mostrato un trend al rialzo del 6,5%. In flessione, secondo le previsioni, dovrebbero essere solo il Regno Unito, al quinto posto come mercato export (con 130mila forme), e il Canada. La Germania resta il primo mercato di sbocco all’estero con 580mila forme spedite, seguite da Francia, con 250mila, e Usa con 75mila forme.
Quasi il 7% d’incremento dei consumi di Grana Padano Dop in due anni
In base alle stime, tra vendite in Italia e all’estero, i consumi dovrebbero essere aumentati quasi del 3% nel 2021. “Significa – ha fatto notare il direttore generale – che anche nel 2021, per il secondo anno, i consumi totali di Grana Padano saranno superiori al tasso medio di crescita degli ultimi 10 anni. Abbiamo calcolato un progresso dei consumi totali tra il 2020 (quando l’incremento complessivo era stato del 3,9%) e il 2021 di quasi il 7%. Un risultato record, paragonato al trend d’incremento delle vendite del nostro formaggio negli ultimi dieci anni (+2,2% l’anno)”.
Se da una parte si registra un aumento medio dei consumi, dall’altro lato in Italia si sono ridotte nel corso dell’anno appena concluso, le vendite retail. Il mese di dicembre 2021 ha mostrato, infatti, una riduzione dei consumi al dettaglio di Grana Padano Dop.
A dicembre 2021 nella borsa della spesa gli italiani hanno messo meno Grana Padano Dop: la flessione è del 2,3%, contro un incremento del 3,6% messo a segno, invece, nello stesso mese del 2020. Un’inversione di tendenza prevista, che si mostra, tra l’altro, ancora più marcata per il Parmigiano Reggiano (-6,1%). Hanno guadagnato terreno, sempre a dicembre 2021, i similari (+3,4%). Il Grana Padano ha, comunque, fatto meglio rispetto al totale dei formaggi “duri” che sono arretrati del 3,1%.
I dati sono stati diffusi dal direttore generale del Consorzio di tutela, Stefano Berni, che ha sottolineato anche come il trend sia da contestualizzare nel momento pandemico. “Come già ampiamente riferito, le vendite retail di dicembre 2020 erano decollate, a causa del lockdown protratto che aveva azzerato le vendite della ristorazione. A dicembre 2021, senza le restrizioni sanitarie di legge, il recupero del canale ho.re.ca è stato molto consistente. Lo dimostrano le uscite di prodotto marchiato dai nostri magazzini”.
Annata 2021 in lieve calo in Italia le vendite al dettaglio
Il 2021 è stato archiviato, con un calo dello 0,7% dei consumi di Grana Padano Dop per le vendite retail in Italia. Per il Parmigiano Reggiano la flessione annua arriva al 7,1%. L’intero comparto ha perso l’1,4%.
Per quanto riguarda lo share, i dati diffusi dal direttore generale indicano come nel retail il Grana Padano si sia posizionato sul 47,3%, al Parmigiano Reggiano resti una quota del 30,6%, mentre i similari si siano attestati al 22,1%. In leggera crescita il Grana Padano “senza crosta” che arriva a una quota del 31,3% nella borsa della spesa delle famiglie.
Come ha fatto notare il direttore generale Berni, le quote sono distribuite diversamente nella ristorazione, dove i similari, avvantaggiati dal prezzo, ma privi delle garanzie e dei controlli di qualità dei Dop, superano il 50% dello share tra i “duri”. Il Grana Padano resta sotto il 40% e il Parmigiano Reggiano sotto il 15%.
Dal punto di vista della distribuzione geografica il Sud-Italia prevale nei consumi retail con il 31% del totale, in seconda battuta viene il Nord-ovest con il 29,2%.
Fonte: Grana Padano DOP
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