Rete Rurale Nazionale ha reso pubblico il nuovo PSRHUB (n°10 di ottobre 2021), un documento dal titolo “La cooperazione agroalimentare in Italia: un caledoscopio di opportunità”, realizzato nell’ambito del Programma Rete Rurale Nazionale 2014-2020.
Il lavoro realizzato presenta una visione di sintesi sugli strumenti di cooperazione utilizzati nei PSR italiani, evidenziandone punti di forza e di debolezza nel processo di implementazione. Al contempo, rivolge lo sguardo sugli strumenti di politica nazionale che puntano allo stesso obiettivo, soffermandosi sulle Reti di impresa e sui Contratti di filiera e di distretto, dopo aver mostrato come si presenta oggi la cooperazione agroalimentare italiana.
Nella parte introduttiva del documento viene riportato che in Italia le misure che favoriscono la cooperazione hanno sempre trovato ampio spazio nei Programmi di sviluppo rurale (PSR) come strumento per favorire progetti collettivi capaci di agire su alcuni tradizionali problemi dell’agricoltura o a sostegno di azioni di sviluppo territoriale e locale. In tal senso, le azioni integrate hanno dato risposta alle principali esigenze del mondo rurale italiano, accompagnando la definizione di strategie condivise e la diffusione di una governance collettiva dello sviluppo. Ben accolte dagli operatori agricoli e del mondo rurale, le azioni collettive sono invece croce e delizia per le Regioni che, pur recependo le istanze settoriali o locali, spesso lamentano la difficoltà di gestire questi processi nell’ambito dei PSR. L’intervento integrato sarà sicuramente centrale nella programmazione post-2020, a condizione di: farne emergere tutte le potenzialità con una strutturazione degli interventi capace di cogliere necessità di sistema ed esigenze territoriali; garantire una giusta dotazione finanziaria che non releghi gli interventi ad azioni residuali della politica; definire regole di attuazione semplici, chiare e trasparenti che non imbriglino le azioni dei partenariati, ossia quei soggetti intermedi chiamati a farsi portavoce di esigenze collettive.
Argomenti del PSRHUB (n°10 di ottobre 2021)
All’interno del documento vengono approfonditi i seguenti argomenti:
- La MISURA 9 NEI PSR 2014-2020: la misura ha l’obiettivo di favorire i processi di aggregazione stabile degli operatori agricoli attraverso l’aiuto alla costituzione di organizzazioni di produttori (OP) e/o associazioni di organizzazioni di produttori (AOP) quale strumento strategico per: 1) superare le limitate dimensioni economiche e strutturali delle aziende agricole e forestali; 2) favorire l’aumento del valore delle produzioni commercializzate; 3) migliorare l’integrazione delle aziende agricole nelle filiere agroalimentari; 4) contribuire ad una più equa distribuzione del valore aggiunto. La misura 9 è stata attivata da otto Regioni italiane: Basilicata, Calabria, Campania, Lazio, Liguria, Marche, Puglia e Sardegna.
- La PROGETTAZIONE INTEGRATA DI FILIERA 2014-2020: la progettazione integrata di filiera, seppure prevista come misura di intervento dei PSR, non è esplicitamente contemplata dalla normativa comunitaria. Essa è un metodo di intervento che, a partire dal periodo di programmazione 2000-2006, l’Italia ha inteso sperimentare per favorire i processi di aggregazione nel settore agroalimentare. In tal senso, il progetto integrato di filiera (PIF) rappresenta uno strumento per favorire l’attuazione delle politiche di sviluppo rurale, in quanto favorisce la nascita di relazioni sistemiche tra soggetti di natura diversa e propone soluzioni più complesse e articolate per affrontare le problematiche settoriali o territoriali.
- La COOPERAZIONE AGROALIMENTARE ASSOCIATA: sotto il profilo strettamente normativo (art. 45 della Costituzione e art. 2511 del Codice civile), la cooperativa è una società che opera con scopo mutualistico, la cui prerogativa è «fornire beni o servizi o occasioni di lavoro direttamente ai membri dell’organizzazione a condizioni più vantaggiose di quelle che otterrebbero dal mercato». Il principio di mutualità ne rappresenta il tratto distintivo.
- Le RETI DI IMPRESA: la rete di imprese è un accordo formalizzato in un “contratto di rete” basato sulla collaborazione, lo scambio e l’aggregazione tra imprese. Introdotto nell’ordinamento italiano nel 2009, rappresenta uno strumento normativo unico nel suo genere poiché permette alle imprese di formalizzare una collaborazione inter-organizzativa lasciando al tempo stesso piena autonomia alle parti.
- Le ORGANIZZAZIONI INTERPROFESSIONALI: le OP e loro associazioni (AOP), sono strumenti di organizzazione e concentrazione dell’offerta agricola che operano sotto forma societaria.
- I CONTRATTI DI FILIERA E DI DISTRETTO: i contratti di filiera sono uno strumento nazionale introdotto con la legge finanziaria 2003 e poi esteso (legge 80/2005) anche al sostegno dei distretti rurali e agroalimentari. I due strumenti sono stati ridefiniti dal DM 1192/2016.
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Fonte: Rete Rurale Nazionale
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