Si rinnova la partnership tra Fondazione Qualivita e Treccani per la tutela delle DOP IGP con l’Atlante Qualivita 2022: la DOP Cultura fulcro della transizione verde italiana. Patuanelli: “Conoscenza del patrimonio alimentare leva per sviluppo made in Italy”.
Dotato di 500 aggiornamenti, 16 schede nuove e di 1.056 pagine divise in 4 sezioni, il nuovo Atlante Qualivita-Treccani è stato presentato in data 1 Dicembre 2021 con i saluti del Ministro delle politiche agricole Stefano Patuanelli e la partecipazione del Sottosegretario Gian Marco Centinaio. Giunto alla sua undicesima pubblicazione, la seconda edita dall’Istituto della Enciclopedia Italiana – Treccani, realizzato dalla Fondazione Qualivita con la collaborazione di OriGIn Italia e AssoDistil, il volume contiene al suo interno oltre 870 schede informative aggiornate che descrivono in maniera esaustiva tutti i prodotti italiani a Indicazione Geografica rappresentando un punto di riferimento per la conoscenza delle eccellenze enogastronomiche italiane.
Tra le novità c’è l’introduzione di una sezione interamente dedicata al settore vinicolo. Un’analisi che parte dal secolare patrimonio delle produzioni DOP e IGP italiane per avanzare la tesi che la cultura del territorio possa essere la “tessera mancante” per una reale transizione verde. “Il vino è sorgente di coltura e richiede cultura a tutti coloro che si avvicinano ad esso“, ricorda Riccardo Cotarella, Presidente Assoenologi e membro del Comitato scientifico della Fondazione Qualivita. “Nella transizione green sarà ancora più importante conoscere questo magnifico prodotto al fine di rispettare l’integrità sua e del suo territorio d’origine”.
La cultura dei territori rurali è alla base del nuovo riposizionamento verde dell’Italia. È quanto emerge dalla tavola rotonda, organizzata dalla Fondazione Qualivita per la presentazione del nuovo Atlante edito da Treccani, a cui hanno partecipato Riccardo Cotarella e Massimo Montanari con due lectio magistralis sul profondo legame tra le produzioni agroalimentari e vitivinicole e il loro luogo di origine.
I contributi dei relatori intervenuti alla presentazione hanno messo in luce come i fattori peculiari delle Indicazioni Geografiche siano in grado di supportare in maniera sostanziale l’efficienza dell’organizzazione sociale dei territori, promuovendo iniziative di sviluppo sostenibile, a tutti i livelli, realizzate in sinergia tra le diverse realtà delle comunità. Dalle filiere arrivano infatti elementi reali a supporto dei cittadini, come il lavoro dei Consorzi di tutela: relazioni associative tra le persone, progetti di sviluppo rurale che impattano sui paesaggi e sull’economia, azioni solidali e molto altro.
Di rilievo il ruolo delle filiere DOP IGP anche perché, in linea con le politiche europee Green Deal e Farm to Fork, fanno della produzione non delocalizzata un driver di crescita e tutela delle comunità: un binomio che associa sviluppo economico attraverso prodotti di qualità con un’attenzione costante alla salvaguardia dei fattori naturali di produzione in grado, grazie ai disciplinari, di preservare ambiente e biodiversità.
Mauro Rosati, direttore di Qualivita: “Si può parlare di DOP Cultura nei territori con una forte identità legata alle Indicazione Geografiche e l’analisi che abbiamo portato avanti in questi anni con la Fondazione ci mostra come, in tali contesti, le DOP IGP hanno preso parte al consolidamento della cultura civica e del capitale sociale inteso come l’insieme delle reti associative basate sullo sviluppo di norme e relazioni di fiducia nelle comunità. In questi anni in cui si è affermata la DOP Economy che ha fatto da traino allo sviluppo locale e all’internazionalizzazione del Made in Italy, parallelamente la DOP Cultura ha mantenuto vivi i valori culturali dei territori che rappresentano una leva per la transizione green del nostro Paese“.
Di seguito è riportata la dichiarazione del Ministro dell’Agricoltura Stefano Patuanelli che ha così commentato: “I nostri prodotti di eccellenza sono frutto di tradizioni, territori e comunità agricole e sono convinto che questo accurato censimento dei prodotti DOP, IGP e STG rappresenti un punto di riferimento per la conoscenza del nostro patrimonio alimentare che è alla base della promozione delle caratteristiche delle produzioni Made in Italy nel mondo e contemporaneamente ne consente la trasmissione nel tempo, tramite l’educazione alimentare rivolta alle nuove generazioni“.
Incisivo anche il commento del Presidente del Comitato Scientifico Qualivita Paolo De Castro: “Un capitale intellettuale fatto di materie prime e di risorse umane che le lavorano fra tradizione e innovazione, come riportato anche nella nuova edizione dell’Atlante Qualivita edita da Treccani, e che consentirà di portare sulle nostre tavole sempre più cibi certificati, in termini di sicurezza e riconoscibili dai consumatori“.
Massimo Bray, Direttore Generale Treccani sottolinea: “Con questa nuova edizione vogliamo confermare la volontà di Treccani di accompagnare in un percorso di promozione e divulgazione uno strumento prezioso di conoscenza del ricchissimo patrimonio di eccellenze enogastronomiche italiane. A muoverci è la convinzione che le varietà enogastronomiche del nostro Paese rappresentino uno degli elementi costitutivi del patrimonio culturale nazionale, da tutelare in ogni sede, oltre che una leva potentissima di promozione dell’immagine dell’Italia nel mondo come sinonimo di qualità e attenzione alla sostenibilità ambientale e sociale. Ciascuna delle oltre 800 schede che costituiscono il cuore del volume ci ha permesso di compiere, tappa dopo tappa, un viaggio attraverso un territorio ricco e variegato, modellato nei secoli dalla mano dell’uomo e custode di un sapere e di un saper fare che hanno visto nella produzione alimentare uno sbocco privilegiato“.
“L’Atlante Qualivita edito da Treccani è un importante lavoro enciclopedico che si è consolidato negli anni. Un contributo prezioso che rappresenta, attraverso la creazione di banche dati storiche, anche una vera e propria forma di tutela del nostro Made in Italy“. Gian Marco Centinaio, Sottosegretario di Stato per le politiche agricole.
Cesare Mazzetti, Presidente Fondazione Qualivita: “È sempre più importante che strumenti come l’Atlante Qualivita diffondano informazioni sul sistema delle Indicazioni Geografiche e sugli effetti positivi che hanno sulla nostra società, specialmente in un momento delicato come quello attuale, in cui purtroppo assistiamo spesso a strumentali tentativi di screditamento e indebolimento, come Nutriscore, a vantaggio di sistemi e tecnologie produttive industriali e globalizzanti. Come Qualivita proseguiamo il nostro percorso di valorizzazione delle produzioni DOP IGP e diffusione della conoscenza del settore, anche grazie a collaborazioni importanti come quella con Treccani, certi che questa sia la strada giusta per affermare un modello che ha dimostrato di sapere garantire qualità, trasparenza e sostenibilità“.
Infine, Cesare Baldrighi, Presidente di Origin Italia: “L’Atlante Qualivita-Treccani è un riferimento di valore assoluto a supporto delle DOP IGP nazionali. Da un lato rappresenta uno strumento consolidato a tutela delle filiere DOP IGP e dei cittadini sempre più sotto attacco a livello internazionale. Dall’altro è una fotografia profonda del ruolo delle Indicazioni Geografiche e dei Consorzi di tutela lungo tutta la penisola“.
Per visionare il nuovo Atlante è possibile cliccare qui mentre il video integrale della presentazione è disponibile qui.
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