Si è tenuta ieri, Domenica 9 Ottobre, la diretta Facebook sulla pagina www.facebook.com/pastoriziainfestival la cerimonia di presentazione del concorso caseario “PASCOLO E ALPEGGIO ITALIANO 2023”.
Annunciato con un anno di anticipo, il concorso, unico nel suo genere, ha l’intento di valorizzare i formaggi naturali italiani.
Potranno partecipare formaggi da latte ovino, caprino e vaccino, o misti, che utilizzino solo fermenti naturali, lattoinnesto siero-innesto e scotta-innesto, e naturalmente, come da definizione del concorso stesso, lavorati solo da latte di pascolo.
I fermenti selezionati utilizzati dall’industria casearia che trasforma latte pastorizzato sono un elemento di standardizzazione di gusto, mentre lo scopo del concorso è proprio esaltare i diversi gusti, perché espressione di quel territorio specifico e di nessun altro.
Anche per quanto riguarda i coagulanti è stata fatta la scelta di escludere i microbici, a favore di caglio animale o vegetale.
La presentazione con circa un anno di anticipo permetterà ai caseifici di selezionare le migliori forme che potranno avere fino a 24 mesi di stagionatura, con un minimo di 60 giorni di maturazione.
il Presidente di Pastorizia in Festival Antonio Mancini, il Direttore del Comitato scientifico Michele Grassi e il Sindaco Marco Scappaticci, hanno ribadito l’impegno di Picinisco e dell’Associazione in particolare ad esaltare la più antica forma di allevamento, non solo come sostegno all’economia della zona, ma anche come valore culturale.
Picinisco, che ricade nel Parco Nazionale di Abruzzo, Lazio e Molise, è il fulcro della storia della pastorizia della valle di Comino, un ruolo centrale dunque che è stato attestato anche dal riconoscimento della DOP Pecorino di Picinisco nel 2013 e dal sempre crescente successo che il Festival riscuote ormai da venti anni.
Il regolamento completo è disponibile sul sito www.pastoriziainfestival.it.
Riferimento: Emanuele De Vittoris, Segretario Associazione Pastorizia in Festival
“Dietro ogni formaggio c’è un pascolo d’un diverso verde sotto un diverso cielo” Italo Calvino.
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