Import/export cerealicolo in Italia nell’intero anno 2021: le elaborazioni dell’Associazione Nazionale Cerealisti sui dati Istat.
Sulla base delle rilevazioni Istat le importazioni in Italia nel settore dei cereali, semi oleosi e farine proteiche nell’intero anno 2021 sono diminuite nelle quantità di 1.220.000 tonnellate (-5,6%) e aumentate nei valori di 996,7 milioni di Euro (+16,7%) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Le importazioni di cereali in granella del 2021 sono risultate in diminuzione complessivamente di 1,4 milioni di tonnellate (-9,7%): si riducono gli arrivi di mais (-883.000 t, -14,5%) e di grano duro (-812.000 t, -26%); aumenta invece il grano tenero (+186.500 t, +4%) e l’orzo (+126.300 t, +26%). L’import di riso (considerato nel complesso tra lavorato, semigreggio, risone e rotture) aumenta di 16.100 t (+7,5%). Tra gli altri prodotti si registra l’incremento degli arrivi dei trasformati/sostitutivi (+77.000 t) e dei mangimi a base di cereali (+80.500 t), a fronte del calo della crusca (-21.000 t). Le importazioni annuali dei semi e frutti oleosi sono aumentate di 137.000 t (+4,9%), di cui +199.000 t di semi di soia (+9%), mentre quelle di farine proteiche vegetali risultano in diminuzione di 86.000 t (-3,4%), di cui -119.000 t di farina di soia (-6,8%).
Le esportazioni dall’Italia dei principali prodotti del settore nell’intero anno 2021 sono risultate in diminuzione nelle quantità di 324.000 t (-6,6%) ed in aumento nei valori di 32,2 milioni di Euro (+0,8%) rispetto allo stesso periodo 2020.
La diminuzione delle quantità esportate si deve soprattutto alla pasta, risultata in calo di 277.000 t. Risultano diminuire anche le vendite all’estero di riso (-53.600 t, pari a -7% considerato nel suo complesso tra lavorato, semigreggio, risone e rotture) e dei prodotti trasformati (-159.000 t, -16%). Segnano invece un incremento le esportazioni della semola di grano duro (+5,4%), della farina di grano tenero (+16%), dei mangimi a base di cereali (+7%) e dei cereali in granella (+103.000 t,pari a +64%).
I movimenti valutari relativi all’import/export del settore cerealicolo hanno comportato nell’intero anno 2021 un esborso di valuta pari a 6.969,7 milioni di Euro (5.973,0 nel 2020) ed introiti per 4.187,3 milioni di Euro (4.155,1 nel 2020). Pertanto il saldo valutario netto è pari a -2.782,4 milioni di Euro, contro -1.817,9 milioni di Euro nel 2020.
N.B.: I suddetti dati, basati sull’anno solare, sono stati elaborati ai fini della bilancia commerciale del settore cerealicolo. Per una corretta analisi dei flussi commerciali import/export deve essere considerato il periodo 1 luglio – 30 giugno, corrispondente alla campagna di commercializzazione agricola.
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Fonte: Anacer
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