Si è svolta lo scorso 17 dicembre 2021, la conferenza sulle proteine organizzata dal Ministro dell’agricoltura austriaco Elisabeth Köstinger e il Ministro dell’agricoltura francese Julien Denormandie nella quale è stato richiesto alla Commissione europea, in accordo tra le due nazioni, di elaborare una strategia europea per le proteine ​​vegetali e di ridurre la dipendenza dalle importazioni di soia.

L’Europa produce una percentuale di proteine vegetali inferiore all’1% del fabbisogno mondiale, costringendo i paesi membri ad importare da paesi terzi questi prodotti, tra cui la soia.

Concordi sulla problematica dell’approvvigionamento delle proteine, il Ministro dell’agricoltura austriaco Elisabeth Köstinger ed il Ministro dell’agricoltura francese Julien Denormandie hanno preso parte ad una conferenza europea sulle proteine ​​durante la quale hanno richiesto all’Europa di trovare una soluzione concreta a questo problema.

Durante la conferenza, tenutasi il 17 Dicembre 2021, i due Ministri hanno firmato una dichiarazione congiunta. Insieme alla Francia, l’Austria chiede alla Commissione europea di elaborare una strategia europea per le proteine ​​e ridurre la dipendenza dell’UE dalle importazioni di soia.

Con la loro iniziativa, il Ministri si pongono come obiettivo quello di migliorare l’autosufficienza europea riguardo le proteine ​​vegetali.

In Europa produciamo solo l’1% del fabbisogno mondiale di soia. Questo grande problema necessita di una grande soluzione a livello dell’UE. Pertanto, insieme alla mia controparte francese, invito la Commissione europea a presentare finalmente una strategia europea per le proteine. Il nostro obiettivo deve essere quello di espandere la produzione europea di soia e ridurre le importazioni“, ha affermato il ministro Köstinger.

Le colture proteiche rappresentano un valore aggiunto essenziale per l’agricoltura: fanno parte delle rotazioni colturali, legano l’azoto, migliorano la fertilità del suolo e aiutano a proteggere dall’erosione del suolo. 

La coltivazione regionale di proteine ​​vegetali contribuisce alla sicurezza alimentare e alla protezione del clima e riduce la necessità di importazioni. “La protezione del clima inizia con l’alimentazione degli animali: solo se riduciamo le importazioni di soia e allo stesso tempo rafforziamo la produzione degli europei possiamo fermare la deforestazione della foresta pluviale e dare un contributo attivo alla protezione del clima“, spiega il Ministro austriaco.

In Austria, l’autosufficienza con proteine ​​vegetali per l’alimentazione è già superiore all’80%. Dal 2010, l’area per la coltivazione della soia, senza OGM in Austria, è più che raddoppiata. La metà della produzione di soia austriaca è destinata all’alimentazione umana diretta. 

Sebbene la soia debba ancora essere importata, il Ministro dell’Agricoltura Köstinger vede l’Austria sulla corsia di sorpasso sul tema della coltivazione: “Nella nostra strategia proteica, abbiamo ancorato l’obiettivo di ridurre le importazioni del 50% entro il 2030. Perché meno importazioni di soia dal Sudamerica significano più protezione delle foreste pluviali e allo stesso tempo più protezione del clima“.