Già sono passati quasi 10 anni da quando, a Giugno 2012, un semplice PDF di 5 pagine dal nome Ruminantia arrivò nella casella di posta elettronica dei tanti amici che so di avere in questa Babele di chi produce cibo per l’uomo, e lo fa con amore e passione. Fu realizzato da Riccardo Cavalieri, abile e impagabile esperto di comunicazione digitale, che da allora ci segue iniettando innovazione in quella che ora da PDF è diventata una rivista digitale. E’ doveroso ricordare e ringraziare gli autori del primo numero che vi alleghiamo come ricordo: Fabiola Canavesi, Antonella Nocco, Giovanni Sali e Oreste Vignone, oltre al sottoscritto. Fabiola da allora, e senza mai una discontinuità, ha dato il suo contributo culturale alla rivista raccontando la genetica, e con gli altri siamo sempre buoni amici e colleghi e quando si può collaboriamo. Da quel primo numero, tantissimi sono gli autori che hanno contribuito alla nostra rivista, regalandoci il loro tempo e competenze.
Ruminantia nacque perché già allora si sentiva il bisogno di un’informazione libera da ogni condizionamento culturale, ideologico e politico, di un luogo dove chiunque potesse esprimere un suo argomentato parere e avviare discussioni. Le tante aziende che negli anni hanno sostenuto economicamente Ruminantia lo hanno fatto perchè hanno condiviso con noi il valore, non solo morale, che ha la cultura scientifica, tecnica e umanistica. Condiviso al punto che non hanno mai tentato di condizionare la linea editoriale della rivista o mettere veti sulle informazioni veicolate. Chi non ha creduto in questo progetto e ai suoi valori, per questo non è un nemico perchè la salvaguardia della pluralità di opinione, che poi si chiama libertà, è il valore più prezioso della nostra rivista.
Per sottolineare l’importanza di un’informazione indipendente e laica, abbiamo poi coniato il payoff “libero confronto d’idee” e per non dimenticarlo noi, e ricordarlo sempre ai nostri lettori, lo abbiamo inserito nel logo della rivista. Chi ci legge sa bene quante polemiche costruttive abbiamo innescato in questi anni; il nostro a volte essere sgradevoli con qualcuno ci ha fatto perdere sicuramente soldi ma Ruminantia ha sempre voluto, rischiando, essere fedele a se stessa, con l’assoluta convinzione che il diritto alla verità e alla libera informazione siano valori da difendere con le unghie e con i denti. Con il senno di poi, non torneremmo mai indietro rinnegando questo approccio e il nostro atto di sottomissione alla scienza, quella vera.
Quali programmi per il prossimo decennio?
Semplice: continuare a pungolare le coscienze e mettere sotto stress ogni certezza perchè il mondo cambia sempre e non ha mai premiato a lungo termine, ma solo a breve termine, il più forte ma sempre il più adatto, ossia chi ama il cambiamento e ne fa una ragione di vita.
In occasione dell’edizione 2021 della Fiera di Cremona abbiamo adottato lo slogan “il mio allevamento è differente…voglio partecipare al cambiamento”, che riassume lo sforzo che Ruminantia sta facendo negli ultimi anni per fornire spunti agli allevatori e a tutta la filiera del latte e della carne di ruminanti, sottolineando che le incomprensioni che si stanno accumulando con l’opinione pubblica possono fare solo male al nostro futuro. Sia a livello degli allevamenti che d’industria di trasformazione, e sia per chi fornisce beni e servizi, è necessaria una rivoluzione nella comunicazione e nel modo di concepire e gestire gli allevamenti, per non diventare obsoleti e dare un facile vantaggio al pensiero vegano ed ai cibi artificiali. In questo contesto, e mai dimenticando la tecnica, che Ruminantia contestualizzerà la propria offerta informativa.
Di errori ne abbiamo fatti tanti ma in tempi ragionevoli li abbiamo corretti grazie al dialogo costante con voi lettori che sempre più vi siete stretti intorno a Ruminantia, creando una community di 70.000 persone che ha voglia di pensare con la propria testa, e non con quella altrui, e che ha la convinzione che la cultura sia la linfa vitale di un futuro prospero e sereno.
Ruminantia non ha mai attinto a risorse economiche pubbliche, ma solo a quelle messe generosamente a disposizione dai nostri partner. Ci piacerebbe che gli allevatori che ritengono che Ruminantia debba continuare a vivere e a crescere, e che il leggerla e consultarla gli dia un vantaggio, contribuiscano con tanto o con poco.
Nei primi giorni di Giugno 2022 festeggeremo il primo decennio d’attività con il 1° Congresso di Ruminantia. Lo faremo con un evento in forma ibrida, invitando le tante persone che collaborano con noi e voi lettori, uniti dalla comune passione della cultura e del progresso fatto nel rispetto dell’uomo, degli animali, dell’ambiente e del futuro delle generazioni che verranno dopo di noi.
Auguro, anche da parte della redazione, a tutti un buon 2022!
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