Ruminantia Mese è lo speciale di Ruminantia dedicato ad articoli di approfondimento relativi all’allevamento dei ruminanti. Si tratta di una sorta di rivista nella rivista in cui, con una cadenza mensile, sono pubblicati articoli di carattere tecnico-scientifico scritti da esperti del settore. Gli articoli sono suddivisi in sei sezioni: editoriale, genetica, sanità, ambiente e management, nutrizione ed economia.
Con questa raccolta, andremo a scoprire quali sono stati gli argomenti trattati nella sezione Sanità nel corso del 2012.
Che fare quando si hanno dubbi sulla qualita’ del seme nelle paillette – Dicembre 2012
L’infertilità viene definite come la ridotta o la mancata capacità di produrre una prole vitale; le cause sono molteplici nella bovina. La sindrome repeat breeder è una delle maggiori cause d’infertilità e una repeat breeder viene generalmente definita come una bovina che non concepisce dopo tre o più interventi inseminativi. Le sue cause sono molteplici e di difficile diagnosi; infatti possono dipendere da fattori di management aziendale, alimentare, ai sistemi di rilevamento dei calori, alla gestione dell’inseminazione e alla conservazione del materiale seminale… Clicca qui per continuare a leggere l’articolo!
Quando, e fino a quando, conviene curare una bovina (malata) ? – Novembre 2012
Il (bravo) Veterinario dei bovini, cioè il Buiatra, di fronte ad una vacca ammalata, prima di proporre qualunque tipo di cura , cerca di fare e fa una diagnosi il più esatta possibile. Le diagnosi non si fanno per telefono , non si fanno leggendo le riviste tecniche, non si fanno consultando Internet, e nemmeno passando al centro della corsia di alimentazione mentre si chiacchiera con l’addetto agli animali, e nemmeno guardando i tabulati dei programmi di gestione aziendale. La diagnosi seria presuppone sempre una visita diligente e accurata della bovina malata o sospetta, seguita se necessario dal ricorso ad esami sussidiari ( di laboratorio o strumentali) sull’animale o gli animali colpiti… Clicca qui per continuare a leggere l’articolo!
10 domande sulla Febbre Q – Ottobre 2012
La Febbre Q (da Query Fever, come inizialmente definita) è una zoonosi (malattia potenzialmente trasmissibile all’uomo) descritta per la prima volta nel 1935 tra i lavoratori di un macello in Australia e successivamente riconosciuta in tutto il mondo; in Italia, i primi casi di Febbre Q risalgono al 1944-45. La Febbre Q è considerata una malattia emergente o riemergente in Italia, come nel resto d’Europa, probabilmente anche a causa del progresso nelle tecniche diagnostiche che oggi permettono di rilevare facilmente l’infezione anche quando la sintomatologia è modesta o assente. Di seguito cercheremo di dare risposta ad alcune domande sulla Febbre Q…Clicca qui per continuare a leggere l’articolo!
Il bidone dell’azoto e la tecnica di scongelamento – Settembre 2012
Potenziali punti deboli della filiera dell’inseminazione artificiale sono la conservazione del seme nel bidone d’azoto e la tecnica di scongelamento. La conservazione degli spermatozoi si ottiene in azoto liquido, sostanza inerte, incombustibile, incolore, inodore, ignifuga che in forma gassosa costituisce il 78.03% del volume dell’aria atmosferica. L’estrazione dall’aria è ottenuta per distillazione frazionata sfruttando il punto di ebollizione di -195.82° C. Per la sua differenza di temperatura con l’atmosfera, l’azoto evapora e deve essere conservato in contenitori con elevata capacità d’isolamento termico. Tali contenitori sono a pressione o a pressione atmosferica. Questi ultimi sono i più impiegati e il loro sistema di chiusura non è ermetico per evitare esplosioni…Clicca qui per continuare a leggere l’articolo!
Il toro aziendale – Agosto 2012
Nella moderna mandria da latte la fecondazione artificiale (i cui enormi meriti per il controllo di alcune importanti infezioni e per la selezione genetica sono indiscutibili) è oramai il metodo di riproduzione universalmente diffuso, tanto che molti allevatori sembrano quasi aver dimenticato che l’impiego del toro costituisce la forma più ovvia e naturale ( e verosimilmente la più sicura) per ottenere tempestivamente la gravidanza nella vacca. Negli ultimi decenni, accanto a produzioni medie di latte progressivamente più alte e quantitativamente straordinarie, si assiste in molti allevamenti ad un declino allarmante della fertilità di stalla…Clicca qui per continuare a leggere l’articolo!
Le mastiti da prototheca – Luglio 2012
Negli ultimi anni un microrganismo apparentemente nuovo anche se in realtà ci troviamo davanti ad un problema “classico” ovvero la presenza di una malattia di cui apparentemente si conosce poco, che ha improvvisamente aumentato la propria frequenza e verso la quale ci sentiamo impotenti, non avendo strumenti terapeutici adeguati. Il microrganismo viene eliminato in modo intermittente nel latte di bovine infette e può sopravvivere durante l’asciutta. Una volta instaurata l’infezione questa viene mantenuta in allevamento attraverso l’escrezione da parte dei soggetti clinicamente sani. Prototheca, come Str.uberis e gli altri agenti ambientali, non è un agente contagioso, ovvero la fonte primaria di infezione è l’ambiente (contaminato attraverso le feci) e non la mammella, anche se la trasmissione durante la mungitura ha un ruolo tutt’altro che trascurabile…Clicca qui per continuare a leggere l’articolo!
La moderna bovina da latte, anche se molto selezionata e produttiva, non è una macchina, ma una creatura vivente – Giugno 2012
La mandria bovina da latte moderna, pur se perfettamente organizzata e funzionante, non potrà mai essere assimilata ad una fabbrica industriale, anche se dal punto di vista organizzativo/manageriale presenta oramai con gli opifici industriali molte somiglianze. La moderna vacca da latte è un miracolo di efficienza, con prestazioni produttive medie impensabili fino a pochi decenni addietro. Ma le bovine moderne sono ancora, oggi come ieri, soggetti viventi, diversi l’uno dall’altro, senzienti forse in maniera ancora più esaltata rispetto alle antenate, e sensibili come le antenate alle insufficienze ed agli errori di gestione, ambientale, alimentare ed umana. Anche il mestiere dell’allevatore è qualcosa di speciale, forse più difficile e comunque diverso rispetto a tutti altre attività lavori…Clicca qui per continuare a leggere l’articolo!
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