Ci sono momenti dell’allevamento dei bovini dove si semina, e quindi si investe, ed altri in cui si raccoglie e quindi si incassa, sia da un punto di vista tecnico che economico.
La fase di svezzamento dei vitelli e il periodo di transizione hanno profonde analogie perché in entrambi i momenti “sviste” nutrizionali, gestionali, sanitarie e ambientali possono condizionare negativamente tutto il ciclo produttivo delle bovine e rendere inutile ogni intervento correttivo.
La gestione della fase di svezzamento, soprattutto delle vitelle destinate a diventare bovine da latte, anche se di breve durata (60-90 gg) può condizionare positivamente o negativamente tutta la vita produttiva della futura vacca da latte.
E’ stato ormai dimostrato che durante i primi 2 o 3 mesi di vita si può intervenire con successo sulla mortalità neonatale, sulla prevalenza delle malattie infettive e parassitarie, e sulla quantità di cellule epiteliali mammarie che diventeranno attive durante la fase di transizione. Nella vitellaia per avere successo si deve utilizzare personale molto qualificato e costantemente aggiornato, e avvalersi di consulenti “di chiara fama” e fornitori che offrono soluzioni di “comprovata efficacia”.
Un altro consiglio che ci sentiamo di darvi è quello di adottare sempre e comunque l’approccio olistico, che altro non è che il valutare qualsiasi aspetto dell’allevamento dei vitelli in modalità plurifattoriale. Se ad esempio il problema da risolvere è una eccessiva presenza di malattie enteriche, si deve considerare l’igiene, la presenza di patogeni generici e specifici, la nutrizione, la gestione del colostro, etc. Nel passato sui problemi della vitellaia si procedeva a tentativi, e senza contestualizzare l’evento che si voleva risolvere.
Nella vitellaia ideale la mortalità deve essere ridotta al minimo, per non dire che deve essere assente, le patologie devono essere inesistenti e l’accrescimento medio giornaliero ottimale, e tutto questo può raggiunto agendo su diversi fronti.
Con l’inizio del nuovo anno, in collaborazione con Virbac, nota azienda farmaceutica veterinaria, inaugureremo una nuova rubrica, dal nome “Obiettivo Vitelli by Virbac” e con il payoff “partire bene conviene”, dedicata proprio a questa fase dell’allevamento e che adotterà un approccio olistico. Questo spazio digitale sarà dedicato a trasmettere soluzioni pratiche, evidenze scientifiche e testimonianze agli allevatori, agli zootecnici e ai veterinari, e a ricevere da voi lettori suggerimenti ed esperienze.
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