Il grande patrimonio zootecnico del nostro Paese in un’unica piattaforma informatica

LEO (Livestock Environment Opendata) è una Piattaforma Open data per la zootecnia, finanziata con Decreto Ministeriale n. 0020929 del 10/05/2019, nell’ambito del Programma Nazionale di Sviluppo Rurale 2014/2020, Sottomisura: 16.2, “Sostegno a progetti pilota e sviluppo di nuovi prodotti, pratiche, processi e tecnologie”.

Il capofila del progetto LEO è l’Associazione italiana allevatori (AIA) accompagnata da un qualificato partenariato che comprende tutte le categorie previste nella sottomisura 16.2 ed è composto da istituzioni e membri leader a livello nazionale e internazionale nel settore zootecnico, veterinario e informatico:

  • un’associazione allevatori di livello nazionale (AIA);
  • due possessori di banche dati (Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise “G. Caporale” (IZSAM) gestore della Banca Dati Nazionale – Istituto Sperimentale Italiano Lazzaro Spallanzani);
  • 4 enti di ricerca (Università Cattolica del Sacro Cuore, Sede di Piacenza-UNICATT, Università degli Studi della Tuscia- UNITUS- Dipartimento DAFNE, Università degli Studi di Palermo-UNIPA, Consorzio per la Sperimentazione, Divulgazione e Applicazione di Biotecniche Innovative-ConSDABI);
  • un istituto competente in materia di sanità animale ed igiene delle produzioni zootecniche (Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Umbria e delle Marche-IZSUM);
  • una società informatica con competenza specifica sull’Open Data (società Bluarancio SpA).

Il progetto LEO riunisce in un’unica banca dati digitale tutte le informazioni relative al comparto zootecnico, settore produttivo chiave per l’economia del nostro Paese.

LEO è un’iniziativa unica in Europa: informazioni accessibili per favorire lo scambio e la condivisione, la trasparenza di tutta la filiera zootecnica e la sicurezza dei prodotti alimentari.

Obbiettivi

Il progetto mira a creare un database che unisce le informazioni esistenti e nuove sull’ambiente, la salute ed il benessere degli animali, il clima, le prestazioni produttive e riproduttive, ecc… . L’obiettivo finale è migliorare la conoscenza ed aiutare a superare le sfide future della produzione animale come sostenibilità, cambiamenti climatici, sicurezza e protezione della biodiversità.

Il progetto ha una durata di 6 anni ed è organizzato in 5 azioni:

  1. identificare e convalidare nuovi parametri; 
  2. raccogliere dati su scala nazionale (raccolta dei dati in campo e predisposizione della banca dati, con garanzia di copertura di tutto il territorio nazionale e di tutte le specie ad interesse zootecnico);
  3. eseguire il controllo di qualità dei big data (prevede la validazione dei dati raccolti nell’azione 2);
  4. costruire una piattaforma “open linked data” (creazione dell’open data in cooperazione applicativa con le altre banche dati esterne che costituirà la banca dati unica zootecnica).
  5. divulgazione dei risultati.

Lo scopo è quello di raccogliere ed archiviare oltre 20 Terabyte di dati grezzi che saranno resi disponibili come Open Linked Data livello 5. Nei primi 36 mesi, LEO ha archiviato 183.680.724 dati a una velocità media di 5,4 milioni per i dati di laboratorio e 3,5 milioni per i dati sul campo all’anno. Cinque database esterni, ovvero BDN (Banca Dati Nazionale dell’Anagrafe animale), Siall (Banca Dati Nazionale dei Controlli Funzionali), Ist. Spallanzani (Banca dati sulla qualità riproduttiva e del seme), IFCQ (Agenzia di certificazione del prosciutto di Parma e San Daniele) e DQA (Agenzia di certificazione della Mozzarella di Bufala) condividono i propri dati con LEO in modalità di cooperazione applicativa.

Risultati

Il progetto LEO è arrivato al terzo anno di attività e di seguito sono riportati i primi importanti risultati.

Azione 1

Dopo il primo anno di consolidamento dei primi 70 parametri aziendali, scelti in modo tale da fornire le informazioni utili agli obiettivi della sottomisura, il progetto ha selezionato 8 nuovi parametri zootecnici e sanitari al fine di allargare la base di conoscenza della realtà zootecnica aziendale. Dei 78 parametri ottenuti, ne sono stati validati e raccolti 57. Questi rientrano nelle categorie sanità/benessere animale (37 descritti e 23 in validazione/raccolta), consulenza aziendale (30 descritti e 25 validati in raccolta), identificazione (6 descritti, 6 validati ed in raccolta,), sostenibilità ambientale (5 descritti, 3 validati ed in raccolta).

Azione 2

Nell’ambito di quest’azione sono stati raccolti oltre 74 milioni dati di campo su circa 3,3 milioni di animali/anno e sono stati prodotti oltre 109 milioni di dati analitici su 1,4 milioni di animali/anno. Sono state interessate in questa azione 109 razze di animali, 103 delle quali autoctone. E’ stato completato il software di acquisizione in automatico dei dati PLF in stalla attraverso il software Lactosync sviluppato nell’ambito del progetto.

Azione 3

Nell’ambito di quest’azione sono stati progettati, creati ed applicati, su tutti i dati raccolti, una serie di controlli informatici di completezza, formato, coerenza sintattica e semantica e congruenza, per un totale di 399 funzioni di verifica bloccanti o di warning per garantire la massima affidabilità e rispondenza del dato raccolto.

Azione 4

A partire da gennaio 2021 è disponibile la prima versione di data base in modalità open data in cui è possibile consultare i dati con dettaglio SPECIE – RAZZA – ANNO – MESE – REGIONE – PROVINCIA. I parametri visionabili sono statistiche aggregate e l’utente ha la possibilità di scaricare un file csv. I dati sono categorizzati in base alla nomenclatura di progetto e si dividono in LAB_data (dati di laboratorio), FIELD_data (dati raccolti in azienda), PLF_data (dati di precision livestock farming), CLIM_data (dati climatici) e HEALTH_data (dati sanitari). Le tabelle incluse al momento sono 12.

Azione 5

La divulgazione è stata attuata secondo i canali previsti dal Progetto, in particolare è stato predisposto il sito www.leo-italy.eu ed un canale youtube Progetto Leo – YouTube. Inoltre, è stato presentato il progetto in numerose fiere e mostre di settore, incontri di formazione con tecnici e allevatori, seminari scientifici e manifestazioni pubbliche. Sono stati pubblicati articoli divulgativi su riviste di settore.

I numeri 

Il numero di animali interessati dalle attività, includendo tutte le specie, le razze e gli indirizzi produttivi supera i 3,1 milioni di capi ruminanti, tra i quali sono comprese le fattrici ed il giovane bestiame, cifra abbondantemente al di sopra dell’obiettivo di 800.000 indicato per la prima annualità di progetto.

Le razze coinvolte nella raccolta dati della prima annualità, contando anche quelle con dimensione molto ridotte sono: 45 caprine, 54  ovine, 67 bovine, 1  bufalina. Il relativo numero dei capi per ogni razza non rappresenta la consistenza ma il numero di soggetti sui quali sono state prese misurazioni, quindi inclusivo del giovane bestiame e degli animali entrati o usciti dall’allevamento a partire dal novembre 2017, data di inizio delle attività. Per sapere tutti i dettagli sul numero di animali per ogni specie clicca qui.

In linea generale, utilizzando come totalità il bacino di aziende già conosciute al sistema allevatori e focalizzando l’attenzione sulle specie e razze ad indirizzo lattifero, ad oggi le attività sono state svolte nel 73.62% delle aziende bovine, nel 56.77% delle aziende bufaline mentre sono coinvolte rispettivamente il 47.76% delle aziende caprine ed il 16.74% delle aziende ovine.

Il progetto LEO potrà essere utile per vincere le sfide future in termini di sostenibilità, sicurezza e benessere animale.

 

Fonte: Progetto LEO