La diarrea dei vitelli è generalmente causata da agenti infettivi, portando a notevoli perdite economiche a causa dei costi di trattamento, dei tassi di crescita ridotti e di un tasso di rimonta più elevato dovuto all’abbattimento o alla morte. Rotavirus, Coronavirus, Cryptosporidium parvum ed Escherichia coli sono i patogeni più comuni coinvolti nella diarrea neonatale, soprattutto negli animali di età inferiore a un mese (Cho e Yoon 2014; Izzo et al.2015).

L’interesse per i prodotti naturali è cresciuto, a causa della necessità di ridurre l’uso di molecole antibiotiche nelle specie animali di grandi dimensioni e negli animali domestici (Weese 2015). Approcci alternativi per prevenire e controllare le malattie degli animali potrebbero ridurre l’ampio uso di antimicrobici e potrebbero migliorare la salute, la produttività e il benessere degli animali. Diverse formulazioni di polifenoli con funzioni batteriostatiche, anticlostridiche e astringenti sono state valutate nel bestiame (Mosele et al. 2015; Brenes et al. 2016). In termini di problemi gastrointestinali come diarrea, ulcere gastriche e lesioni gastriche, diversi prodotti fitoterapici sono stati testati su ratti, suinetti, cavalli e vitelli (Weyl-Feinstein et al.2014; Bonelli et al.2016, 2018).

I tannini sono un gruppo complesso di composti polifenolici prodotti da diverse piante come metaboliti secondari in risposta allo stress (Frutos et al. 2004). Nonostante alcuni autori abbiano dimostrato che i tannini riducono il tasso di degradazione delle proteine nel rumine, molti studi hanno scoperto che questo effetto negativo varia in modo significativo a seconda della struttura chimica del tannino e della quantità inclusa nella dieta (Buccioni et al. 2015a, 2015b ; Saminathan et al.2019). Uno studio clinico controllato ha riportato che, l’estratto di castagno alimentare somministrato in ragione dello 0,02% della massa corporea, ha avuto un effetto tossico sulla funzionalità epatica nei vitelli neonati (Wieland et al.2015). Tuttavia, l’alimentazione di tannini in una concentrazione da bassa a moderata, sembra migliorare l’incremento medio giornaliero e la salute del tratto gastrointestinale nei vitelli fino a due mesi di età (Liepa et al.2018; Soleiman e Kheiri 2018), senza effetti negativi sulla funzionalità epatica (Liepa et al.2018).

Interessante quindi la valutazione dei tannini nel prevenire la diarrea, e non solo nell’accorciarne la durata. Un recente lavoro ha valutato l’effetto preventivo della somministrazione orale di tannini di castagno e il suo potenziale effetto metabolico sulla diarrea del vitello (Bonelli et al., 2021).

I tannini hanno numerose proprietà biologiche nei ruminanti, con capacità di precipitazione delle proteine, attività antimicrobiche, antiparassitarie e antiossidanti (Huang et al. 2018). Inoltre, i tannini hanno mostrato un’attività antiprotozoica contro Criptosporidium parvum (Bonelli et al. 2018) ed Eimeria (Burke et al., 2013), oltre ad una riduzione della vitalità dello stadio larvale nei nematodi (Brunet et al.2008; Hoste et al.2012).

Nel lavoro condotto da Bonelli et al. (2021), si è notato che i vitelli alimentati con diete a base di tannini di castagno, tendono a contrarre la diarrea più tardi (circa 4 giorni) rispetto a quelli della dieta controllo. Ciò suggerisce un effetto preventivo del tannino di castagno somministrato per via orale dal terzo giorno di vita. La diarrea preventiva neonatale dei vitelli è una delle principali malattie che influisce negativamente sull’industria del bestiame, con un impatto economico significativo (Reddy et al.2020). La diarrea è molto stressante e debilitante per i vitelli e ritardare il fenomeno può portare ad un recupero più agevole e veloce del neonato (Cho e Yoon 2014). Gli animali trattati hanno mostrato un’insorgenza tardiva di diarrea e il grado di diarrea era meno grave rispetto ai gruppi non trattati. La somministrazione preventiva di tannini fin dai primi giorni di vita del vitello ha migliorato il punteggio di consistenza fecale (Soleiman e Kheiri 2018) e l’insorgenza della diarrea è stata più tardiva rispetto al gruppo di controllo (Liepa et al. 2018).

È stato dimostrato che la diarrea neonatale dei vitelli influisce sul tasso di crescita, sulla produzione di latte e sulle prestazioni riproduttive (Aghakeshmiri et al.2017). Inoltre, la diarrea nei neonati può portare alla diffusione di tossine attraverso il flusso sanguigno, grave disidratazione e acidosi lattica, che richiedono un approccio di terapia intensiva, una fluidoterapia aggressiva e l’uso di antimicrobici. Diminuire il numero di giorni in cui i vitelli soffrono di diarrea, può ridurre le complicanze mediche, comportando quindi minori costi per l’allevatore e migliori prestazioni future (Lorenz et al. 2011).

Sinossi tratta dall’articolo Evaluation of oral administration of chestnut tannins in preventing calf diarrhoea

Bonelli F., Turinia L., Paganelli A., Conte G., Meucci V., Sgorbini M., Buccioni A., Mele M. 

Italian Journal of Animal Science, 20, pp.640-649.