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Il 3 e 4 luglio nel capoluogo ligure si celebra il X Congresso nazionale: in presenza e online, 750 delegati da tutta Italia coinvolti nella “sfida di un destino comune”

Genova e la Liguria sono al centro dell’attenzione di Slow Food, non solo perché dal 1 al 4 luglio in quattro piazze del centro cittadino si tiene Slow Fish (il programma della manifestazione dedicata agli ecosistemi acquatici e organizzata da Slow Food e Regione Liguria è su Slow Fish), ma anche perché il capoluogo ligure il 3 e il 4 luglio ospita il X Congresso di Slow Food Italia. Un appuntamento centrale per la vita dell’associazione, in cui si delineano i percorsi futuri e si rinnovano tutte le cariche associative.

A Genova sono presenti 251 delegati in rappresentanza di tutte le regioni d’Italia, mentre altri 500 sono in collegamento online per questo appuntamento che consolida le basi politiche dell’associazione.

Proprio partendo da una visione di insieme globale e comunitaria, Slow Food vuole affrontare le sfide future, per rispondere al profondo cambiamento già necessario da tempo che questa sindemia ha accelerato. La crisi con cui facciamo i conti oggi è: sanitaria, economica, sociale, climatica, alimentare, culturale… Una crisi di umanità. A cui si deve rispondere con un cambiamento non fatto di proclami. Dobbiamo riconoscere che cambiare rotta non è affatto banale, perché sui paradigmi della crescita infinita e dell’uomo signore del pianeta si è retta sin qui la modernità. Perché, in assenza dell’etica, la crescita continuerà a giustificare sé stessa distruggendo le condizioni necessarie alla vita. Quello che la modernità non vede è che l’entropia ci costringerà sempre più a riconsiderare i nostri stili di vita e ad adottare comportamenti compatibili con l’equilibrio sociale ed ecologico (dal documento congressuale La sfida per un destino comune).

La risposta a questa condizione passa sempre più per una dimensione collettiva, dall’avere una visione sovranazionale e attenta ai territori. La centralità del cibo, che è propria di Slow Food, è fondamentale per una visione globale e trasversale, che tocca molti ambiti della nostra vita.

Quindi Genova è uno snodo importante per un Congresso che, forse primo in Italia, si tiene in parte in presenza, nella certezza che anche chi segue i lavori online non farà venire meno il suo contributo di idee e di entusiasmo.

A Genova ogni territorio della nostra nazione è idealmente presente con i delegati: 9 Abruzzo e Molise, 2 Basilicata, 10 Calabria, 17 Campania, 17 Emilia Romagna, 5 Friuli Venezia Giulia, 16 Lazio, 11 Liguria, 25 Lombardia, 11 Marche, 25 Piemonte e Valle d’Aosta, 20 Puglia, 3 Sardegna, 21 Sicilia, 24 Toscana, 6 Trentino Alto Adige, 5 Umbria e 14 Veneto (più 10 in rappresentanza degli organi dirigenti dell’associazione).

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