Effetto degli integratori arricchiti con acido palmitico contenenti acido stearico o oleico sulla digeribilità dei nutrienti e sulla produzione di latte nelle vacche a bassa e ad elevata produzione

Introduzione

Gli integratori di grassi vengono comunemente aggiunti alle diete delle vacche da latte per contribuire all’incremento della produzione di latte e di grasso contenuto in esso. La ricerca sta progredendo, e si è passati dalla somministrazione di grassi animali e vegetali tradizionali alla somministrazione di singoli acidi grassi (FA) e di miscele di FA che, al di là del loro contributo a livello energetico, possono avere potenziali effetti anche a livello strutturale, metabolico e fisiologico. Gli acidi grassi più abbondanti negli integratori di grassi disponibili in commercio per le vacche da latte sono l’acido palmitico (C16:0), l’acido stearico (C18:0) e l’acido oleico (cis-9 C18:1). Questi 3 acidi grassi sono anche quelli maggiormente presenti nel grasso del latte e nel tessuto adiposo. È stata posta molta attenzione su questi acidi grassi, al fine di comprendere i loro effetti sulla digeribilità dei nutrienti e degli acidi grassi, sulla produzione di latte e sulla ripartizione dell’energia, e la ricerca suggerisce che le vacche da latte hanno risposte metaboliche e produttive diverse quando vengono alimentate con miscele di questi FA.

Ad esempio, de Souza et al. (2018) hanno osservato che la somministrazione con l’alimento di una miscela di FA contenente l’80% di C16:0 ha fatto aumentare la resa energetica del latte, mentre una miscela di FA contenente il 45% di C16:0 e il 35% di cis-9 C18:1 ha fatto aumentare l’accumulo di energia come BW, mentre una miscela costituita dal 40 % di C16:0 e dal 40% di C18:0 ha fatto diminuire la digeribilità dei nutrienti e non ha incrementato l’apporto energetico.

Ricerche precedenti hanno osservato anche che le vacche con differenti livelli di produzione di latte possono avere risposte diverse ai trattamenti dietetici. L’integrazione con C16:0 ha fatto aumentare la resa di latte, il grasso del latte e l’ECM negli animali con un’elevata produzione di latte rispetto a nessuna integrazione con FA o rispetto all’integrazione con C18:0. Tuttavia, durante un periodo di trattamento, Piantoni et al. (2013) hanno osservato che l’integrazione di C18:0 ha incrementato la resa di latte e di grasso del latte nelle vacche ad alta produzione ma non in quelle a bassa produzione.

Recentemente, de Souza et al. (2019) hanno modificato il rapporto tra C16:0 supplementare e cis-9 C18:1 ed hanno osservato che l’aumento del livello di cis-9 C18:1 in una miscela di integratori di acidi grassi incrementava la resa di ECM nelle vacche ad elevata produzione ma riduceva la resa di ECM in quelle a bassa produzione.

Western et al. (2020b) hanno osservato risultati simili all’interno di un’ampia gamma di produzioni di latte, con una miscela di integratori costituita dal 60% di C16:0 + il 30% cis-9 C18:1 che aumentava la resa di ECM nelle vacche ad alta produzione rispetto a quanto faceva una miscela costituita dall’80% di C16:0 + 10% cis-9 C18:1.

Durante il lavoro di ricerca, le vacche da latte ad alta produzione incrementavano la produzione quando veniva fornita loro un’integrazione con livelli maggiori di cis-9 C18:1, con l’integrazione di cis-9 C18:1 che avveniva attraverso un sale di calcio dell’acido grasso dell’olio di palma. I sali di calcio dell’acido grasso olio di palma sono una tipologia comune di integratore dei grassi sviluppato per ridurre al minimo gli effetti negativi degli UFA sui microrganismi ruminali, che sono stati segnalati per essere efficaci nell’aumentare la produzione di latte e la percentuale di grasso del latte. I batteri ruminali convertono l’UFA in SFA tramite bioidrogenazione (BH) che prevede l’aggiunta di idrogeno, con il principale prodotto finale rappresentato dal C18:0. I sali di calcio possono dissociarsi nel rumine  e rilasciare UFA, permettendo loro di subire la BH. Poiché cis-9 C18:1 viene bioidrogenato a 18:0, ci siamo chiesti se gli effetti osservati di recente con cis-9 C18:1 fossero dovuti all’acido grasso C18 in generale o a cis-9 C18:1 nello specifico.

Pertanto, l’obiettivo di questo studio era quello di determinare gli effetti degli integratori arricchiti con C16:0 e contenenti C18:0 o cis-9 C18:1 sulla digeribilità dei nutrienti e sulla produzione di latte nelle vacche a bassa e ad elevata produzione. É stato ipotizzato che, rispetto a C18:0, cis-9 C18:1 sarebbe in grado di far aumentare la digeribilità dei nutrienti e dei FA, la resa delle componenti del latte e di favorire l’incremento della riserva corporea nelle vacche ad alta produzione.

Abstract

I ricercatori hanno valutato gli effetti di miscele di integratori di acidi grassi (FA) contenenti il 60% di acido palmitico (C16:0), il 30% di acido stearico (C18:0) o il 30% di acido oleico (cis-9 C18:1) sulla digeribilità dei nutrienti e sulla produzione di latte in vacche a bassa e ad elevata produzione.

Ventiquattro vacche Frisone multipare [118 ± 44 giorni in lattazione (DIM)] sono state divise in 2 gruppi in base alla produzione di latte e quindi assegnate in modo casuale all’ordine di trattamento in quattro quadrati latini 3 × 3 all’interno del livello di produzione, bilanciati per gli effetti del portatore in tre periodi consecutivi di 21 giorni. Le vacche sono state suddivise in gruppi in base alla produzione di latte ed assegnate ad uno dei 2 gruppi (n = 12 per gruppo): (a) gruppo bassa produzione (42.5 ± 3.54 kg/giorno; 147 ± 42 DIM) e (b) gruppo elevata produzione (55.8 ± 3.04 kg /d; 101 ± 34 DIM).

Gli integratori di grassi disponibili in commercio sono stati combinati per fornire i seguenti trattamenti:

  1. controllo (CON; dieta senza integratori di FA),
  2. miscela di integratori di acidi grassi (FA) contenente il 60% di C16:0 e il 30% di C18:0 (PA+ SA)
  3. e miscela di integratori di FA contenente il 60% di C16:0 e il 30% di cis-9 C18:1 (PA+OA).

Le miscele di FA sono state somministrate con la dieta all’1.5% della sostanza secca (SS) e sono andate a sostituire le buccette di soia nel gruppo CON. I confronti pianificati erano (1) l’effetto complessivo dei trattamenti con i FA [CON vs. la media dei trattamenti FA (FAT); 1/2 (PA+SA + PA+OA)], e (2) effetto dell’integrazione di FA (PA+SA vs. PA+OA). Indipendentemente dal livello di produzione, i FAT complessivi hanno ridotto il DMI rispetto al CON. Inoltre, indipendentemente dal livello di produzione di latte, PA+OA ha aumentato la digeribilità dei FA del tratto totale rispetto a PA+SA. Il trattamento in base alle interazioni a livello di produzione è stato osservato per la digeribilità della fibra neutro detersa (NDF), l’assunzione totale di FA e la resa di latte corretto per i grassi al 3.5% (FCM), il latte corretto per l’energia (ECM) e il grasso del latte. Nelle vacche a bassa produzione, il FAT ha incrementato la digeribilità della SS e della NDF rispetto al CON. Nelle vacche ad elevata produzione PA+SA ha aumentato la digeribilità della SS e della NDF rispetto a PA+OA. Nelle vacche a bassa produzione, PA+SA ha aumentato la resa di FCM al 3.5%, ECM e grasso del latte rispetto a PA+OA. Tuttavia, nelle vacche ad elevata produzione PA+OA tendeva a far aumentare l’FCM al 3.5% rispetto a PA+SA.

In conclusione, le vacche a bassa produzione hanno risposto meglio alla somministrazione di una miscela di FA contenente il 60% di C16:0 e il 30% di C18:0, mentre le vacche da latte ad elevata produzione hanno risposto più favorevolmente alla somministrazione di una miscela di FA contenente il 60% di C16:0 e il 30% di cis-9 C18:1. Tuttavia, sono necessarie ulteriori ricerche per convalidare le nostre osservazioni secondo le quali le vacche ad elevata produzione hanno una migliore risposta di produzione quando viene fornita loro un’integrazione con cis-9 C18:1 rispetto ad una a base di C18:0.

Effect of palmitic acid-enriched supplements containing stearic or oleic acid on nutrient digestibility and milk production of low- and high-producing dairy cows

M. Burch, A. Pineda and A. L. Lock*

Department of Animal Science, Michigan State University, East Lansing 48824.

*Corresponding author: allock@msu.edu

Dairy Sci. 104:8673–8684 – https://doi.org/10.3168/jds.2020-19913

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