L’11 Agosto 2021 è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale la risoluzione del Parlamento europeo del 14 maggio 2020 sul progetto di decisione di esecuzione della Commissione che autorizza l’immissione in commercio di prodotti contenenti, costituiti od ottenuti a partire da soia geneticamente modificata MON 87708 × MON 89788 × A5547-127 a norma del regolamento (CE) n. 1829/2003 del Parlamento europeo e del Consiglio (D065067/03 — 2020/2535(RSP)).
La soia GM MON 87708 × MON 89788 × A5547-127 è stata sviluppata per conferire tolleranza agli erbicidi a base di dicamba, glufosinato-ammonio e glifosato. E’ stato dimostrato che le colture geneticamente modificate resistenti agli erbicidi determinano un maggiore ricorso agli erbicidi complementari, dovuto principalmente alla comparsa di piante infestanti tolleranti agli erbicidi; che, di conseguenza, occorre prevedere che le colture di soia GM MON 87708 × MON 89788 × A5547-127 saranno esposte a dosi più elevate e ripetute di erbicidi complementari (glufosinato, dicamba e glifosato), il che potrebbe condurre all’accumulo di una maggiore quantità di residui nel raccolto.
Il documento si sviluppa in diversi capitoli:
- Erbicidi complementari
- LMR e relativi controlli
- Processo decisionale non democratico
- Rispetto degli obblighi internazionali dell’Unione
Tenuto conto di tutte le considerazioni elencate nei diversi capitoli, il Parlamento europeo:
- ritiene che il progetto di decisione di esecuzione della Commissione ecceda le competenze di esecuzione previste dal regolamento (CE) n. 1829/2003;
- reputa che il progetto di decisione di esecuzione della Commissione non sia coerente con il diritto dell’Unione, in quanto non è compatibile con l’obiettivo del regolamento (CE) n. 1829/2003, che consiste, in conformità dei principi generali sanciti dal regolamento (CE) n. 178/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, nel fornire la base per garantire un elevato livello di tutela della vita e della salute umana, della salute e del benessere degli animali, dell’ambiente e degli interessi dei consumatori in relazione agli alimenti e ai mangimi geneticamente modificati, garantendo nel contempo l’efficace funzionamento del mercato interno;
- chiede alla Commissione di ritirare il progetto di decisione di esecuzione;
- invita la Commissione a non autorizzare l’importazione, destinata all’alimentazione umana o animale, di alcuna pianta geneticamente modificata che sia stata resa resistente a una sostanza erbicida, nel presente caso il glufosinato, il cui utilizzo non è autorizzato nell’Unione;
- invita la Commissione a impegnarsi, nell’ambito del prossimo REFIT della legislazione in materia di LMR nonché della strategia «Dal produttore al consumatore», a non permettere la presenza di residui di pesticidi tossici, come il glufosinato, nelle importazioni di alimenti e mangimi nell’Unione; ribadisce il suo invito alla Commissione e agli Stati membri a garantire controlli efficaci dei prodotti agricoli importati da paesi terzi al fine di assicurare un elevato livello di protezione sanitaria e parità di condizioni per la produzione alimentare europea;
- invita la Commissione a integrare pienamente la valutazione del rischio dei residui di erbicidi complementari e dei loro metaboliti, compresi gli effetti combinatori, nella valutazione del rischio relativa alle piante geneticamente modificate resistenti agli erbicidi, a prescindere dal fatto che la pianta geneticamente modificata in questione sia destinata alla coltivazione o all’importazione nell’UE per alimenti e mangimi;
- chiede alla Commissione di ritirare le proposte relative alle autorizzazioni di OGM, sia a fini di coltivazione che per l’impiego come alimenti e mangimi, qualora il comitato permanente per la catena alimentare e la salute degli animali non emetta alcun parere;
- prende atto e si compiace del fatto che, nella lettera di incarico inviata a ciascun commissario, si afferma che «ciascun commissario assicurerà il conseguimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite nel suo settore di competenza e il Collegio nel suo insieme sarà responsabile dell’attuazione globale degli obiettivi»;
- accoglie con favore il fatto che il Green Deal europeo, il progetto faro della Commissione, sia stato presentato come parte integrante della strategia della Commissione per l’attuazione dell’Agenda 2030 e degli OSS delle Nazioni Unite;
- ricorda che gli OSS possono essere conseguiti solo se le catene di approvvigionamento diventano sostenibili e si creano sinergie tra le politiche;
- è preoccupato dal fatto che l’elevata dipendenza dell’UE dalle importazioni di mangimi sotto forma di semi di soia causa deforestazione in paesi terzi;
- invita la Commissione a non autorizzare l’importazione di semi di soia geneticamente modificata, a meno che non si possa dimostrare che la loro coltivazione non contribuisce alla deforestazione;
- esorta la Commissione a riesaminare tutte le attuali autorizzazioni per i semi di soia geneticamente modificata alla luce degli obblighi internazionali dell’Unione, compresi quelli stabiliti dall’accordo di Parigi sul clima, dalla Convenzione sulla diversità biologica e dagli OSS delle Nazioni Unite;
- ribadisce il suo invito ad attuare una strategia europea di produzione e approvvigionamento di proteine vegetali che consenta all’Unione di dipendere in misura minore dalle importazioni di soia geneticamente modificata e di sviluppare filiere alimentari più corte e mercati regionali; insiste affinché ciò venga integrato nella prossima strategia «Dal produttore al consumatore»;
- incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio e alla Commissione nonché ai governi e ai parlamenti degli Stati membri.
Per leggere il documento completo cliccare qui.
Fonte: EurLex
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