Introduzione

La maggior parte della sostanza secca (DM) della dieta somministrata alle vacche da latte in lattazione proviene tipicamente da foraggi. La variabilità giornaliera del valore nutrizionale del foraggio può portare a carenze nutrizionali transitorie e questo rischio è spesso attenuato dalla formulazione di razioni con nutrienti in eccesso (Sniffen et al., 1993). Tuttavia, l’inserimento di fattori di sicurezza nelle razioni per vacche da latte attraverso la somministrazione di nutrienti in eccesso sta rapidamente diventando inaccettabile dal punto di vista sia economico che ambientale. Una stima accurata della concentrazione di umidità del foraggio è necessaria per una formulazione efficace della razione (Barmore e Bethard, 2005; Oelberg e Stone, 2014; Turiello et al., 2018) e l’incertezza relativa alla concentrazione di umidità del foraggio contribuisce in modo sostanziale all’incertezza della Total mixed ration (TMR) (Buckmaster e Muller, 1994). La valutazione delle razioni di 22 aziende da latte commerciali ha indicato che la variabilità nella composizione giornaliera della TMR era associata ad un basso DMI, ad una bassa resa di latte e ad una bassa efficienza della produzione di latte (Sova et al., 2014). La variabilità all’interno dell’allevamento del valore nutrizionale dei foraggi può essere ampia, in particolare quando nella razione sono incluse miscele di erba medica (Yoder et al., 2013). La variabilità giornaliera della sostaza seccaa nell’insilato di mais era ampia in uno studio, ma la corrispondente grande variabilità giornaliera della sestanza secca della Total mixed ration (TMR) è stata attribuita a presunti errori di gestione dell’alimentazione (Turiello et al., 2018). La maggior parte degli allevatori di New York (NY) somministra un fieno misto nelle razioni, poiché oltre l’80% della superficie coltivata ad erba medica a New York è seminata con erba perenne (Cherney et al., 2020). Pochi allevatori di New York ribilanciano le razioni giornalmente in base alla determinazione della sostanza secca del foraggio, mentre molti allevatori ribilanciano settimanalmente in base alla sostanza secca e alla composizione chimica del foraggio. Abbiamo bisogno di un’ulteriore quantificazione della variabilità giornaliera nell’arco della settimana, in particolare per l’insilato di fieno misto, come primo passo nella valutazione dei potenziali benefici del ribilanciamento giornaliero delle razioni. Una migliore comprensione di questa variabilità sarà utile quando si vorrà determinare l’accuratezza richiesta per la determinazione dell’umidità dell’insilato in azienda. Gli obbiettivi di questa ricerca erano quelli di valutare la variabilità nel campionamento dell’insilato e della TMR e di quantificare la variabilità giornaliera dell’insilato e della TMR.

Abstract

Obiettivo: Valutare la variabilità nel campionamento e nell’analisi dei foraggi e quantificare la variabilità giornaliera di insilati e della Total mixed ration (TMR) negi tipici allevamenti bovini da latte di New York.

Materiali e Metodi: Da 7 aziende da latte sono stati raccolti giornalmente campioni di insilato di fieno di erba medica e di insilato di mais, per un totale di 24 settimane per il fieno, di 22 settimane per l’insilato di mais e di 16 settimane per i campioni di TMR. Sono stati inoltre raccolti campioni multipli presso 4 aziende da latte per valutare sia la variabilità del campionamento che quella del sub-campionamento.

Risultati e discussione: In base alla SD, il campionamento per DM variava dalla DM effettiva fino a ± 2 unità percentuali. L’insilato di fieno era più variabile dell’insilato di mais, probabilmente in parte a causa della variabilità della percentuale di erba tra i campi. Il parametro più pratico da misurare per il riequilibrio giornaliero delle razioni è la DM ed aveva una notevole variabilità giornaliera per l’insilato di fieno, ed una variabilità minore per l’insilato di mais e la TMR. Supponendo che una soglia di 7 unità percentuali per un range settimanale in DM sia abbastanza grande da trarre beneficio del riequilibrio giornaliero, questa soglia è stata superata del 14% per l’insilato di mais, del 25% per la TMR e del 42% per l’insilato di fieno. Una migliore comprensione della variabilità giornaliera aiuterà a determinare l’accuratezza richiesta per le determinazioni dell’umidità dell’insilato in azienda.

Implicazioni ed applicazioni: La composizione nutrizionale delle razioni somministrate differisce da quella delle razioni formulate a causa della variabilità giornaliera della concentrazione di DM e della composizione dei nutrienti dei foraggi. Sebbene fornire dell’alimento in eccesso probabilmente andrà a ridurre gli effetti della variabilità giornaliera dell’insilato, questo non solo aumenta i costi dell’alimentazione, ma è anche meno accettabile dal punto di vista ambientale.

 

FORAGES AND FEEDS: Original Research

Day-to-day variation in forage and mixed diets in commercial dairy farms in New York

D. J. R. Cherney1*, M. Digman2, and J. H. Cherney3

  1. Department of Animal Science, Cornell University, Ithaca, NY 14853;
  2. Department of Biological Systems Engineering, University of Wisconsin–Madison, Madison 53706;
  3. Section of Soil and Crop Sciences, School of Integrative Plant Science, Cornell University, Ithaca, NY 14853.

*Corresponding author: djc6@cornell.edu
Applied Animal Science 37:11–20
DOI: https://doi.org/10.15232/aas.2020-02105
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