Sistema di Identificazione e Registrazione (I&R) – Monitoraggio implementazione della BDN per le diverse specie animali al 30/06/2021
Per favorire il monitoraggio in oggetto, sul portale www.vetinfo.it sono stati pubblicati i report aggiornati al 30/06/2021. Per la consultazione di tali report si invitano codesti Servizi Veterinari ad accedere, previa autenticazione, alle pagine “Implementazioni” e “Valutazione Implementazione Anagrafe” dell’applicativo STATISTICHE del portale ed esaminare i dati riferiti ai singoli territori attraverso le modalità specificate nel manuale utente, disponibile nella sezione “documentazione”.
Si raccomanda l’esame delle possibili criticità e lo studio dei dati BDN, al fine di individuare le incongruenze e di intervenire opportunamente per la loro risoluzione.
Di seguito, per ciascuna specie, si riportano alcune osservazioni inerenti ai livelli di implementazione della BDN al 30/06/2021 rispetto al report precedente.
Sistema I&R BOVINI
- La percentuale degli allevamenti da riproduzione (flag riproduzione S) senza alcuna qualifica sanitaria registrata è praticamente azzerata (inferiore al 1% per gli allevamenti con almeno un capo al 30/06) ad esclusione del Lazio, in cui la percentuale è di circa il 4%;
- si nota una lieve diminuzione, delle notifiche di allevamenti che hanno inviato al macello bovini con una sola marca, con una percentuale elevata di tali notifiche in Campania e in Piemonte;
- ancora in leggero aumento la percentuale di allevamenti per i quali il controllo del sistema di I&R ha rilevato non conformità, il che fa apprezzare un miglioramento nell’analisi del rischio per la selezione degli allevamenti da controllare;
- il numero di allevamenti con flag riproduzione N per cui risultano registrazioni di nascite è in generale diminuito, grazie all’attività di aggiornamento delle schede anagrafiche degli allevamenti che si auspica sia portata avanti anche nella Province Autonome di Bolzano e di Trento, per le quali si osserva un rallentamento nella risoluzione di tale anomalia rispetto al precedente monitoraggio;
- in diverse regioni si nota un aumento del numero di allevamenti, in particolare da latte, con flag riproduzione SI senza registrazioni di nascite;
- la percentuale di parti gemellari risulta particolarmente elevata in Puglia, Calabria e Molise;
- notevolmente aumentata la percentuale di allevamenti che hanno notificato le movimentazioni mediamente entro 7 giorni, tuttavia per P. A. di Trento e Friuli Venezia Giulia i tempi medi di registrazione delle movimentazioni risultano irregolari e più alti rispetto alla media nazionale;
- lievemente diminuita la percentuale di allevamenti con proroga alla marcatura sottoposta a controllo nei 12 mesi precedenti al 30/06/2021;
- per gli stabilimenti di macellazione che non hanno notificato macellazioni negli ultimi 12 mesi, per i quali si invitano i Servizi Veterinari a verificare e far registrare l’eventuale registrazione della fine attività.
Sistema I&R OVINI E CAPRINI
- Lievemente aumentata la percentuale di allevamenti aperti senza indicazione di alcuna qualifica sanitari. La carenza di tali informazioni è particolarmente evidente per il Friuli Venezia Giulia e il Veneto, oltre che per la Provincia Autonoma di Trento;
- rimane pressoché invariata la percentuale di allevamenti aperti che non hanno notificato movimentazioni in uscita, con percentuali nulle o minime per Valle D’Aosta e Liguria;
- i tempi medi di registrazione in BDN delle movimentazioni continuano ad essere molto elevati, con picchi di 120 giorni per Basilicata e Friuli Venezia Giulia;
- in alcune regioni è elevata la percentuale dei movimenti in uscita verso uno stabilimento di macellazione per i quali mancano le corrispondenti notifiche di macellazione, con punte di oltre il 40% in Molise;
- le percentuali di allevamenti con ovini di età superiore a 12 anni e con caprini di età superiore a 18 anni sono sostanzialmente invariate, con lievi miglioramenti solo per Sicilia e Sardegna;
- il numero di macelli in attività che non hanno registrato macellazioni resta ancora molto alto, con una percentuale media che supera il 30%.
Per leggere il documento completo cliccare qui.
Fonte: Sistema Informativo Veterinario
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