Rapporto n.085 del “MATERIE PRIME CEREALI E DINTORNI ECONOMICI” anno 10°
Queste le chiusure della sera del 3/11:
Tra parentesi le variazioni sulla seduta precedente in centesimi di dollaro per Bushel per semi, corn e grano, in dollari per tonnellata corta per la farina.
L’indice dei noli B.D.Y è sceso a 2.982↓↓↓ punti, il petrolio wti gira a circa 81↓↓dollari al barile, e il cambio gira a 1,15825↓↓↓ore 7,55.
Non c’è tregua sul mercato!!!! Gli eventi si accavallano, e il grano, vero re del mercato, continua a stupire con le sue quotazioni e ad influenzare i suoi partner cereali e il comparto proteico, vedasi dal grafico, la far soya indica l’inizio di un possibile di rally rialzista:
Sul mercato interno, l’economia della scarsità guadagna terreno ogni giorno di più, supportata dalla crisi della logistica e, specie per il mais e il grano, dalla poca voglia di immettere sul mercato, vista la tenuta delle quotazioni.
La speranza è che con quotazioni così alte, presto o tardi, ci siano prese di profitto massicce specie a cavallo di fine anno (prima fase-periodo), e questo, quasi certamente, avverrà nei mercati esteri dove i fondi d’investimento dovranno monetizzare. Ciò influenzerà il mercato nazionale del “fisico” che si scoprirà andando avanti di pochi mesi con problemi di magazzino (seconda fase-periodo). Lì potremmo avere la vera svolta del mercato, anche perché i consumi di alcune materie prime stanno calando.
Nel mercato interno a livello mercantile cambia poco o nulla rispetto all’ultima comunicazione. Il mercato dei grandi settori è così suddiviso:
- Cereali: il mais sembra aver già finito il suo ridimensionamento, diciamo che è entrato in un andamento laterale; non aumenta, ma non diminuisce; l’orzo quasi pressoché fermo, grani nella pazzia.
- Cruscami di grano tenero e duro in rialzo.
- Sottoprodotti delle riserie fermi per due motivi, le riserie non entrano nel pieno delle lavorazioni, e l’industria mangimistica ha riscoperto questi prodotti entrando in piena concorrenza con il mondo dei bioenergetici.
- Fibrosi tutti ben tenuti, sia sul pronto che sui mesi avanti.
- Proteici cari, ma più agevolati quelli di seconda linea. (girasole, lino)
- Seme di cotone in rialzo specie per la logistica.
- Biologici nella pazzia, e nell’economia della scarsità.
Per il mondo dei biodigestori poco o nulla dato che il lotto di grano duro è stato fagocitato dal mercato, ed è manifesta la scarsità di sottoprodotti.
Fonte: Officina Commerciale Commodities Srl
Scrivi un commento
Devi accedere, per commentare.