Rapporto n.095 del “MATERIE PRIME CEREALI E DINTORNI ECONOMICI” anno 10°
Queste le chiusure di giovedì 2/12/2021:
Tra parentesi le variazioni sulla seduta precedente in centesimi di dollaro per Bushel per semi, corn e grano, in dollari per tonnellata corta per la farina.
Mi scuso per i tanti numeri, ma analizzandoli fate una foto di quanto successo in poco più di una settimana.
Come vedete la volatilità è enorme! I fondi di investimento prima hanno venduto e preso profitto e poi sono rientrati in mercato all’acquisto e del resto non può essere diversamente: tra i fondamentali ritroviamo le scorte mondiali basse, la Cina che compra, Omicron che sembra faccia meno paura, e infine ultimo dato, ma non da meno, le aste sul grano che una dopo l’altra bruciano ogni record.
Ieri ad un’asta la Tunisia si è aggiudicata 100.000 tonnellate a 338€ alla tonnellata per imbarco dal 1/1 al 31/3/22, sempre nella stessa asta, il grano duro aggiudicato a 596€ e l’orzo 100.000 tonnellate a 313€.
Con delle richieste così e dei valori così alti i cereali tengono, e influenzano anche le altre commodities.
L’indice dei noli B.D.Y è salito a 3.115↑↑↑punti, il petrolio wti sceso a 66$↓↓↓ al barile, e il cambio gira a 1,12860↓↓↓ore 8,20.
Torno a ripetervi che la logistica su gomma subirà un netto ridimensionamento o nella terza decade di dicembre e nella prima decade di gennaio 2022, non lasciatevi cogliere impreparati.
Purtroppo, dovremo convivere con volatilità e scarsità di merce. Il mercato interno sta registrando un calo dei consumi, e degli scambi, ma il mercato internazionale ci trascina come un fuscello nel
vento.
Vi segnaliamo ancora 3 link interessanti
1. https://youtu.be/dwj32baom5A
2. https://youtu.be/Gydsyq4BryM
3. L’articolo di Ruminantia “La tempesta perfetta del mercato delle materie prime: cosa è meglio fare”
Fonte: Officina Commerciale Commodities Srl
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