L’ultimo report sul mercato lattiero-caseario di Assocaseari, nella settimana dall’11 al 17 dicembre 2021, riporta un andamento dei prezzi del latte debole sull’assetto nazionale e stabile per crema di latte e formaggi mentre nel mercato del burro si evidenzia un importante balzo in su nelle quotazioni delle offerte.

Latte

Sul mercato nazionale settimana debole, come è tradizione prima delle festività, ma, sicuramente, in misura ben minore rispetto gli altri anni, con domanda in calo fino a giovedì e contratti chiusi venerdì intorno ai 0,48 €/kg partenza. Raccolta di latte stabile. Situazione simile in giro per l’Europa con quotazioni in diminuzione, anche se rimane difficoltà di reperimento. Magro leggermente cedente, sempre intorno agli 0,30 €/kg.

Crema di latte

Nella UE crema di latte stabilmente sui valori della scorsa settimana con scarsa disponibilità. Buona richiesta di crema di latte nazionale di qualità, con contratti sui livelli della scorsa settimana.

Kempten questa settimana rileva una variazione in aumento delle quotazioni del burro di centrifuga di ben € 0,40/kg sia sul prezzo minimo, oggi 5,70 €/kg, che sul massimo, 5,90 €/kg, media tedesca 5,80 €/kg. Anche l’Olanda balza di € 0,30 portandosi a 5,82 €/kg. La Francia invece, che spesso si distingue dal resto d’Europa, diminuisce la quotazione di € 0,14 e scende a 5,51 €/kg. La media a tre di questa settimana è 5,571 €/kg, quella a due 5,81 €/kg. Milano aumenta la quotazione del burro di centrifuga di € 0,10 e si porta a 5,38 €/kg.

Si confermano quindi nei bollettini ufficiali di Germania e Olanda, le offerte che abbiamo evidenziato la scorsa settimana, bollettini che, con queste quotazioni, si avvicinano finalmente, al valore del burro prodotto da crema di latte fresca.

Latte in polvere

Le quotazioni del latte in polvere scremato questa settimana sono aumentate in tutti e tre i Paesi che teniamo in considerazione, mentre l’intero sale in Germania e Olanda e cala in Francia. Sembra ormai impossibile trovare offerte sul primo trimestre a livelli inferiori a 3.550-3.600 €//ton reso Nord Italia con difficoltà a reperire merce.

Burro

Sia per il burro che per il latte in polvere, fornitori preoccupati di poter eseguire i contratti e sono in molti a vedere prezzi in ulteriore aumento.

Siero

Bollettini del siero in aumento in tutti e tre i Paesi che teniamo in considerazione. – Anche questa settimana in Italia bollettini nazionali dei formaggi relativamente stabili, con solo un aumento di € 0,05 a Verona delle voci del Grana Padano fuori sale e stagionato 10/12 mesi e del Provolone Valpadana. Quotazioni medie europee in aumento per il Cheddar che va a 3,32 €/kg, il Gouda a 3,76 €/kg e l’Edamer a 3,84 €/kg, ma ancora non raggiungono i prezzi di mercato reali sempre stabilmente sopra i 4,00 €/kg e in ulteriore aumento. L’Emmentaler scende a 4,95 €/kg.

NB: I prezzi pubblicati devono essere considerati solo indicativi di una tendenza di mercato, in quanto miscellanea non solo di prezzi effettivi di vendita, ma anche di prezzi di offerte e/o richieste rilevate sul mercato.

Flussi commerciali mondiali nel terzo trimestre 2021

Eucolait ha pubblicato l’ultimo suo report sui flussi commerciali mondiali. Il commercio mondiale è cresciuto del 3,3% nei primi nove mesi del 2021 rispetto allo stesso periodo del 2020, nonostante il significativo calo degli scambi UE-Regno Unito. Tuttavia, il terzo trimestre è stato piuttosto calmo a causa delle sfide nella filiera di approvvigionamento, i prezzi elevati e il calo della produzione. Gli scambi sono aumentati per tutti i principali prodotti lattiero-caseari ad eccezione del burro e del butteroil. Il formaggio è il segmento più dinamico, in quanto la crescita della domanda di importazione non si limita alla Cina o all’Asia, ma si sta verificando in tutto il mondo. La Cina è stata il motore della domanda mondiale del dairy, rappresentando una quota sempre crescente del commercio globale e compensando i cali di altri mercati, in particolare dei Paesi MENA. La maggior parte dei Paesi esportatori, in particolare Stati Uniti e Australia, ha registrato tassi di crescita elevati, mentre la performance della UE è stata modesta. Le esportazioni di latte in polvere della Turchia sono aumentate considerevolmente, portando il Paese tra i principali fornitori mondiali ai livelli dell’Uruguay. Le esportazioni della UE sono diminuite del 3,7% da inizio anno, in seguito al calo della produzione di latte e delle spedizioni verso il Regno Unito, ai prezzi elevati e alla domanda debole di alcuni mercati. I prodotti che hanno registrato un buon risultato sono stati formaggio, siero di latte e Fat-Filled Milk Powder (FFMP). Nel primo anno post-Brexit, il commercio UE-Regno Unito è stato debole in entrambe le direzioni, sebbene con enormi differenze tra i diversi prodotti.

Fonte: Assocaseari