Il valore dell’accrescimento medio giornaliero (ADG) per il futuro delle vitelle

Introduzione

L’accrescimento medio giornaliero (ADG) durante il periodo pre-svezzamento permette di misurare la salute generale dei vitelli. I vitelli che hanno un’alimentazione adeguata e non sono malati dovrebbero infatti aumentare di peso costantemente durante questo periodo. In definitiva, l’assunzione di nutrienti e la crescita durante il periodo pre-svezzamento possono influenzare la produzione di latte della bovina una volta adulta. Pertanto, gli allevatori possono monitorare l’ADG delle vitelle per identificare eventuali problemi nella gestione della somministrazione del latte, nelle malattie e nel trattamento, e come strumento di gestione per aiutare a selezionare le vitelle da destinare alla rimonta.

Il National Animal Health Monitoring System (NAHMS) del Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti (USDA) ha condotto uno studio, denominato Dairy 2014, che ha raccolto dati sulla salute dei bovini da latte e sulle pratiche di gestione negli allevamenti di 17 dei principali Stati produttori di latte della nazione. Questi Stati rappresentano cosa avviene nell’80,5% delle aziende lattiero-casearie statunitensi e nell’81,3% delle vacche da latte statunitensi nel 2014. In particolare, lo studio Dairy 2014 Calf Component includeva 104 allevamenti in 13 dei principali Stati produttori di latte della nazione. Uno degli obiettivi dello studio era valutare l’accrescimento medio giornaliero (ADG) nei vitelli prima dello svezzamento. In totale, sono stati considerati 1.410 vitelli di razza Holstein per determinare i fattori che influenzano l’ADG. L’altezza e il peso del vitello sono stati registrati a intervalli di 2 settimane e la dieta, l’insorgenza delle malattie e i trattamenti sono stati registrati durante tutto il periodo pre-svezzamento.

Nel Dairy 2014, l’ADG nei vitelli pre-svezzamento è calcolato con la seguente formula:

Vediamo ora nel dettaglio le considerazioni contenute nello studio, come sono riportate nel documento “Average Daily Gain in Preweaned Holstein Heifer Calves“, NAHMS Dairy 2014 – Study Calf Component Information Brief, pubblicato dall’USDA a novembre 2021.

L’importanza dell’accrescimento medio giornaliero

L’assunzione di nutrienti e la crescita durante il periodo prima dello svezzamento possono influenzare la produzione di latte della bovina una volta adulta. Inoltre, l’ADG può essere utilizzato per valutare la salute dei vitelli¹. In questo studio, l’ADG è stato influenzato da molti fattori, tra cui la salute, l’alimentazione, la stabulazione e i fattori ambientali.

I 1.410 vitelli valutati sono stati sottoposti a dieta liquida per una media di 64,7 giorni e avevano un ADG di 0,74 kg/giorno. Solo il 33,3 % dei vitelli aveva un ADG eccellente, ovvero > 0,82 kg/giorno, e il 31,4 % aveva un ADG scarso, ovvero < 0,64 kg/ giorno.

Influenza della nutrizione sull’accrescimento medio giornaliero

Secondo il National Research Council, il fabbisogno energetico per il mantenimento di un vitello con un peso di 45 kg in condizioni di termoneutralità è di 1,74 Mcal/gg². In condizioni di termoneutralità, i vitelli non devono spendere energia per mantenere la temperatura corporea costante³. Per soddisfare questi requisiti, un vitello richiede 2,5 L di latte intero o 3,0 L di sostituto del latte contenente il 20% di proteine ​​e il 20% di grassi⁴. Queste quantità, tuttavia, forniscono solo i nutrienti necessari per il mantenimento e non forniscono nutrienti per l’accrescimento.

In questo studio, i vitelli alimentati con sostituti del latte hanno avuto un tasso di accrescimento inferiore di 0,1 kg/giorno rispetto ai vitelli alimentati con latte intero. Spesso il contenuto nutrizionale del latte intero è superiore a quello dei succedanei del latte⁵, che inoltre contengono a volte livelli di grassi inferiori rispetto al latte intero⁴. Le proteine ​​della dieta sono considerate il nutriente che limita la crescita⁴. Diete liquide che contengono quasi il 25% di proteine sono considerate superiori a quelle con il 20% di proteine, quando vengono somministrate le stesse quantità. In questo studio, ogni 0,1 kg di proteine ​​somministrati al giorno ai vitelli sono stati convertiti in 0,02 kg/giorno di accrescimento, con un efficienza del 20%.

Anche il latte pastorizzato influenza l’ADG. I vitelli alimentati con latte pastorizzato hanno avuto un ADG superiore di 0,03 kg/giorno rispetto ai vitelli alimentati con latte non pastorizzato. I Direct-fed microbials (DFM), o probiotici, possono essere aggiunti alla dieta e sono progettati per migliorare il profilo microbico intestinale⁶. In questo studio, tuttavia, l’aggiunta di DFM non ha migliorato l’ADG nei vitelli alimentati con latte pastorizzato o non pastorizzato e ha comportato una diminuzione dell’ADG quando aggiunto al sostituto del latte. Questo potrebbe essere dovuto al fatto che gli animali a cui è stato somministrato un DFM potrebbero essere stati esposti a stress o malattie extra, che potrebbero aver contribuito alla decisione di somministrare un DFM. Sebbene la quantità e la qualità nutrizionale di una dieta liquida siano importanti per l’accrescimento, l’ADG è influenzato da fattori aggiuntivi oltre all’alimentazione. La somministrazione di un volume maggiore di latte o succedaneo del latte non equivale infatti necessariamente ad un ADG più elevato.

La salute e gli altri fattori che influenzano l’ADG

La presenza di una malattia è un fattore importante che influenza la crescita dei vitelli e durante il periodo pre-svezzamento può avere un impatto sui nutrienti disponibili in diversi modi. Ad esempio, il sistema immunitario utilizza i nutrienti per combattere i patogeni e le malattie possono influire sulla disponibilità dei nutrienti. I nutrienti possono essere persi a causa del malassorbimento quando i vitelli hanno la diarrea. Inoltre, l’insorgenza della malattia può ridurre l’assunzione di nutrienti a causa della diminuzione dell’appetito e dell’ingestione. Il miglioramento del piano nutrizionale dei vitelli generalmente aumenta l’ADG e può portare ad una maggiore resistenza alle malattie. Inoltre, l’adozione di pratiche per la prevenzione delle malattie, come assicurare un’adeguata immunità passiva e mantenere ambienti puliti per i vitelli, può anch’essa contribuire a ridurre l’insorgenza delle malattie⁷.

Come previsto, i vitelli senza eventi di malattia hanno guadagnato 0,07 kg/giorno in più rispetto ai vitelli con uno o più eventi patologici. Diarrea e polmonite sono state le malattie più comunemente riportate durante il periodo pre-svezzamento. Anche altri fattori hanno influenzato l’ADG. Ad esempio, i vitelli nati da un parto singolo sono cresciuti di più rispetto ai vitelli nati da un parto gemellare, probabilmente perché i vitelli gemelli hanno generalmente un peso alla nascita inferiore⁸. Anche il numero di parti della madre ha influenzato l’ADG, poiché i vitelli delle primipare avevano ADG inferiori rispetto ai vitelli delle vacche alla seconda e terza lattazione. Come nel caso dei vitelli gemelli, il minore ADG potrebbe essere dovuto, in parte, al minor peso alla nascita. Questo risultato è significativo, poiché altri studi hanno osservato pesi alla nascita più elevati di vacche multipare⁹. I campioni fecali dei vitelli sono stati testati anche per Cryptosporidium e Giardia. I vitelli risultati positivi per entrambi i microrganismi hanno avuto un tasso di accrescimento giornaliero inferiore di 0,03 kg/giorno rispetto ai vitelli risultati negativi.

Fattori ambientali che influenzano l’ADG

Anche il comfort del vitello influisce sull’ADG. I vitelli stabulati con lettiere di sabbia o senza lettiera hanno avuto un tasso di accrescimento giornaliero inferiore rispetto ai vitelli provvisti di lettiera di paglia o segatura. Anche altri studi hanno dimostrato che i vitelli hanno le performance migliori con lettiere di paglia o segatura^{10 11}. Questa scoperta è interessante, considerando che la sabbia non è l’ideale per i vitelli ma è il miglior tipo di lettiera per le bovine¹². Anche le temperature ambientali possono influenzare l’ADG. Ad esempio, lo stress da caldo nei vitelli è associato a un minor consumo di starter e ad un peso corporeo inferiore allo svezzamento¹³. L’accrescimento ponderale medio giornaliero tendeva infatti ad essere più elevato durante i periodi con temperature più fredde (<10°C).

Valutazione della crescita pre-svezzamento

Il monitoraggio della crescita dei vitelli è un modo eccellente per valutare la loro gestione e salute. Misurare l’altezza e il peso, piuttosto che la sola valutazione visiva, e confrontare i risultati con gli obiettivi dell’allevamento è importante per mantenere un allevamento produttivo. Lo studio ha misurato il peso e l’altezza del vitello a intervalli di circa 2 settimane utilizzando un nastro per misurare i pesi. Nella figura 4 è possibile visionare il grafico di crescita per tutti i vitelli inclusi nello studio.

Figura 4. Grafico di crescita pre-svezzamento per tutti i vitelli Holstein inclusi nello studio.

Le informazioni sull’accrescimento possono essere utilizzate per creare obiettivi di allevamento da monitorare in futuro. Nella tabella 1 sono forniti i pesi corporei raccomandati per i vitelli in diversi percentili, sulla base dei risultati dello studio. Questo grafico potrebbe essere utilizzato per stabilire delle linee guida relative all’ADG dei vitelli per monitorare la crescita della mandria.

Tabella 1. Dati sull’accrescimento prima dello svezzamento per tutti i vitelli Holstein.

Conclusioni

L’accrescimento medio giornaliero durante il periodo di pre-svezzamento è un indicatore importante della futura produzione di latte dell’animale. Pertanto, la futura produzione di latte può essere aumentata valutando e monitorando l’ADG nei vitelli prima dello svezzamento per garantire che questi raggiungano gli obiettivi prefissati in termini di aumento di peso. I vitelli dovrebbero guadagnare > 0,82 kg/giorno. Se non raggiungono questo livello, è possibile valutare e agire su più fattori nel tentativo di migliorare l’ADG.

Riferimenti

1. Soberon F, Van Amburgh ME. 2013. Lactation Biology Symposium: The effect of nutrient intake from milk or milk replacer of preweaned dairy calves on lactation milk yield as adults: a meta-analysis of current data. Journal of Animal Science 91 (2), 706–712.
2. National Research Council. 2001. Nutrient requirements of dairy cattle. 7th ed. rev. Accessed December 2016. Available at: https://www.nap.edu/download/9825
3. Penn State Extension. 2012. Minimizing calf stress in winter months. Accessed February 2017. Available at: http://extension.psu.edu/animals/dairy/news/2012/minimizing-calf-stress-in-winter-months
4. Drackley JK. 2008. Calf nutrition from birth to breeding. Veterinary Clinics of North America: Food Animal Practice 24 (1), 55–86.
5. BAMN. 2008. Feeding pasteurized milk to dairy calves. Accessed December 2016. Available at: https://www.aphis.usda.gov/animal_health/nahms/dairy/downloads/bamn/BAMN08_FeedPastMilk.pdf
6. BAMN. 2011. Direct-fed microbials (probiotics) in calf diets. Accessed December 2016. Available at: https://www.aphis.usda.gov/animal_health/nahms/dairy/downloads/bamn/BAMN11_Probiotics.pdf
7. LeBlanc SJ, Lissemore KD, Kelton DF, Duffield TF, Leslie KE. 2006. Major advances in disease prevention in dairy cattle. Journal of Dairy Science 89 (4), 1267–1279.
8. Hossein-Zadeh NG. 2010. The effect of twinning on milk yield, dystocia, calf birth weight and open days in Holstein dairy cows of Iran. Journal of animal physiology and animal nutrition (Berlin) 94 (6), 780–787
9. Linden TC, Bicalho RC, Nydam DV. 2009. Calf birth weight and its association with calf and cow survivability, disease incidence, reproductive performance, and milk production. Journal of Dairy Science 92 (6), 2580–2588.
10. Hill TM, Bateman HG, Aldrich JM, Schlotterbeck RL. 2011. Comparisons of housing, bedding, and cooling options for dairy calves. Journal of Dairy Science 94 (4), 2138–2146.
11. Worth GM, Schütz KE, Stewart M, Cave VM, Foster M, Sutherland MA. 2015. Dairy calves’ preference for rearing substrate. Applied Animal Behavior Science 168,1–9.
12. Lombard JE, Tucker CB, von Keyserlingk MAG, Kopral CA, Weary DM. 2010. Associations between cow hygiene, hock injuries, and free stall usage on US dairy farms. Journal of Dairy Science 93 (10), 4668–4676.
13. Broucek J, Kisac P, Uhrincat M. 2009. Effect of hot temperatures on the hematological parameters, health and performance of calves. International Journal of Biometeorology 53 (2), 201–208.
14. Penn State Extension. 2016. Monitoring Dairy Heifer Growth. Accessed February 2017. Available at: http://extension.psu.edu/animals/dairy/nutrition/heifers/monitoring-heifer-growth/monitoring-dairy-heifer-growth