Effetto del gelso da carta (Broussonetia papyrifera L.) su performance di crescita, performance immunologiche, carcassa e qualità della carne ovina.
Con la crescente richiesta di prodotti di origine animale nel mondo contemporaneo e con la scarsità di alimenti zootecnici proteici in molti paesi in via di sviluppo, tra cui la Cina, la domanda di foraggio di qualità e localmente disponibile è in crescita (Liu e Wang, 2008; Li et al., 2017). In questo contesto, è un imperativo cercare fonti di alimenti zootecnici non convenzionali di alta qualità.
In Cina, degli scienziati hanno studiato e coltivato un nuovo ibrido di Broussonetia papyrifera L. (gelso da carta) con un alto contenuto di proteine grezze (Shen e Peng, 2017), che potrebbe rappresentare un ottimo ingrediente di qualità da includere nella razione dei ruminanti. Gli steli e le foglie di questa pianta hanno un contenuto di proteine fino tra il 18 e il 22%, simile a quella dell’erba medica (20%; Peng et al., 2019) e contengono più di 40 flavonoidi e terpeni che ne determinano le proprietà antiossidanti, antinfiammatorie e antineoplastica (Ko et al., 1997; Feng et al., 2008).
In un recente studio (Ping Sheng et al., 2021) è stata determinata l’influenza di B. papyrifera sulle performance di crescita, qualità della carne, composizione della carcassa e caratteristiche immunitarie in arieti di razza Hu.
Sessanta arieti di razza Hu di circa 5 mesi di età sono stati divisi in 4 gruppi, ognuno con trattamento alimentare differente, con una supplementazione di 0%, 30%, 60% e 100% di B. papyrifera. Il gelso da carta era costituito dai seguenti valori medi: 318 g/kg di sostanza secca (ss), 195 g/kg ss di proteine grezze, 78,6 g/kg ss di estratto etereo, 117 g/kg ss di fibra grezza, 136 g/kg ss di ceneri e 5,80 g/kg ss di fosforo. Tutte le diete sono state mantenute a un rapporto di foraggio:concentrato di 60:40. Gli arieti, alimentati 2 volte al giorno ad libitum, sono stati allevati per un periodo di 60 giorni.
Discussione
La dieta con l’integrazione di B. papyrifera ha determinato un notevole miglioramento delle prestazioni di crescita degli arieti. L’esito dell’indagine ha indicato che il foraggio alternativo ha influenzato la crescita, incrementando il peso medio finale e l’incremento giornaliero rispetto al gruppo di controllo. Questo effetto potrebbe essere attribuito al più basso contenuto in fibre e al più alto contenuto proteico del gelso da carta (Peng et al., 2019). Infatti, il contenuto di fibre più basso e il contenuto proteico più elevato potrebbero aver causato un aumento della digeribilità proteica ed energetica della dieta, e di conseguenza aumentato la disponibilità di energia per l’animale.
La concentrazione di acidi grassi e la composizione sono degli aspetti importanti della qualità della carne dal punto di vista del consumatore e della salute pubblica (Yousefi et al., 2012), e sono correlati allo sviluppo e/o prevenzione delle malattie cardiovascolari. Gli acidi grassi che si riscontrano in maggiore quantità nella carne dei ruminanti sono: acido stearico, acido palmitico, acido oleico e acido linoleico (Park e Washington 1993; Wood et al., 2008). Il gruppo di ovini che ha ricevuto una supplementazione del 60% di B. papyrifera aveva un contenuto inferiore di acidi grassi saturi (SFA), un contenuto più elevato di mono (MUFA) e polinsaturi (PUFA), e un rapporto PUFA/SFA più elevato. Questo indica che aggiungendo una proporzione adeguata di B. papyrifera nelle diete si può modulare positivamente il profilo degli acidi grassi. Infatti, è ben noto che gli SFA incrementano i livelli di colesterolo LDL, aumentando il rischio di problemi cardiovascolari, mentre gli MUFA e PUFA riducono questo rischio (Wood e Enser, 2017).
Lo studio, inoltre, suggerisce che le diete integrate con B. papyrifera potrebbero potenzialmente indurre effetti positivi sui parametri biochimici sierici negli arieti. Le concentrazioni nel sangue di urea (BUN) e glucosio (GLU) sono comunemente considerate indicatori del metabolismo delle proteine e dei carboidrati negli animali, e quindi correlate alle performance di crescita (Zhou et al., 2015; Liu et al., 2018). BUN è considerato come prodotto di degradazione delle proteine in vivo (Zhou et al., 2015), mentre il livello sierico di GLU è il più comune indicatore per valutare il bilancio energetico (Wang et al., 2011). Inoltre, la fosfatasi alcalina (ALP) è l’enzima che contribuisce all’assorbimento di Ca e P, e alla sintesi proteica (Wang et al., 2011).
In questa indagine, i livelli di BUN, ALP e GLU erano significativamente migliorati dall’integrazione di B. papyrifera nella dieta. Questi effetti positivi sui parametri ematici possono in parte spiegare il miglioramento osservato sulle performance di crescita. Il sistema immunitario, che risulta essere complesso, controlla un gruppo di cellule con una funzione integrata essenziale per il mantenimento della salute (Si et al., 2018). In questo studio, gli arieti dei gruppi supplementati con il 60% e il 100% avevano livelli di IgA, IgM e IgG considerevolmente più alti rispetto a quelli del gruppo controllo. Questo potrebbe essere dovuto ai composti fenolici e ai flavonoidi presenti nel gelso da carta (Du et al., 2008; Kai et al., 2015).
Studi precedenti hanno dimostrato che i flavonoidi, classe predominante di metaboliti secondari vegetali con attività di potenziamento immunitarie (Middleton, 1998; Prosto et al., 2006; Zhao et al., 2011), possono aumentare l’attività della vitamina C e agire come antiossidanti, potenziando quindi le funzioni immunitarie (Acamovic e Brooker, 2005). Si et al. (2018) hanno anche osservato un aumento di IgA, IgG e IgM in vacche da latte alimentate con un insilato di B. papyrifera. Inoltre, l’aumentata capacità antiossidante totale nel sangue con l’aggiunta di B. papyrifera indicava ulteriormente un miglioramento dello stato antiossidante degli arieti.
Conclusioni
In conclusione, il gelso da carta potrebbe essere utilizzato come alimento zootecnico di alta qualità per ovini. Infatti, l’inclusione del 60% di B. papyrifera nella dieta degli arieti ha avuto un effetto positivo sulle performance di crescita, qualità della carne e prestazioni immunitarie, aumentando la concentrazione di MUFA e PUFA nella carne e un migliorando i livelli di IgG, IgA e IgM nel sangue.
La presente nota è una sintesi del seguente articolo scientifico, in cui è riportata tutta la letteratura citata: Ping Sheng, Li He, Shaoshi Ji, Jiangli Huang, Zhihong Zhang, Dongsheng Wang, Jianping Liu & Huaqi Zhang (2021). Effect of Broussonetia papyrifera L. (paper mulberry) on growth performance, carcase traits, meat quality and immune performance in Hu ram lambs, Italian Journal of Animal Science, 20:1, 691-697, DOI: 10.1080/1828051X.2021.1904795
Autore
Fabrizio Mangano, sotto la supervisione del “Gruppo Editoriale ASPA”: Giuseppe Conte, Alberto Stanislao Atzori, Fabio Correddu, Antonio Gallo, Antonio Natalello, Sara Pegolo, Manuel Scerra.
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