Oggetto: L’impatto dell’aggressione russa e bielorussa in Ucraina sulla sicurezza alimentare e la stabilità del settore agricolo dell’UE

Interrogazione con richiesta di risposta scritta P-000865/2022 alla Commissione
Articolo 138 del Regolamento
Krzysztof Jurgiel (ECR)

La Russia e l’Ucraina rappresentano oltre il 30% del mercato mondiale del grano e dell’orzo, il 17% del mercato del mais e oltre il 50% del mercato dell’olio di girasole. L’aggressione russa e bielorussa in corso in Ucraina ha bloccato i porti e le rotte commerciali sul Mar Nero e, di conseguenza, le esportazioni ucraine si sono arrestate. Anche la semina primaverile di quest’anno è stata messa a rischio.

Alla luce di quanto sopra:

  1. Sta la Commissione monitorando il potenziale aumento dei prezzi dei cereali e dei semi oleosi sui mercati dell’UE?
  2. Prevede la Commissione misure di protezione o interventi sul mercato, ad esempio sulla base dell’Articolo 219 del regolamento relativo all’organizzazione comune dei mercati agricoli?
  3. Tale situazione potrebbe costituire una grave minaccia a lungo termine per la sicurezza alimentare nell’UE?

Risposta data dal Sig. Wojciechowski a nome della Commissione (30 marzo 2022)

La Commissione sta monitorando i prezzi su base giornaliera e può confermare che da diversi mesi i prezzi dei cereali sono in continuo aumento, nell’UE e a livello globale. Questo aumento è esacerbato dalla guerra in Ucraina. Dal suo inizio, i prezzi dei cereali sono aumentati di circa il 25-30%, e i semi oleosi hanno seguito una tendenza simile, in particolare i semi di girasole.

La Commissione sta adottando due misure di sostegno del mercato per affrontare i problemi dei mercati agroalimentari, aggravati in modo significativo dalla guerra in Ucraina. Una misura introduce aiuti all’ammasso privato per il settore delle carni suine, che ha subito un’impennata dei prezzi dei fattori di produzione e un periodo di prezzi di produzione bassi. L’altra misura prevede un aiuto eccezionale per l’adeguamento dei produttori dei settori agricoli più colpiti dagli aumenti dei costi e dalle perturbazioni commerciali che emergono a causa dell’invasione russa dell’Ucraina. Inoltre, la Commissione sta adottando un atto di esecuzione che consente agli Stati membri di derogare a taluni obblighi in materia di greening, in particolare consentendo la produzione di colture proteiche su terreni incolti che fanno parte delle zone di interesse ecologico nel 2022.

Data la posizione netta dell’UE in materia di esportazioni di prodotti agricoli, la competitività del settore agroalimentare dell’UE e la presenza di un’importante industria dei fertilizzanti nell’UE, è improbabile che l’attuale situazione possa causare rischi significativi per la sicurezza alimentare nell’UE. Tali questioni sono state discusse durante le prime due riunioni del meccanismo europeo di preparazione e risposta alla crisi alimentare (EFSCM). La comunicazione sulla sicurezza alimentare1 riconosce che i recenti eventi riconfermano la necessità di creare un sistema alimentare sostenibile e resiliente in Europa, come stabilito nella strategia Farm to Fork della Commissione.

1) https://ec.europa.eu/info/sites/default/files/food-farming-fisheries/key_policies/documents/safeguarding-foodsecurity-reinforcing-resilience-food-systems.pdf.

 

Fonte: Parlamento europeo