Il settore ovino da latte in Sardegna produce circa 300 milioni di litri/anno di latte, contribuendo al 12% del latte ovino europeo. Il latte è prodotto da 10.000 aziende attive che allevano circa 3 milioni di capi ovini in sistemi agricoli eterogenei (da quelli che allevano in sistemi pastorali tradizionali e multifunzionali a quelli altamente specializzati e intensivi). Quasi tutto il latte consegnato è trasformato in pecorino che genera un valore aggiunto di più di 320 M€/anno. Questo include il Pecorino Romano DOP, in cui è trasformato il 60% del latte regionale e che guida il commercio mondiale di formaggi ovini.
Il settore ovino lattiero-caseario sardo, inoltre, emette circa 1.600 kt di CO2eq/anno, che ammonta al 60% delle emissioni regionali di GHG regionali derivanti dall’allevamento, il che rende necessari piani di mitigazione a livello di regione. In questo contesto il progetto SheepToShip LIFE, all’interno del programma EU-LIFE Climate Change Action 2014-2020, ha rappresentato un laboratorio territoriale per studiare piani di mitigazione delle emissioni di GHG nel settore lattiero-caseario ovino. In particolare, uno studio pubblicato recentemente dal gruppo di lavoro Sheep to Ship LIFE descrive le fasi metodologiche seguite dal progetto e presenta i principali risultati in una prospettiva sistemica nel quadro degli obiettivi di sviluppo sostenibile (Sustainable Development Goals o SDGs) della Agenda 2030 delle Nazioni Unite.
Uno scopo specifico dello studio è stato quello di identificare le interconnessioni tra obiettivi ambientali, sociali ed economici nel sistema ovino della Sardegna. Sono state identificate 4 fasi applicative:
- Uno studio LCA basato su 20 aziende agricole ha definito il profilo ambientale e le pratiche di mitigazione rilevanti per i sistemi di allevamento ovino più comuni in diverse zone pedoclimatiche.
- Una serie di buone pratiche zootecniche sono state implementate in aziende dimostrative per definire e quantificare il potenziale di riduzione delle emissioni ottenibile nelle aziende con azioni di mitigazione. Sono stati analizzati, con tecniche di life cycle thinking, gli impatti ambientali e socio-economici delle tecniche di mitigazione implementate al fine di quantificare la convenienza economica e il beneficio ambientale delle stesse. Tra queste, le pratiche chiave della mitigazione sono state identificate nel miglioramento della produzione e di foraggi aziendali, compresa la gestione dei pascoli e dei piani di coltivazione, nelle tecniche di fienagione per la raccolta foraggi di alta qualità, nel miglioramento dell’efficienza produttiva attraverso un’efficace gestione della alimentazione e della riproduzione oltre alla riduzione dei consumi energetici.
- Riunioni e focus group sono stati quindi organizzati con tecnici e allevatori per discutere le reazioni dei principali stakeholder, l’accettabilità e l’applicabilità delle possibili strategie di mitigazione in vari territori.
- In seguito, le informazioni raccolte sono state utilizzate per la costruzione diagrammi causali seguendo approcci di System Thinking e System Dynamics per riassumere i risultati del progetto e proporre azioni di mitigazione a livello territoriale e per esplorare le implicazioni tecniche e politiche a livello regionale (Figura 1). Il lavoro ha cosi riassunto i passi che sono stati seguiti per preparare un piano territoriale di azione ambientale per la mitigazione dei gas serra nella filiera lattiero-casearia ovina sarda e lo stesso è stato presentato alla Regione Sardegna.
I diagrammi causali di sintesi hanno rivelato che azioni sostenibili per il settore lattiero-caseario sardo potrebbero essere attivate con un’enfasi specifica sull’efficienza produttiva degli allevamenti da latte, e sul mantenimento dei servizi ecosistemici, insieme a profondi investimenti strutturali per lo sviluppo delle capacità degli stakeholder di garantire l’efficacia dei piani di mitigazione. In particolare, in linea con i diversi SDGs, si suggerisce una serie di interventi pubblici di forte interazione tra stakeholder (SDG#17) per stimolare le eco-innovazioni agricole (SDG#9 e #8) così come l’educazione e la formazione di tecnici e allevatori (SDG#4), promuovendo produzioni più efficienti (SDG#12) e di alimenti di origine animale di alta qualità (SDG#2). Gli effetti benefici avrebbero come conseguenza indiretta la mitigazione del cambiamento climatico (SDG#13), e il potenziamento dei servizi servizi ecosistemici agricoli (SDG#15) in particolare sulla regolazione delle risorse naturali tra cui quella idrica (SDG#6).
Questo efficace modello metodologico può essere applicato ed esteso ad altre regioni con caratteristiche e sfide di sostenibilità simili. Questa prospettiva di sistema potrebbe permettere la transizione del settore dei piccoli ruminanti verso una società più sostenibile basata sulla bioeconomia del territorio. Sono da esplorare opportune strutture di governance per promuovere in maniera efficace l’adozione delle ecoinnovazioni e delle buone pratiche di mitigazione in larga scala territoriale. È inoltre fondamentale collegare gli SDGs agli obiettivi del settore produttivo in modo che la priorità dello sviluppo rurale sia coerente con la capacità di produzione sostenibile da indentificare nella duplice strada dell’aumento della produttività del settore a garanzia della redditività delle aziende e nel potenziamento dei servizi ecosistemici delle aziende per le risorse naturali della Sardegna.
Figura 1 – Diagramma causale che sintetizza possibili azioni di un piano ambientale per il settore ovino della Sardegna mirato alla riduzione delle emissioni di gas serra nel mantenimento della produzione di latte regionale. In particolare si sottolinea come l’adozione di buone pratiche agro-zootenciche e di adeguate politiche pubbliche di settore possano avere benefici ambientali in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile della agenda 2030 delle Nazioni Unite (SDGs).
La presente nota è una sintesi del lavoro scientifico pubblicato da Atzori, A.S., Bayer L., Molle G., Franca A.. Vannini M., Cocco G., Usai D., Duce P., Vagnoni E. 2022. Sustainability in the Sardinian sheep sector: A systems perspective, from good practices to policy. sulla rivista Integrated Environmental Assessment and Management
Autori
Giuseppe Conte, Alberto Stanislao Atzori, Fabio Correddu, Antonio Gallo, Antonio Natalello, Sara Pegolo, Manuel Scerra – Gruppo editroriale ASPA
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