Il bicarbonato di sodio Solvay per il trattamento dell’acidosi nel digestore anaerobico.
Sempre più allevamenti hanno costruito un impianto BIOGAS per sfruttare il potenziale energetico dei propri reflui zootecnici. E’ necessario adottare tutte le soluzioni possibili per far sì che tali impianti abbiano la redditività attesa e possano realmente contribuire ad incrementare i guadagni. Fondamentale è sfruttare al meglio le materie prime introdotte, visto che una parte consistente di queste viene talvolta acquistata sul mercato. Un importante supporto è l’utilizzo degli additivi in grado di permettere di “sfruttare” al meglio il potenziale metanigeno delle materie prime introdotte.
Il gruppo chimico multinazionale belga Solvay, leader mondiale del Bicarbonato di Sodio, propone l’utilizzo del BICAR® Z per migliorare ed ottimizzare il funzionamento e la produttività degli impianti di Biogas.
L’acidosi e il biogas
L’acidosi può colpire anche un digestore anaerobico?
Sì! Le cause più tipiche possono essere:
- sovra-alimentazione (soprattutto con insilati),
- fluttuazioni di temperatura,
- mancanza di micronutrienti,
- presenza di sostanze inibitrici dei microorganismi.
Spesso, infatti, per aumentare la redditività, si richiedono agli impianti alte prestazioni produttive, alimentandoli con sostanze ad alto contenuto di energia, quali gli insilati, come quello di mais che è il più utilizzato. Gli insilati, però, una volta introdotti nel digestore, possono, se non gestiti correttamente, portare più facilmente ad un eccesso di sostanze acide che condizionano la produzione di metano e causare l’acidosi del digestore.
L’acidosi del digestore è analoga a quella del rumine?
Sì, il BICAR® Z risolve velocemente il problema dell’eccessiva acidità nel digestore, visto che il digestore anaerobico può essere considerato come il rumine dei bovini.
Quali sono i sintomi più comuni nei digestori anearobici?
Un iniziale calo di produzione di biogas, spesso in coincidenza con un innalzamento del FOS (acidi organici volatili) e un abbassamento del TAC (Carbonati inorganici totali), che può arrivare fino ad una conclamata e pericolosissima acidosi del sistema con calo del pH.
Come abbiamo capito che il BICAR® Z poteva essere una soluzione utile per gli impianti di BIOGAS?
La grande analogia tra il processo digestivo del rumine e il funzionamento degli impianti di biogas ha portato Solvay ad investigare alcuni anni fa, sull’effetto del bicarbonato di sodio nella digestione anaerobica di questi ultimi.
Via alla sperimentazione!
In collaborazione con l’Università di Rostock in Germania (paese con la più ampia diffusione degli impianti di Biogas in Europa), Solvay ha realizzato uno studio della durata di ben tre anni, per rispondere in maniera esaustiva a questa domanda.
Per misurare l’efficacia del BICAR® Z nei digestori Biogas, sono stati effettuati test su particolari reattori di laboratorio in condizioni diverse:
- in condizioni critiche di emergenza (acidosi già conclamata),
- in condizioni di potenziale pericolo (alcuni parametri di processo non ben regolati),
- in condizioni di normale funzionamento.
Le prove sono state effettuate tenendo a riferimento delle unità di controllo a regime.
Ecco cosa accade oggi sugli impianti di biogas
Già da diversi anni il BICAR® Z è utilizzato nel mercato tedesco, e più recentemente anche in Italia, in diversi momenti di vita degli impianti come:
- TRATTAMENTO di EMERGENZA in una singola aggiunta contro L’ACIDOSI CONCLAMATA DEL DIGESTORE E IL COLLASSO DEL SISTEMA: su digestori che avevano subito un forte abbassamento di pH finendo in acidosi; il BICAR® Z ha riportato il pH ed il rapporto FOS/TAC ai giusti valori grazie al suo apporto alcalino.
- TRATTAMENTO PREVENTIVO con applicazione periodica su digestori che presentavano parametri di processo non ottimali a causa di sovralimentazione (temporaneo eccessivo apporto di nutrienti), o a causa di forti variazioni di qualità dei substrati; anche in questi casi il BICAR® Z ha stabilizzato il processo, grazie al suo potere tampone, prevenendo o riequilibrando situazioni anomale nei parametri di conduzione.
- DOSAGGIO CONTINUO come MIGLIORATORE DELLE PERFORMANCE: aggiunto anche su digestori in marcia regolare, il BICAR® Z ha permesso di ottimizzare il processo e di migliorare la resa dell’impianto, producendo più biogas a parità di biomassa alimentata, generando biogas più ricco in metano e consentendo di “spingere” maggiormente l’impianto ove possibile.
Il BICAR® Z è quindi una ideale soluzione per gli impianti di Biogas:
Come PREVENZIONE
- Migliora il controllo del pH e dei parametri tipici di gestione (FOS-TAC)
- Evita l’acidosi del digestore tamponando l’eccesso di acidi fermentati
- Evita le eventuali crisi dei digestori sottoposti a stress per sovraccarichi temporanei o a cambi improvvisi di alimentazione
- Aumenta il potere tampone globale
- Non forma residui e incrostazioni indesiderati
Come OTTIMIZZAZIONE
- Migliora la resa dell’impianto
- Migliora la qualità del biogas
- Riduce il tenore di Idrogeno Solforato (H2S) nel Biogas prodotto
- Riduce la formazione di schiume durante il processo
Autori
Luca Pelagatti (Technical Marketing) e Alberto Galasco (Business Development) – Solvay Chimica Italia e Soda Ash & Derivatives
Contatti
Carlo Dei Cas (Mkt & Sales) – Albitalia srl (carlo.deicas@albitalia.com)
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