Regione Calabria: 2 milioni alle aziende zootecniche per ridurre le emissioni di ammoniaca e di altri inquinanti atmosferici.
Ridurre le emissioni di ammoniaca prodotte dalle aziende zootecniche regionali è lo scopo dell’avviso pubblico (già disponibile sul portale istituzionale www.calabriapsr.it) con il quale si aprono i termini per la presentazione delle domande di sostegno relative alla misura 10, intervento 10.01.10 “Tecniche di utilizzazione degli effluenti zootecnici per la riduzione delle emissioni di ammoniaca”, del Psr Calabria 2014/2020, valide per l’annualità 2022. “Questa tipologia di azioni, promosse per la prima volta dalla Regione Calabria – dice l’assessore regionale all’Agricoltura, Gianluca Gallo – è pensata per imprenditori agricoli impegnati in allevamenti zootecnici e riveste un’importanza fondamentale, in quanto si prefigge l’abbattimento delle emissioni di inquinanti atmosferici, tra cui l’ammoniaca. L’intervento riguarda infatti l’adozione di tecniche agronomiche sostenibili per la distribuzione in campo di effluenti zootecnici non palabili di origine aziendale, ossia per la distribuzione degli effluenti con macchine specializzate che interrano direttamente gli effluenti e chiudono il solco”. Le domande di aiuto dovranno essere presentate attraverso il portale Sian. La dotazione finanziaria stabilita per il bando ammonta a 2 milioni di euro. L’importo del premio è pari a 300 euro ad ettaro: il 100% del premio ai detentori di superfici fino a trenta ettari, il 90% per possessori di superfici comprese tra i trenta e i cento ettari; l’80% per aziende con estensione superiore a cento ettari. L’amministrazione regionale si riserva la facoltà di subordinare i pagamenti ad eventuali riduzioni dei premi, qualora l’effettiva dotazione finanziaria complessiva, comprensiva di eventuali economie rinvenienti dalle precedenti annualità, non sia sufficiente per la copertura di tutte le domande ammissibili. Tutti gli approfondimenti cliccando qui.
Regione Abruzzo: 2,1 milioni per sviluppo aree rurali, sostegno a servizi ricreativi, culturali e turistici.
Un avviso pubblico relativo all’intervento 7.4.1 “Investimenti nella creazione, miglioramento o espansione di servizi di base locali per la popolazione rurale”, previsto nel Programma di Sviluppo Rurale (PSR) 2014-2022 è stato pubblicato nei giorni scorsi sul sito della Regione Abruzzo in seguito alla determinazione del Dipartimento Agricoltura. La dotazione finanziaria è di 2,1 milioni di euro, la scadenza dei termini è fissata per il prossimo 30 settembre e la domanda va presentata a partire dalla data di effettiva apertura sul Sistema Informativo agricolo nazionale (SIAN) delle funzioni di compilazione e trasmissione telematica, data che sarà resa nota mediante Avviso pubblicato sul sito www.regione.abruzzo.it/agricoltura . I destinatari dell’Avviso sono gli Enti pubblici (singoli o associati), le Fondazioni che non svolgano attività economiche, cooperative sociali ed associazioni senza fini di lucro. Il Bando è applicabile su tutto il territorio della Regione Abruzzo, nelle aree C “Aree rurali intermedie” e D “Aree rurali con problemi di sviluppo” come individuate nella “Zonizzazione 2020” del PSR 2014-2022. La Sottomisura 7.4 è finalizzata al “Sostegno a investimenti finalizzati all’introduzione, al miglioramento o all’espansione di servizi di base a livello locale per la popolazione rurale, comprese le attività culturali e ricreative e della relativa infrastruttura”. Il sostegno e lo sviluppo delle aree rurali, una realtà nel nostro Abruzzo, con il miglioramento e il potenziamento dei servizi per la popolazione anche nell’ambito ricreativo, culturale e anche turistico, è destinato a rafforzare e supportare la qualità della vita e l’attrattività del comparto agricolo e quindi dei suoi addetti e delle aziende. Questa misura quindi assume una rilevanza ancora più importante se si considera il territorio abruzzese e la incidenza dell’agricoltura a livello sociale ed economico. Nello specifico prevede interventi finalizzati alla realizzazione di: centri logistici multifunzionali per l’erogazione di servizi nelle aree rurali; strutture per il welfare rivolte all’infanzia, alla terza età, al sostegno della popolazione con handicap, delle fasce deboli o temporaneamente in difficoltà; strutture e servizi culturali (musei, biblioteche, mediateche, centri polivalenti); strutture e servizi per il tempo libero e lo sport. L’intervento 7.4.1 del PSR 2014-2022 contribuisce prioritariamente al perseguimento degli obiettivi relativi al Focus Area 6B, “Stimolare lo sviluppo locale nelle zone rurali”, e risponde, in particolare, ai seguenti fabbisogni: “Accrescere la capacità dei territori di proporre un’offerta turistica integrata”; “Incrementare la qualità della vita nelle aree rurali, l’attrattività dei territori rurali e i servizi per fronteggiare i mutamenti demografici”. Per tutti gli approfondimenti cliccare qui.
Regione Lombardia: 1,5 milioni per progetti di filiera corta.
Regione Lombardia ha stanziato, nell’ambito del Programma di sviluppo rurale, 1,5 milioni di euro per finanziare 8 progetti (19 beneficiari) di filiera corta. Il decreto è stato pubblicato oggi sul Bollettino ufficiale. Per filiera corta si intende un’aggregazione di imprese agricole che si organizza per vendere direttamente i propri prodotti o che si affida a un unico intermediario per raggiungere il consumatore finale. “Promuovere questi progetti – ha spiegato l’assessore regionale all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi – significa accorciare la distanza, anche fisica, tra produttore e consumatore, ridurre gli spostamenti in un’ottica di sostenibilità ambientale e offrire alle aziende agricole ulteriori strumenti per farsi conoscere”. Scopo del bando era anche promuovere gli accordi di partnership tra imprese agricole per ridurre le fasi di intermediazione commerciale, migliorando la competitività delle aziende della filiera agroalimentare con un collegamento diretto verso il consumatore finale. I progetti finanziati – Sono stati finanziati progetti volti a ridurre la distanza geografica percorsa dai prodotti agroalimentari e migliorare la sostenibilità ambientale, la sicurezza, la qualità, oltre a promuovere le produzioni locali. Tra gli obiettivi anche quello di orientare le imprese alla domanda del mercato, sviluppando modalità di vendita diretta nuove e diversificate, con lo scopo di aumentare le potenzialità di vendita.
Secondo l’assessore lombardo, le sfide dei prossimi anni per l’agroalimentare sono legate alla sostenibilità ambientale e alla sicurezza alimentare che i produttori sanno garantire. Occorre comunicare sempre di più i risultati raggiunti e i progetti per migliorare ulteriormente. I consumatori in ottica futura saranno sempre più attenti a questi aspetti e Regione Lombardia vuole accompagnare le imprese agricole in questa fase di transizione.
I fondi PSR stanziati, suddivisi per provincia: Brescia 378.347,08 euro; Cremona 90.139,37; Mantova 227.776,58 euro; Milano 81.646,8 euro; Pavia 459.839,65 euro; Sondrio 198379,38 euro.
Clicca qui per scaricare il Comunicato stampa Giunta regionale Lombardia.
Regione Liguria: approvato il bando che destina 3 milioni di euro per attività agrituristiche e di agricoltura sociale.
Approvato dalla giunta regionale, su proposta del vice presidente con delega all’Agricoltura, il bando da 3 milioni di euro per le domande di sostegno e pagamento a valere sulla misura 6.4 del vigente Programma di Sviluppo Rurale, dedicata agli “Investimenti nella creazione e nello sviluppo di attività extra-agricole”. “Un’apertura importante per le aziende agricole – spiega il vice presidente – che sostiene la diversificazione delle attività, gli agriturismi, le fattorie didattiche e gli interventi di agricoltura sociale. L’obiettivo è quello di sostenere la redditività delle aziende e rinsaldare l’occupazione del comparto. Nel dettaglio 2.7 milioni sono destinati alle attività agrituristiche, a supporto di un settore messo a dura prova dalla pandemia, e 300 mila sono destinate all’agricoltura sociale, in aggiunta alle misure aperte precedentemente”. Le domande potranno essere presentate a partire dalle ore 12 del 25 maggio sino alle ore 12 del 25 luglio; tra i criteri di selezione si ricordano gli investimenti che creano nuovi posti di lavoro, l’età del beneficiario con maggiore punteggio per gli under 25, gli investimenti in aree svantaggiate, il rapporto tra costi e benefici e la creazione di nuove attività extra-agricole all’interno delle aziende in aggiunta a quelle già esistenti. Il contributo può arrivare fino a 200 mila euro per beneficiario ed è pari al 50% della spesa ammessa. Tra gli investimenti ammissibili rientrano gli adeguamenti edilizi di beni immobili, l’acquisto o leasing di nuovi macchinari o attrezzature, la realizzazione di laboratori o percorsi didattici e l’acquisto di programmi informatici. Cliccare qui per ulteriori informazioni.
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