Come è noto, in questi mesi si sta svolgendo l’iter per la definizione dei decreti attuativi del Regolamento (UE) 2016/429 che prevede la valutazione degli schemi elaborati da parte di Camera e Senato. In particolare gli atti in attesa di parere sono tre e riguardano:

  1. “Schema di decreto legislativo recante disposizioni in materia di sistema di identificazione e registrazione degli operatori, degli stabilimenti e degli animali per l’adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) 2016/429”: documento che detta disposizioni in materia di riorganizzazione del sistema di identificazione e registrazione, denominato “sistema I&R”, in attuazione della parte IV “Registrazione, riconoscimento, tracciabilità e movimenti” del regolamento (UE) 2016/429, nonché misure supplementari rispetto a quelle stabilite dal regolamento, in conformità a quanto disposto dall’articolo 269, paragrafo 1, lettere d) ed e), del regolamento. (discusso con Atto 381 – Camera dei Deputati e Senato).
  2. “Schema di decreto legislativo recante attuazione dell’articolo 14 comma 2, lettere a), b), e), f), h), i), l), n), o) e p), della legge 22 aprile 2021, n. 53, per adeguare e raccordare la normativa nazionale in materia di prevenzione e controllo delle malattie animali che sono trasmissibili agli animali o all’uomo, alle disposizioni del regolamento (UE) 2016/429”: emanato in attuazione dell’articolo 14 della legge 22 aprile 2021, n. 53, per raccordare e adeguare la normativa nazionale in materia di prevenzione e controllo delle malattie animali che sono trasmissibili agli animali o all’uomo, alle prescrizioni del regolamento (UE) 2016/429 del Parlamento europeo e del Consiglio del 9 marzo 2016. (discusso con Atto 382 – Camera dei Deputati).
  3. “Schema di decreto legislativo recante disposizioni di attuazione del regolamento (UE) 2016/429 in materia di commercio, importazione, conservazione di animali della fauna selvatica ed esotica e formazione per operatori e professionisti degli animali, anche al fine di ridurre il rischio di focolai di zoonosi, nonché l’introduzione di norme penali volte a punire il commercio illegale di specie protette”: che detta disposizioni in materia di commercio, importazione, conservazione di animali della fauna selvatica ed esotica e di formazione per operatori e professionisti degli animali, anche al fine di ridurre il rischio di focolai di zoonosi e introduce norme penali volte a punire il commercio illegale di specie protette. (Atto 383 – Camera dei Deputati).

In attesa che la situazione legislativa si delinei definitivamente, è stato però pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 7 giugno 2022 il protocollo operativo per gestire le movimentazioni di capi tra territori con differente status sanitario e per la prevenzione della diffusione di alcune malattie infettive, secondo quanto previsto dalle disposizioni di sanità animale applicabili all’Italia.

In particolare nell’allegato A vengono forniti tutti i dettagli inerenti le  movimentazioni sul  territorio  nazionale  di  animali  da  territori  non   indenni (province, regioni)  per  infezioni  da  Brucella  abortus,  Brucella melitensis, Brucella suis, da  complesso  Mycobacterium  tuberculosis (Mycobacterium  bovis,  Mycobacterium  tuberculosis  e  Mycobacteriumcaprae) ovvero MTBC e da leucosi bovina  enzootica,  verso  territori indenni (province, regioni), ad  esclusione  dei  casi  di  invio  al macello. Ricordiamo che i criteri per il riconoscimento, il mantenimento, la sospensione, il ritiro ed il ripristino dello status di indenne  da  malattia  per territori  e  stabilimenti  sono  stabiliti  dal   Regolamento   (UE) 2020/689.

Il servizio veterinario locale  territorialmente  competente è tenuto a predisporre in BDN un elenco di stabilimenti autorizzati a  movimentare  verso allevamenti da ingrasso, transumanza e centri genetici, entro 90 giorni dall’entrata in vigore del presente accordo per l’anno in corso, mentre dall’anno prossimo entro il 31 gennaio di ogni anno.

Gli stabilimenti possono essere inseriti in elenco solo se rispettano determinati prerequisiti indicati e verranno contraddistinti con apposita dicitura in “Vetinfo”.

Prima della movimentazione verso allevamenti da ingrasso in zone indenni è necessario eseguire i controlli specifici elencati, e si stabilisce l’operatività a seconda dell’esito delle analisi svolte. Poiché gli  Istituti  zooprofilattici  sperimentali  saranno  in grado di effettuare tutti i test richiesti sarà necessario prevedere un periodo congruo di transizione.

Vengono poi fornite le indicazioni relative a transumanza, pascolo e monticazione, ribadendo che anche in tal caso è necessario che lo stabilimento sia autorizzato e che il servizio veterinario rilasci un nulla osta a procedere. La   transumanza   è   autorizzata    soltanto    per    pascoli geo-referenziati.  E’  vietato  l’utilizzo promiscuo  degli   stessi pascoli per animali provenienti da territori, non indenni con  quelli provenienti da territori indenni. Inoltre i proprietari di animali provenienti  sia da territorio  indenne che non indenne che vogliano movimentare i capi per pascolo in territori con diverso status sanitario, deve assicurare la recinzione/delimitazione del pascolo di destino;  i pascoli  in  cluster  di  infezione  devono  essere  sempre recitanti/delimitati. Viene specificato che da e per i territori (province) non  indenni  la cui prevalenza supera il 2% o nei territori indenni  con  cluster  di infezione,  lo  spostamento  extraregionale  per  transumanza  e  per pascolo non potrà essere consentito dato l’alto livello  di  rischio di diffusione delle suddette  malattie  (in  BDN  sara’  presente  un blocco). Per  territori  indenni  con  cluster  di  infezione  si  fa riferimento a territori in cui ha sede lo  stabilimento  di  partenza con focolaio aperto al momento dello spostamento.

costi  dei  controlli  comprensivi  delle   analisi   per   la transumanza, per le movimentazioni verso gli stabilimenti da ingrasso e  per  quelle  verso  e  dai   centri   genetici   sono   a   carico dell’allevatore.

Fonte: Gazzetta Ufficiale Repubblica Italiana