Regione Veneto: nuova legge regionale sul fotovoltaico. Assessore Corazzari, “Sì alle rinnovabili nelle aree degradate e ascolto alle istanze del mondo agricolo in ottica di partecipazione”
Era importante dettare delle regole per garantire la maggiore tutela possibile dei nostri terreni agricoli ben consapevoli di come occorra contemperare la salvaguardia del suolo e delle produzioni agricole ed alimentari, con la giusta necessità di implementare l’utilizzo di energia rinnovabile. Infatti, anche la drammatica situazione internazionale, mai come oggi, ci impone la salvaguardia del terreno agricolo, e di conseguenza delle produzioni di cibo”. Con queste parole interviene l’Assessore regionale alla Pianificazione territoriale e urbanistica Cristiano Corazzari commentando l’approvazione di ieri in Consiglio regionale della nuova legge che disciplina la realizzazione di impianti fotovoltaici con moduli ubicati a terra limitando l’utilizzo di suolo agricolo.
“Si tratta di una norma equilibrata, di buon senso, attenta dal punto di vista giuridico anche tenendo in considerazione eventuali impugnazioni e dunque coerente con il quadro normativo nazionale ed europeo – prosegue Corazzari – È una norma che rispetta il principio di sussidiarietà e introduce il concetto di partecipazione nel processo decisionale per la posa degli impianti fotovoltaici per gli enti territoriali, cioè di Province e Comuni”
“Questa legge pone inoltre come obiettivo il contrasto ai fenomeni speculativi in materia di energia rinnovabile, con i relativi impatti dal punto di vista paesaggistico e ambientale. Auspichiamo che l’equilibrio di questa norma sia di riferimento anche per la normativa nazionale in itinere, un aspetto questo che oggi ci preoccupa molto – conclude Corazzari – Il messaggio che emerge con l’approvazione di questa legge regionale è un sì al fotovoltaico e quindi un sì alle rinnovabili, sui capannoni, sui tetti, nelle aree degradate e in aree produttive. Abbiamo voluto dare anche un ruolo centrale al mondo agricolo di cui abbiamo cercato di ascoltare, ove possibile, le istanze”.
Regione Basilicata: imprese agricole, approvato bando produzione energia da fonti alternative
Diversificare l’attività dell’imprenditore agricolo attraverso la produzione e la vendita di energia da fonti alternative: è l’obiettivo del bando approvato oggi in Giunta, su proposta dell’assessore per le Politiche Agricole, Forestali ed Alimentari Francesco Cupparo, che attua la Sottomisura 6.4.3 “Sostegno per la realizzazione di impianti di energia da fonti rinnovabili” del PSR Basilicata 2014-2022. La dotazione finanziaria complessiva ammonta a 4 milioni di euro. Il sostegno sarà concesso sotto forma di contributo in conto capitale, con intensità di aiuto sino al 50% del costo dell’investimento totale ed un massimale di 100 mila euro per beneficiario. Il contributo è erogato secondo la regola del “de minimis3” (ai sensi del Reg. (UE) n. 1407/2013 e ss.mm.ii).
“Lo scopo centrale dell’operazione – evidenzia l’assessore Cupparo – è quello di favorire l’autoapprovvigionamento energetico dell’impresa agricola, in modo da renderla meno dipendente dai fornitori di energia, soprattutto in una fase complicata per l’incremento dei costi della bolletta. Vogliamo inoltre offrire un’opportunità alla diversificazione dell’attività dell’imprenditore agricolo attraverso la produzione e anche la vendita di energia da fonti alternative. Per questa ragione saranno incentivati impianti per la produzione di energia da fonte rinnovabile solare, fotovoltaica, a biomasse agro-forestali, eolica ed idrica. Il bando concorre al raggiungimento degli obiettivi della Focus area 6a “Favorire la diversificazione, la creazione e lo sviluppo di piccole imprese nonché l’occupazione” e a soddisfare il fabbisogno F6 “Incentivare lo sviluppo di nuovi modelli produttivi e organizzativi orientati alla diversificazione delle attività agricole nelle aree rurali e nelle aziende agricole. La produzione di energie rinnovabili – aggiunge Cupparo – può anche condurre allo sviluppo di infrastrutture tecniche ed avere un effetto positivo sull’occupazione, per la richiesta di maggiore forza lavoro nelle aziende che avviano questo tipo di produzione”.
Per vedere il bando integrale, clicca qui
FONTE: Conferenza delle Regioni e province Autonome
Scrivi un commento
Devi accedere, per commentare.