Sulla base dei dati provvisori Istat le importazioni in Italia nel settore dei cereali, semi oleosi e farine proteiche nei primi quattro mesi del 2022 sono aumentate nelle quantità di 431.000 tonnellate (+6,4%) e nei valori di 789,6 milioni di Euro (+37%), rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Risulta in aumento l’import complessivo dei cereali in granella di 317.700 t (+7,5%), dovuto soprattutto all’incremento del grano tenero (+274.000 t), mais (+260.000 t) ed orzo (+91.000 t). Si riducono invece di 318.400 tonnellate gli arrivi dall’estero di grano duro (-43%).
Riguardo al riso, considerando risone, riso semigreggio e lavorato, si registra un incremento di 46.000 t (+58%). Tra gli altri prodotti in esame risulta aumentare l’import dei mangimi a base cereali (+11.000 t), dei prodotti trasformati (+79.000 t) e delle farine proteiche vegetali (+14.000 t). In calo le quantità importate dei semi oleosi (-39.000 t).
Le esportazioni dall’Italia nel primo quadrimestre 2022 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente aumentano nelle quantità di 280.000 tonnellate (+18,6%) e nei valori di 543,5 milioni di Euro (+40,6%).
Risultano aumentare le quantità esportate per tutti i prodotti presi in esame, in particolare per cereali in granella (+176.000 t, di cui 171.800 t di grano duro), pasta alimentare (+31.400 t), farina di grano tenero (+27.500 t), prodotti trasformati (+23.000 t). Le vendite all’estero di riso, considerato nel suo complesso, aumentano del 6,2% (+15.700 t).
I movimenti valutari relativi all’import/export del settore cerealicolo hanno comportato nei primi quattro mesi del 2022 un esborso di valuta pari a 2.925,4 milioni di Euro (2.135,8 nel 2021) ed introiti per 1.880,7 milioni di Euro (1.337,2 nel 2021).
Pertanto il saldo valutario netto è pari a -1.044,7 milioni di Euro, contro -798,6 milioni di Euro nel 2021.
N.B.: I suddetti dati, basati sull’anno solare, sono stati elaborati ai fini della bilancia commerciale del settore cerealicolo. Per una corretta analisi dei flussi commerciali import/export deve essere considerato il periodo 1 luglio – 30 giugno, corrispondente alla campagna di commercializzazione agricola.
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