Il 19 Luglio 2022 la Banca Dati Nazionale dell’Anagrafe Zootecnica (BDN) ha pubblicato i dati sulla situazione al 30 Giugno 2022 degli animali presenti in Italia.
Non nascondo che queste informazioni sono preziose, sia perché assolutamente oggettive e affidabili e sia perché aiutano a capire il reale stato di sofferenza dell’allevamento dei ruminanti dopo il susseguirsi di una serie di situazioni di crisi in un tempo molto breve.
Tabella 1 – Variazioni nel numero di allevamenti di ruminanti in Italia.
Tabella 2 – Variazioni nel numero di ruminanti in Italia (totalità dei capi).
Commento dei dati
Numero di allevamenti (Tabella 1)
- Nell’elaborazione di Ruminantia dei dati della BDN non è stato applicato alcun filtro relativamente alle dimensioni degli allevamenti.
- Negli ultimi 14 anni hanno cessato l’attività il 77.2% degli allevamenti di bovine da latte.
- Negli ultimi 3 anni questo trend si è ridotto a circa il 2%/anno.
- Negli ultimi 14 anni hanno chiuso il 6% degli allevamenti di bovini da carne.
- Nello stesso arco temporale hanno cessato l’attività il 38% degli allevamenti di bufale, mentre dal 2019 si è notata una certa stabilità.
Numero di ruminanti allevati (Tabella 2)
- I dati utilizzati nell’elaborazione fanno riferimento alla totalità dei capi allevati senza fare distinzioni tra giovani e adulti.
- Dal 2009 ad oggi, il numero dei bovini da latte è calato del 4.6%, mentre quello dei bovini da carne è diminuito dell’1%.
- Nel primo semestre del 2022 il numero di bovini da latte e da carne è calato, rispettivamente, dell’1.8 e dell’1.9%. Tendenza di analoghe dimensioni sono state rilevate per le pecore e le capre.
Macellazione capi bovini
Utilizzando come criterio di selezione “capi bovini di provenienza italiana e macellazione ordinaria in mattatoio”, gli animali macellati negli anni sono i seguenti:
Periodo | Numero di capi |
---|---|
2022 (dati disponibili al 20/07/2022) | 1.264.259 |
2021 | 2.616.045 |
2020 | 2.526.839 |
2019 | 2.516.073 |
Conclusioni
Il miglioramento genetico delle razze e i progressi nella gestione degli animali hanno incrementato negli ultimi anni sia la capacità produttiva che l’efficienza dei ruminanti domestici.
I dati della BDN confermano anche per l’Italia il trend mondiale di riduzione del numero di allevamenti, di sostanziale stabilità del numero dei capi allevati e in molti casi di aumento della produzione nazionale sia del latte che della carne. Il fenomeno tanto temuto di “massicce” chiusure di allevamenti e abbattimento dei capi al momento non è dimostrabile.
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