La senatrice Virginia La Mura sulla proposta di legge quadro per il suolo, “Necessaria un’opera di alfabetizzazione pedagogica rivolta ai cittadini, amministrazioni locali e aziende rurali sia per proteggere la salute umana che quella del suolo”.

“Voi vivete come se doveste vivere sempre, non pensate mai alla vostra fragilità, non volete considerare quanto del vostro tempo è già trascorso. Buttate via il tempo come se lo attingeste da una fonte inesauribile” asseriva nel De Brevitate Vitae, Seneca nel IV secolo a.C.

Sembra essere una riflessione piuttosto moderna, se guardiamo in prospettiva agli espedienti del nostro tempo dove nulla, o poco più, è mutato in merito alle condotte umane. Il concetto filosofico secondo cui la “legge universale” che determina l’inizio e la fine del tempo come conseguenza di ciò che è intorno a noi, andrebbe oggi considerato come una possibilità di cambiamento stando agli inequivocabili segnali che il Pianeta ci manda e dei quali il cambiamento climatico e la siccità, rappresentano una parte.

Difatti, il suolo, lo strato superiore della crosta terrestre, che ogni giorno calpestiamo, coltiviamo e dove cementiamo beni e servizi, non è propriamente da intendere come risorsa eterna:  i suoi processi di formazione e rigenerazione sono estremamente lenti e per nulla paragonabili all’energia geotermica della Terra, che al contrario, è fonte di energia rinnovabile, inesauribile e ecologica. Buona parte delle funzioni del suolo è garantita da miliardi di minuscoli organismi animali e vegetali, il cui ruolo è spesso sottovalutato o ignorato.

Ne consegue che le attività umane non debbano gravare sul benessere del suolo con l’uso e abuso di sostanze chimiche dagli agenti altamente inquinanti in grado di contaminare in maniera irreversibile la sua piena funzionalità. Alla stregua dell’acqua, dell’aria e del bosco, il suolo è un bene pubblico che può essere sfruttato, ma non distrutto. Chi lo utilizza è anche responsabile della sua protezione.

E’ proprio con questa premessa che in nasce dalle senatrici delegate alla commissione Ambiente, Virginia La Mura e Paola Nugnes, la “proposta di legge quadro del suolo italiano”, che disciplina le misure per la tutela, il risanamento e la gestione sostenibile dei suoli per il raggiungimento degli obiettivi previsti dalla Strategia europea per il suolo 2030” la quale fissa una serie di traguardi di medio e lungo termine, dalla lotta alla desertificazione, all’obiettivo di avere suoli sani in tutto il territorio dell’Unione europea entro il 2050.

Il disegno di legge sul suolo, frutto dell’elaborazione sinergica tra i ricercatori dell’AISSA, CREA (Ente italiano di ricerca agroalimentare), ISPRA e il mondo della politica, si propone di “uniformare la conoscenza su di esso e l’intero sistema decisionale e gestionale che gli ruota intorno “– E’ quanto emerge dalla nostra intervista alla senatrice Virginia La Mura sulla proposta di Legge quadro per il suolo.

Un ruolo chiave in tutto questo è attribuito alla formazione e alla cultura all’impegno ecosostenibile, sia per i futuri che per gli odierni lavoratori dell’agroalimentare.

“Per conoscere il suolo, è necessaria un’opera di alfabetizzazione pedagogica rivolta ai cittadini, amministrazioni locali e aziende rurali –  aggiunge – la nostra proposta mira a offrire a tutti gli attori coinvolti gli strumenti necessari  in grado di consentire gli interventi più opportuni a seconda dei casi, ossia tutela del suolo sano, gestione sostenibile di quello sottoposto a minacce di degrado, ripristino delle funzioni e dei servizi eco-sistemici e, dove possibile, anche del suolo deteriorato e già bonificato per prevenirne la degradazione e ripristinarlo . E infine per ridurne il consumo”.

E’ necessario, per questo, che le sfide da affrontare per la protezione del suolo vengano pianificate e supportate, in maniera congiunta, sia dagli Enti preposti che dagli attori principali del mondo dell’agricoltura e la selvicoltura, non solo nell’ottica della salvaguardia ambientale “ma soprattutto –  conclude La Mura  per proteggere la salute umana  nonché garantire la sicurezza alimentare”. 

Per approfondimenti:

Disegno di Legge

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