L’ultimo report sul mercato lattiero-caseario di Assocaseari, riporta la situazione nella settimana dal 30 luglio al 5 agosto 2022 evidenziando, come il clima di questa afosa estate contribuisca a mantenere al di sotto dei livelli degli anni precedenti l’offerta di materia prima, compensata, dall’altra parte, da una non brillante domanda.
Sul mercato europeo, latte crudo in leggero calo, trattato a 0,58-0,59 €/kg, disponibilità scarsa e domanda nella media; anche lo scremato tedesco perde 1 cent. e va a 0,29 €/kg, domanda normale. Sul mercato nazionale, latte crudo trattato a 0,64-0,66 €/kg a inizio settimana ma calato nella seconda metà, domanda buona ma cedente in previsione delle vendite vicino a Ferragosto; lo scremato è stato scambiato a 0,33-0,34 €/kg partenza. La raccolta ha assorbito il calo produttivo e ora è in ripresa, titoli ancora bassi.
Sul mercato UE, crema di latte tedesca stabile a 3,50 €/kg franco arrivo, domanda e offerta scarse. Sul mercato italiano, panna nazionale di qualità trattata a bollettino o bollettino+.
Bollettini ufficiali del burro invariati in tutti i Paesi che teniamo in Solo Milano diminuisce la quotazione del burro di centrifuga di € 0,05 che va a 6,90 €/kg.
Ancora in calo i bollettini del latte in polvere, sia scremato che intero, in Germania e Francia, restano invece invariati in Olanda
Le quotazioni del siero questa settimana aumentano in Germania e restano invariate in Francia e Olanda
Le quotazioni nazionali dei formaggi sono aumentate di 0,20 €/kg per il Pecorino Romano a Milano, e di 0,10 €/kg per il Provolone Valpadana a Milano, Cremona (in questo caso anche il generico) e Verona, per tutti i formaggi semiduri e molli a Milano e per il Monte Veronese (tranne il vecchio) a Verona
In Europa i prezzi dei formaggi a causa anche degli stock bassi, hanno visto qualche spunto nuovamente in rialzo.
NB: I prezzi pubblicati devono essere considerati solo indicativi di una tendenza di mercato, in quanto miscellanea non solo di prezzi effettivi di vendita, ma anche di prezzi di offerte e/o richieste rilevate sul mercato.
Import/export neozelandese a giugno 2022
Continua il calo delle esportazioni neozelandesi. Nel primo semestre, il prodotto di punta WMP, dopo un 2021 eccezionale, registra i livelli più bassi dal 2018. L’indebolimento della domanda cinese è il principale motore delle perdite in quanto non può essere compensata dall’aumento delle esportazioni verso le altre regioni (Indonesia +37%, Algeria +34% e Bangladesh +13%).
Le esportazioni di formaggio sono migliorate da maggio, ma i volumi restano comunque bassi e segnano una perdita del 12% rispetto al primo semestre del 2021. La Cina rimane il primo acquirente, con una quota di mercato del 26%.
Le esportazioni di siero nel primo semestre sono aumentate del 18% rispetto allo stesso periodo 2021, sebbene si parli di volumi molto bassi. La Cina ha importato il 60% in più rispetto al primo semestre del 2021.
Dopo un ottimo mese di maggio, a giugno i volumi di butteroil esportati si sono stabilizzati. Cina, Filippine e Messico sono i primi tre acquirenti.
Per quanto riguarda le importazioni, il lattosio è aumentato del 13% genn-giu’22/genn-giu’21; gli Stati Uniti rimangono il principale fornitore, mentre il resto (42%) è fornito dalla UE. Sebbene l’import di formaggio in Nuova Zelanda non sia molto importante, si segnala che il 40% della merce proviene dall’Australia (+56% genn-giu’22/genn-giu’21), mentre i volumi provenienti dagli Stati Uniti sono calati del 52% da inizio anno.
Fonte: Assocaseari
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