Arla Foods introduce un incentivo alla sostenibilità, per gli allevatori, al fine di contribuire a finanziare e motivare le azioni necessarie per il raggiungimento dell’obiettivo di riduzione delle emissioni entro il 2030 in allevamento. Arla stanzia fino a 3 centesimi di euro per chilo di latte per attività che incrementino la sostenibilità, che si aggiungono all’attuale 1 centesimo di euro per la presentazione dei dati di Climate Check. Sulla base dell’attuale volume di latte prodotto dalla cooperativa, ciò corrisponde a un totale di 500 milioni di euro all’anno.
In seguito all’implementazione di un controllo climatico completo su 8.000 aziende agricole in sette paesi europei, gli allevatori di Arla stanno compiendo un altro passo significativo verso un settore lattiero-caseario ecosostenibile. Dal prossimo anno il prezzo del latte, che il singolo agricoltore di Arla riceverà dalla cooperativa casearia, dipenderà dalle sue attività legate alla sostenibilità ambientale.
La cooperativa sta introducendo un modello di incentivazione della sostenibilità basato su punti e sui dati del Climate Check, per premiare le attività che aumentino la sostenibilità attuali e future in azienda. Il Consiglio di amministrazione mette sul tavolo fino a tre centesimi di euro per chilo di latte ogni anno per finanziare e motivare i miglioramenti ambientali su 19 leve. Il pacchetto completo di incentivi include anche un centesimo che gli allevatori riceveranno per la presentazione dei dati del climate check. Nel primo anno completo, almeno 270 milioni di euro dovrebbero essere distribuiti attraverso il prezzo mensile del latte in base a ciò che gli allevatori relativamente alle 19 leve presenti nel modello.
Il modello è un sistema basato sul conferimento di punti, in cui gli allevatori possono guadagnare in base alle loro attività sulle 19 diverse leve del modello; ad esempio l’efficienza di utilizzo degli alimenti, delle proteine e dei fertilizzanti, il conferimento del letame per la produzione del biogas, la biodiversità, il carbon farming, l’uso di elettricità rinnovabile e di soia.
Saranno disponibili dall’inizio del 2023 i primi 80 punti, ai quali se ne aggiungeranno ulteriori 20 per le nuove leve che dovrebbero essere integrate nel modello entro pochi anni, portando a un totale di 100 punti. Per ogni punto che gli allevatori riusciranno a raggiungere, riceveranno 0,03 centesimi di euro per chilo di latte. Le attività con un maggiore potenziale di miglioramento per il clima e la natura porteranno al maggior numero di punti – e quindi anche al più grande incentivo finanziario.
Il Consiglio di amministrazione di Arla si è impegnato fortemente nello sviluppo del modello per garantire che abbia il massimo impatto ed equità nelle diverse tipologie di allevamento. L’adozione di questo modelle è su base volontaria.
Maggiori informazioni sull’iniziativa sono disponibili qui
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