Un breve excursus della Settimana della Cucina Italiana nel Mondo giunta quest’anno alla VII edizione.

La Settimana della Cucina Italiana nel Mondo è un’iniziativa (anzi, un’insieme di iniziative che si svolgono durante una settimana nel mese di novembre), che porta avanti le tematiche sviluppate con successo da EXPO Milano 2015 e racchiuse nella Carta di Milano: qualità, sostenibilità, cultura, sicurezza alimentare, diritto al cibo, educazione, identità, territorio, biodiversità. Il progetto si inserisce nel piano di azioni per il sostegno al settore agroalimentare e alla cucina italiana racchiuso nel Food act, che è a tutti gli effetti un documento programmatico presentato dal MIPAAF nel luglio 2015 per conto del governo italiano.

La Settimana della Cucina Italiana nel Mondo è inclusa nelle attività previste dal protocollo di intesa per la valorizzazione all’estero della cucina italiana di qualità, sottoscritto tra MAECI, MIPAAF e MIUR il 15 marzo 2016. 

Quest’anno per la sua VII edizione, dal 14 al 20 novembre, il tema portante è “convivialità, sostenibilità e innovazione: gli ingredienti della cucina italiana per la salute delle persone e la tutela del Pianeta”.

Sono tantissime le iniziative che si stanno svolgendo in tutto il mondo.

Si parte dalla Regione Lazio che insieme all’Arsial ha organizzato, tramite l’Ambasciata d’Italia e l’Istituto Italiano di Cultura, numerosi eventi di cultura gastronomica romana a Oslo, Capitale norvergese.

Anche l’Ambasciata d’Italia a Tokyo, in collaborazione con gli enti e le istituzioni del Sistema Italia in Giappone, ha presentato un calendario di appuntamenti per la Settimana della Cucina Italiana con circa 40 eventi dedicati. 

In Germania, a Berlino, una serie di iniziative saranno dedicate agli ingredienti della cucina italiana: un panel per la salute delle persone e la tutela del pianeta, dal titolo “Italian Agri-Innovation for Sustainability”,  tratterà principalmente di agricoltura rigenerativa.

In Australia, l’Istituto di Melbourne ha deciso di dedicare tutta la settimana alla Sicilia, col tema “Sicilia, Giardino Mediterraneo” e con eventi sulla storia culinaria, botanica e artistica dell’isola.

Anche in Romania la Settimana della Cucina Italiana nel Mondo si propone sempre più come momento di riflessione ad ampio spettro sugli aspetti culturali, scientifici, tecnologici e di sostenibilità ambientale connessi al cibo, l’alimentazione e all’enogastronomia.

In Kenya, a Nairobi, il programma degli eventi sarà volto a valorizzare e promuovere la cultura culinaria italiana e il Made in Italy.

Immancabile anche la partecipazione degli USA, dove la Mozzarella di Bufala e prosciutto di Parma Dop, insieme alla nostra amata Pizza, saranno promoter delle tradizioni culinarie del Bel Paese e della conoscenza enogastronomica come tratto distintivo dell’identità italiana.

In Portogallo, la manifestazione è organizzata dall’Ambasciata Italiana a Lisbona e prevede un ricco “menù”. L’inaugurazione di lunedì 14 novembre, ha avuto come grande protagonista il vino italiano, con una prova di vini destinata ai professionisti del settore. Per l’occasione, è stato lanciato un concorso per giovani sommelier portoghesi che prevede uno stage presso la Scuola Internazionale di Cucina ALMA.

La Spagna da il via a “Tutti i Piatti dei Presidenti”, titolo dell’assortito “menù” di  iniziative che vedranno coinvolti tutti gli attori del Sistema Italia (Ambasciata, Consolato Generale a Barcellona, Istituti Italiani di Cultura, Ufficio ICE, Ufficio ENIT, Camere di Commercio, Consolati Onorari, Scuole) in un viaggio alla scoperta dei segreti culinari del Quirinale.

In Francia, la VII Settimana della Cucina Italiana nel Mondo è stata aperta ieri dall’Unione Ristoranti Buon Ricordo all’Ambasciata d’Italia a Parigi. Gli chef di 8 ristoranti associati all’URBR hanno condotto gli invitati lungo un gustoso e raffinato “Giro d’Italia enogastronomico”, da Nord a Sud della penisola. In ciascuna tappa veniva dapprima messo in degustazione un prodotto e poi era presentato un piatto di cui era l’ingrediente principale.

Gli eventi in programma a Tunisi iniziano oggi con la conferenza “Cucine italiane, identità mediterranee. Uno sguardo storico.” del prof. Gabriele Proglio dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo sulle influenze della cucina italiana nel Nord Africa e in Medio Oriente.

Vasta programmazione anche in Estonia, dove docenti e studenti cilentani dell’Istituto “Ancel Keys” metteranno in mostra davanti ai propri colleghi estoni, le loro abilità culinarie, ma soprattutto promuoveranno i prodotti di eccellenza a base di DOP e IGP del proprio territorio.

Per il Venezuela il calendario include masterclass e dimostrazioni culinarie, un corso online dedicato a storia e ricette della cucina italiana, e sarà dedicato a valorizzare le tradizioni tipiche di varie regioni: dalla Sicilia all’Emilia Romagna, la Puglia, la Campania, il Lazio e la Toscana.

Ma convivialità, sostenibilità e innovazione sono parte anche degli ingredienti chiave delle iniziative promosse in Tanzania, in particolare nella capitale Dar es Salaam, dal titolo “Tipicità, an italian experience”.