Come a molti noto, il glifosato è una sostanza chimica ampiamente utilizzata nei prodotti fitosanitari (PPP). I PPP a base di glifosato (cioè i formulati contenenti glifosato, i coformulanti come gli agenti antischiuma e altre sostanze chimiche) sono utilizzati principalmente in agricoltura e orticoltura per controllare le erbe infestanti competitive rispetto alle colture. Vengono tipicamente applicati prima della semina per controllare ed eliminare le piante concorrenti, cosa che riduce la necessità di lavorazioni e e quindi l’erosione del suolo e le emissioni di carbonio. Per diversi decenni il glifosato è stato l’erbicida più utilizzato in tutto il mondo, anche nell’Unione Europea. Qui però negli ultimi anni il suo utilizzo è stato valutato a fondo dagli Stati membri, dall’Agenzia europea per le sostanze chimiche (ECHA) e dall’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA).  Nel 2017 la Commissione europea ha concesso un’autorizzazione di cinque anni per  cui  è attualmente ammesso nell’UE fino al 15 dicembre 2022. Ciò significa che esso può essere utilizzato come principio attivo nei PPP solo fino a tale data, purché ciascun prodotto sia stato autorizzato dai singoli enti nazionali a ciò preposti dopo una valutazione in termini di sicurezza.

Il 12 dicembre 2019, il Glyphosate Renewal Group (un gruppo di società che chiede il rinnovo dell’approvazione del glifosato nell’UE), ha inviato una domanda per il rinnovo dell’approvazione del glifosato dopo il 2022 all’AGG, agli altri Stati membri, all’Unione europea Autorità per la sicurezza alimentare (EFSA) e Commissione europea. Questa domanda ha avviato formalmente il processo di rinnovo nell’UE come previsto dal regolamento (CE) n. 1107/2009. Al termine del processo di valutazione, l’EFSA adotterà una conclusione sulla revisione della valutazione del rischio degli antiparassitari, che terrà conto anche del parere che il comitato di valutazione dei rischi dell’ECHA adotterà sulla classificazione e sull’etichettatura armonizzate del glifosato. La conclusione e la relazione di valutazione del rinnovo dell’AGG saranno analizzate dalla Commissione che presenterà agli Stati membri una relazione di rinnovo e un progetto di regolamento sulla possibilità di rinnovare o meno l’approvazione del glifosato. Le discussioni si svolgeranno quindi in seno al comitato permanente per le piante, gli animali, gli alimenti e i mangimi (comitato PAFF) prima di votare gli Stati membri sulla proposta della Commissione.

Nella riunione del comitato permanente per le piante, gli animali, gli alimenti e i mangimi, tenutasi il 14 ottobre 2022, gli Stati membri hanno votato su un progetto di regolamento di esecuzione della Commissione che propone di prorogare di un anno l’approvazione esistente a norma dell’articolo 17 del regolamento (CE) n. 1107/2009. Sebbene la netta maggioranza degli Stati membri abbia appoggiato la proposta, non è stata raggiunta una maggioranza qualificata e non è stato raggiunto alcun parere.

La Commissione ha deferito il progetto di regolamento al comitato di appello per ulteriori deliberazioni, convocato il 15 novembre 2022. Anche la commissione d’appello non ha espresso alcun parere. La Commissione è ora tenuta ad adottare una decisione, a norma dell’articolo 17 del regolamento (CE) n. 1107/2009, prima del 15 dicembre 2022.

L’attuale pianificazione dell’EFSA indica che le sue conclusioni saranno disponibili nel luglio 2023. Di conseguenza la procedura di rinnovo non può essere conclusa prima dell’attuale scadenza dell’approvazione il 15 dicembre 2022. Questa proroga lascia impregiudicata la decisione sulla possibilità di rinnovare o meno l’approvazione del glifosato, che può essere presa solo una volta completata la valutazione scientifica.

Se la valutazione è ancora in corso  dopo il 15 dicembre, cosa accadrà all’attuale approvazione del glifosato oltre tale data?

La Commissione è giuridicamente obbligata a tener conto della conclusione adottata dall’EFSA. Nei casi in cui, per motivi indipendenti dal controllo del richiedente, sembra probabile che l’approvazione scada prima dell’adozione di una decisione sul rinnovo, l’ articolo 17 del regolamento (CE) n. 1107/2009 stabilisce che la Commissione deve prorogare l’approvazione per un periodo sufficiente a completare la valutazione del rinnovo.

Fonte: Commissione Europea