Origine
La Merinizzata Italiana deve la sua nascita alla tendenza del mercato, che in passato ha visto un continuo aumento della richiesta di carne in Italia così come in tutta Europa. Le razze Merino sono state quindi vengono indirizzate verso la produzione di carne. A tal fine, mediante svariati incroci anche con razze straniere, e soprattutto senza un preciso piano selettivo, in Italia si è originata una popolazione polimeticcia che, essendo difficilmente attribuibile ai tipi genetici originari, necessitava di essere collocata etnologicamente. È a questo proposito che ASSO.NA.PA ha identificato come nuovo tipo genetico l’attuale Merinizzata Italiana, riconosciuta come razza dal Ministero delle Risorse Agricole con il Decreto Ministeriale del 21 febbraio 1997.
La Merinizzata Italiana, appunto, è una razza di costituzione recente che deriva dagli incroci tra le razze merinizzate italiane, Gentile di Puglia e Sopravissana, con le razze merinizzate europee, come la Ile de France, la Berrichonne du Cher, la Merinolandschaf e la Rambouillet. L’attività di incrocio e meticciamento è stata attuata nell’arco di alcuni decenni con l’obbiettivo di ottenere ovini con maggiore attitudine alla produzione di carne mantenendo però una buona attitudine alla produzione di lana.
Consistenza
Agli inizi del presente secolo in Italia erano presenti 600.000 capi di Merinizzata Italiana, di cui 19.000 erano iscritti al Libro Genealogico. La Merinizzata Italiana è localizzata prevalentemente nelle zone del Centro e Sud Italia. Oggi, secondo i dati aggiornati al 31 dicembre 2019, la consistenza dei capi iscritti al Libro Genealogico vede 148 allevamenti con 540 arieti e 13.369 pecore.
La distribuzione per regione dei capi iscritti è riportata nella seguente tabella:
Tabella 1. Numero capi per Regione
Regione | n° Allevamenti | Arieti iscritti | Pecore iscritte |
---|---|---|---|
ABRUZZO | 55 | 184 | 6333 |
BASILICATA | 84 | 275 | 5659 |
LAZIO | 1 | 36 | 683 |
MOLISE | 5 | 45 | 588 |
UMBRIA | 3 | 0 | 106 |
148 | 540 | 13.369 |
Caratteri morfologici
Vello e cute: il vello è bianco con assenza di peli colorati, a lana fine (18-26 micron) e serrato; ricopre completamente il tronco, compresa la fascia ventrale ed il collo; può anche estendersi alle guance e alla fronte con faccia prevalentemente nuda; riveste gli arti anteriori fino al terzo inferiore dell’avambraccio e gli arti posteriori fino al garretto. La pelle è sottile e rosea. La lingua, il palato e le aperture naturali non presentano maculature di altro colore. Sono considerati difetti tollerabili: l’estensione del vello sulla faccia e sugli stinchi, le lievi maculature nelle parti nude. Non sono ammessi: vello pigmentato o scarsamente esteso o semichiuso nei maschi e semi aperto nelle femmine; presenza di peli morti nel vello dei maschi e presenza nei maschi di maculature nelle parti nude.
Testa: la testa ha nei maschi un profilo leggermente montonino mentre nelle femmine è ben proporzionata, a profilo rettilineo; le corna sono assenti in entrambi i sessi. Sono tollerati il profilo leggermente montonino nelle femmine e più marcatamente montonino nei maschi.
Collo: il collo nei maschi è corto e robusto con assenza di pliche; nelle femmine è tendenzialmente corto o di media lunghezza.
Tronco: il tronco nei maschi è lungo, largo e tendenzialmente cilindrico, con petto largo e ben disceso, linea dorso-lombare rettilinea groppa larga e tendenzialmente quadrata; nelle femmine ha caratteristiche simili a quelle descritte per i maschi ma meno accentuate. Le mammelle, di forma globosa, sono di medio sviluppo e con capezzoli ben attaccati.
Arti: gli arti sono relativamente corti, fini ma non esili, in appiombo, esenti da tare, muscolosi nella coscia e nella natica, con particolare attenzione nei maschi alla buona conformazione.
Tabella 2. Dati Biometrici
Dati biometrici | ||
---|---|---|
Maschi | Femmine | |
Altezza al garrese (cm) | 79 | 69 |
Peso (kg) | 70 | 55 |
Taglia | medio-pesante | medio-pesante |
Caratteri produttivi
La Merinizzata Italiana è una razza “da carne”, ma adatta anche alla produzione di lana di buona qualità. La carne è per la maggior parte ottenuta da agnelli leggeri, svezzati a 6-7 settimane di vita, con peso alla macellazione di 15-20 kg, mentre è meno diffusa la produzione sia dell’agnello da latte che dell’agnello pesante. Il peso degli agnelli alla nascita è mediamente di 4,4-3,8 kg, 16,1 e 14 kg a 45 giorni, 26,4 e 22 kg a 90 giorni, 40 e 35 kg a 12 mesi, rispettivamente per i maschi e per le femmine. Il latte è di buona qualità casearia, adatto alla caseificazione dei formaggi tipici. La produzione annuale media di lana è di 4,5 kg per gli arieti e 2,5 kg per le pecore, ed è di buona qualità (fibre 18-26 micron). Attualmente c’è un certo interesse per un utilizzo della lana delle razze merinizzate italiane per la produzione del feltro utilizzato per produzioni industriali.
Caratteri riproduttivi
È una razza con una buona prolificità. L’età al primo parto varia tra 14 e 18 mesi.
Sistema di allevamento, prospettive e diffusione
La Merinizzata Italiana è una razza rustica che si adatta anche agli ambienti difficili e può essere allevata in pianura, in collina ed in montagna, adottando l’allevamento transumante o stanziale. Le greggi possono essere piccole, medie o grandi.
Miglioramento genetico
Il miglioramento genetico della razza Merinizzata ha avuto inizio nel 1989 ed era orientato a rendere omogenea la morfologia, data l’origine meticcia della razza. Con il tempo, è stata conseguita una certa uniformità ed il target selettivo si è rivolto al miglioramento dei caratteri economici dell’allevamento legati alla produzione della carne (pesi e conformazione corporea), conservando nel contempo una buona attitudine alla produzione di lana. Attualmente, il lavoro di selezione si basa sulla valutazione morfologica, sui controlli funzionali e sulle attività del Performance Test. La selezione dei riproduttori ha come obbiettivo la produzione di soggetti miglioratori con le caratteristiche di razza previste dalle Norme Tecniche. I caratteri considerati importanti per la selezione genetica sono: la conformazione, lo sviluppo, la mole, la precocità somatica, l’attitudine ai parti, l’attitudine materna ed un’adeguata produzione di latte. Il punteggio morfologico oltre 70 e l’assenza di difetti sono alcuni dei requisiti che un ariete deve avere per l’idoneità al Libro Genealogico. Le prove di Performance Test sono finalizzate a migliorare l’attitudine produttiva. Infatti, solo i capi che superano le prove saranno resi disponibili alla vendita ed alla riproduzione. La stazione è localizzata presso il Centro Zootecnico dell’Associazione Allevatori della Regione Basilicata, Laurenzana (PZ). Gli arieti alla fine delle prove di performance vengono valutati mediante una stima Blup e per ognuno di essi sarà disponibile un indice genetico che contribuirà alla determinazione del prezzo di vendita all’Asta che viene organizzata alla del fine del ciclo di performance.
Prospettive future: supportare il Centro di Performance aumentando il numero di allevamenti con l’obbiettivo di rappresentare l’intera variabilità genetica della razza in selezione.
Indice di selezione genetica
La valutazione genetica è annuale, in concordanza con la chiusura del Ciclo di Performance, e consente la diffusione del miglioramento genetico nell’intera razza. La prova di performance consiste nel porre a confronto, per un periodo di circa 10 mesi, l’accrescimento di agnelli il più possibile coetanei e di ascendenza nota. L’indice genetico è l’Indice BLUP-AM-MULTIPLE TRAIT che tiene conto sia del valore genetico dei capi che degli effetti della selezione ed elabora l’accuratezza utilizzando tutte le parentele conosciute. Questo indice viene calcolato sulla base di 3 pesi, stimati alle età tipiche: a 60 giorni, 90 giorni ed a 12 mesi, rispettivamente corretti per i seguenti fattori di ponderazione quali, 15%, 15%, 70%. In questo modo gli indici ottenuti vengono “depurati” da una serie di effetti ambientali che possono derivare dal tipo di parto (singolo o gemellare), ciclo di performance e la provincia di nascita. Gli Arieti valutati sono 2.323 in 30 cicli (anni 1991-2020) e 4.554 soggetti nel Pedigree.
La formula è la seguente:
Indice = 15% Peso 60d + 15% Peso a 90d + 70% Peso a 12 mesi
Tabella 3. Capi idonei, scartati e morti nei diversi cicli
Ciclo/anno | Capi consegnati | Capi idonei | Capi scartati | Capi morti | % Capi scartati |
---|---|---|---|---|---|
15 | 5 | 5 | - | - | 0 |
16 | 27 | 16 | 11 | - | 41 |
17 | 13 | 2 | 11 | - | 85 |
18 | 50 | 25 | 25 | - | 50 |
19 | 104 | 48 | 48 | 8 | 46 |
20 | 148 | 62 | 76 | 10 | 51 |
21 | 130 | 58 | 68 | 4 | 52 |
22 | 153 | 84 | 63 | 6 | 41 |
23 | 107 | 55 | 47 | 5 | 44 |
24 | 89 | 38 | 47 | 4 | 53 |
25 | 104 | 60 | 40 | 4 | 38 |
26 | 115 | 56 | 50 | 9 | 43 |
27 | 118 | 73 | 42 | 3 | 36 |
28 | 175 | 68 | 97 | 10 | 55 |
29 | 91 | 48 | 36 | 7 | 40 |
30 | 98 | 61 | 34 | 3 | 35 |
31 | 119 | 60 | 52 | 7 | 44 |
32 | 87 | 45 | 41 | 1 | 47 |
33 | 51 | 34 | 15 | 2 | 29 |
34 | 72 | 48 | 23 | 1 | 32 |
35 | 113 | 53 | 60 | - | 53 |
36 | 86 | 61 | 22 | 3 | 26 |
37 | 83 | 57 | 26 | - | 10 |
38-2017 | 48 | 44 | 4 | - | 8 |
39-2018 | 40 | 36 | 4 | - | 10 |
40-2019 | 45 | 43 | 2 | - | 4 |
41-2020 | 52 | 46 | 4 | 2 | 8 |
Di seguito, il grafico riepilogativo degli ultimi 12 cicli di performance test della razza Merinizzata Italiana che riporta le percentuali dei capi idonei alla riproduzione.
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