L’Università Cattolica del Sacro Cuore e la Fondazione Invernizzi hanno inaugurato lunedì a Piacenza i nuovi spazi dell’Azienda Agricola Sperimentale Cerzoo S.r.l., struttura di ricerca all’avanguardia in campo agro-zootecnico.
Ottenere i più alti standard per l’alimentazione umana rispettando al massimo il benessere animale: è questa la missione di Cerzoo (Centro di Ricerche per la zootecnia e l’ambiente), l’Azienda Agricola Sperimentale e centro di ricerca applicata dell’Università Cattolica del Sacro Cuore con sede a Piacenza, che è stata ampliata e profondamente rinnovata grazie al contributo della Fondazione lnvernizzi con l’obiettivo di realizzare spazi di studio agro-zootecnico virtuosi, capaci di operare buone pratiche sostenibili per l’ambiente e rispettosi del benessere animale.
I nuovi spazi ospitano un moderno allevamento di bovine da latte, dotato di strutture progettate per studiare applicazioni utili ad aumentare la qualità e l’efficienza delle produzioni, il benessere animale e la sostenibilità in un’ottica di circolarità.
Gli ambiti di ricerca del centro spaziano dall’agronomia e il miglioramento della fertilità e la salute del suolo, alla fisiologia per migliorare la salute ed il benessere di vacche e vitelli, con studi anche sulla qualità del latte e delle sue proprietà nutritive, chimiche, sanitarie e casearie. Non mancano le ricerche sugli alimenti destinati agli animali, con approfondimenti sulla qualità e conservazione dei foraggi, ma anche quelle su nutrizione, nutrigenomica ed epigenomica, che si focalizzano su nuovi alimenti, comparazioni tra diete e mangimi, e ottimizzazione delle fermentazioni digestive. Centrale nella ricerca anche il rapporto tra la zootecnia e l’ambiente, con studi per minimizzare le emissioni di gas serra e ammoniaca, e per la gestione e valorizzazione dei reflui. Infine, si parla anche di zootecnia di precisione con la messa a punto di nuovi sensori di precisione per valutare benessere animale e qualità del latte.
«Per la nostra Facoltà – ricorda il professor Erminio Trevisi – presidente di Cerzoo e docente presso il Dipartimento di Animali, Alimentazione e Nutrizione (DIANA) dell’Ateneo – è prezioso disporre di una struttura di ricerca adatta a trovare soluzioni alle domande della società in tema di produzioni agro-zootecniche sostenibili, qualità degli alimenti e, soprattutto, cura dell’ambiente e del benessere animale. Cerzoo è una palestra indispensabile per studenti, dottorandi e ricercatori, che già sta dando frutti, come testimoniano vari studi in corso che stanno valutando soluzioni innovative utili ad abbattere le emissioni di gas serra e all’aumento della fertilità del suolo con tecniche di agricoltura conservativa. Il progetto supportato dalla Fondazione Invernizzi, ha l’ambizione di sviluppare soluzioni in tutte le fasi dell’allevamento di bovine da latte, per orientarlo alla piena sostenibilità ambientale ed economica».
Alla cerimonia di inaugurazione dei nuovi spazi di lunedì sono intervenuti il vicedirettore aggiunto di Fao ed ex Ministro dell’Agricoltura Maurizio Martina, il Rettore dell’Università Cattolica Franco Anelli, l’Assistente Ecclesiastico Generale monsignor Claudio Giuliodori, il direttore del CREI – Centro di ricerca Romeo ed Enrica Invernizzi per le produzioni lattiero-casearie sostenibili Francesco Masoero e il Segretario generale della Fondazione Romeo ed Enrica Invernizzi dottor Gianantonio Bissaro.
«Il futuro ci impone di conciliare volumi di produzione, qualità dei prodotti e sostenibilità nel tempo dello sfruttamento delle risorse naturali. Per farlo occorre sviluppare tecnologie sempre più evolute e sofisticate, ma anche riscoprire l’eticità antica della cultura agricola. Cerzoo, è l’esempio di come sia possibile portare avanti con impegno e risultati un eccellente progetto, sorretto da un generoso investimento di Fondazione Invernizzi, dedicato all’agricoltura e all’allevamento, con l’obiettivo di condurre a sintesi intensità e qualità della produzione, rispetto per gli animali e circolarità del processo produttivo» ha sottolineato il Rettore Franco Anelli nel suo indirizzo di saluto.
Dopo i saluti del Rettore, seguiti da quelli di mons. Giuliodori, la giornalista Paola Saluzzi, moderatrice dell’evento, ha riunito i protagonisti dando vita a un dibattito a più voci su temi quanto mai attuali e fondamentali: dall’alimentazione alla sostenibilità delle coltivazioni rigenerative, dalla qualità degli alimenti alla tutela degli animali.
Del resto, come evidenziato dal vicedirettore aggiunto della Fao Maurizio Martina nel suo intervento «dobbiamo trovare un nuovo equilibrio tra tre elementi: alimentazione, agricoltura e ambiente. Non sarà semplice perché le fratture con cui dobbiamo interfacciarci oggi giorno sono molto diverse a partire dai conflitti che risultano la prima causa di fame nel mondo».
«La guerra in Ucraina ha aperto gli occhi all’Europa, che ha messo a fuoco la gravità del conflitto e delle sue conseguenze – ha proseguito Martina- stiamo assistendo a cambiamenti non più eccezionali ma strutturali. Le sfide richiedono che le nuove tecnologie e innovazioni che possono radicalmente cambiare il mondo attuale vengano portate a compimento e messe a disposizione di tutti».
Per maggiori informazioni è possibile visitare il sito del centro di ricerca qui.
Scrivi un commento
Devi accedere, per commentare.