Nel quadro del progetto europeo (2011-15) Animal Welfare Indicators (AWIN), sono stati redatti dei protocolli per valutare lo stato di benessere di pecore, capre, cavalli, asini e tacchini. L’obiettivo iniziale di questi protocolli era quello di fornire un insieme di indicatori validi, realistici e pratici basati sugli animali per valutare il loro benessere, e quindi di promuovere il miglioramento dei sistemi di allevamento in tutta Europa.

Allo stesso tempo, i consumatori stanno chiedono fortemente che gli animali da reddito vengano manipolati in condizioni che garantiscano il loro benessere sia durante il periodo di allevamento, crescita o produzione, che durante il trasporto e la macellazione. Per questo motivo, diventa necessario attuare delle procedure che servano ad identificare e differenziare i prodotti di origine animale nel quadro dello sviluppo sostenibile.

Pertanto, l’etichettatura Welfair™ è stata presentata in Spagna nel 2019, come risultato della collaborazione e dell’esperienza di due centri di ricerca, IRTA e NEIKER, ed è stata sviluppata in gran parte intorno a due progetti europei: Welfare Quality e AWIN Welfare Indicators. L’obiettivo era quello di distinguere gli alimenti di origine animale ottenuti da animali il cui benessere è stato monitorato sia nell’azienda che al macello e che hanno ottenuto il punteggio minimo richiesto in tutti gli indicatori analizzati, e rigorosamente conforme ai regolamenti europei.

In ogni caso, per quanto riguarda la progettazione di protocolli di valutazione del benessere per ovini e caprini, ci sono diverse sfide legate alle particolarità di queste specie. In effetti, vi è una grande diversità dei sistemi di allevamento, in termini di: attitudine alla produzione (carne, latte o addirittura lana), livelli di intensificazione (da greggi permanente composti da razze ad alta produttività, a greggi nomadi o transumanti di animali estremamente rustici) e condizioni ambientali (dalle zone di montagna nei paesi piovosi, alle zone aride intorno al Mediterraneo). Il protocollo AWIN, progettato per gli ovini, ha cercato di far fronte a questa complessità. Sono stati proposti indicatori di benessere, testati sulle pecore adulte provenienti da greggi diversi. Naturalmente, l’approccio era collegato ai quattro principi e ai dodici criteri ritenuti necessari per coprire tutti gli aspetti del benessere degli animali.

Dal 2019, NEIKER ha formato 26 revisori di diverse agenzie di certificazione sul protocollo pecore, e alcuni di loro sono pienamente qualificati per certificare gli allevamenti ovini. Quindi, qualsiasi allevamento ovino o impresa che voglia ottenere il marchio Welfair™ deve prima contattare uno degli enti di certificazione che sono già stati qualificati all’interno del sistema Welfair.

Successivamente, verrà concordato un audit ed il revisore procederà nel seguente ordine:

  1. Intervista generale per conoscere le routine di lavoro quotidiane e il modo in cui l’allevamento/azienda è organizzata (dimensione del gregge, numero e dimensione dei lotti, caratteristiche delle strutture, ecc.), in modo da poter organizzare la procedura di audit.
  2. Controllo del rispetto della normativa in materia di allevamento ovino nell’ambito di una lista di controllo. La conformità della legislazione è obbligatoria per continuare con il resto del processo di certificazione.
  3. Esaminare il comportamento, in termini di numero di ovini che mostrano un comportamento anomalo all’interno del gregge e della distanza della pecora quando l’allevatore si avvicina, come indicatore per valutare la qualità della relazione uomo-animale.
  4. Valutazione degli indicatori relativi al benessere degli animali. Un campione di ovini (a seconda delle dimensioni del gregge) è controllato individualmente dalla testa alla coda, su e giù, al fine di valutare l’incidenza di lesioni, ferite o eventuali segni di disagio o malattia (diarrea, pulizia, ecc.). Ci sono alcuni indicatori, come il Body Condition Score, la mastite, la zoppia e lo sporco dovuto a materia fecale che sono particolarmente importanti, dal momento che oltre un certo livello di incidenza (valori soglia), il marchio Welfair™ non viene ottenuto.

Una volta che i dati sono analizzati e la relazione è conclusa dal revisore, questo invierà tutte queste informazioni per la convalida a Neiker. Se tutto va bene, l’etichettura Welfair™ verrà assegnato all’allevamento per un massimo di 3 anni. Tuttavia, ogni anno sono necessarie ulteriori visite di controllo.

Se l’etichettatura Welfair™ viene richiesta da un’allevamento ovino o da associazioni di allevatori di ovini (cui aderiscono più di 11 greggi), la procedura è leggermente diversa, poiché non tutti i greggi dovranno essere valutati annualmente dal revisore esterno, ma solo la radice quadrata del numero totale di greggi. Tuttavia, per l’attuazione interna del programma per il benessere degli animali dovrà essere nominata una persona qualificata; gli allevatori dovranno essere consapevoli dell’importanza delle questioni relative al benessere degli ovini e dovrà essere attuato un programma interno di audit e registrazione dei dati. L’auditor esterno valuterà i dati raccolti nell’ambito di questa procedura interna, unitamente alla valutazione del benessere degli animali nella radice quadrata del numero totale di branchi.

Ad oggi, in Spagna ci sono 26 persone esperte nel protocollo Welfair™ per le pecore adulte e 21 gli agnelli da ingrasso, anche se a causa della situazione COVID solo pochi (3 per le pecore e 6 per gli agnelli da ingrasso) sono stati qualificati per la certificazione. Ci sono 108 greggi ovini e 53 centri di ingrasso già certificati, la cui produzione rappresenta circa il 17% del mercato nazionale del latte ovino e il 12% della carne di agnello.

Di conseguenza, l’etichettatura Welfair™ consente ai produttori di ovini di conoscere lo stato di benessere dei loro animali, il che contribuisce a migliorare l’efficienza, la sicurezza e la sostenibilità dell’attività; per i consumatori, invece, il machio rappresenta una garanzia della qualità dei prodotti alimentari di origine animale che acquistano.

 

“Il contenuto di questo articolo si riferisce alla relazione presentata nel corso del webinar “Aggiornamenti sul benessere negli ovini e nei caprini”, organizzato dalla Società Italiana di Patologia e di Allevamento degli Ovini e dei Caprini (SIPAOC). La registrazione integrale del webinar è disponibile sul sito della SIPAOC (www.sipaoc.it)”.

Autori:

Roberto Ruiz e Ina Beltrán de Heredia, NEIKER-Basque Institute for Agricultural Research and Development, Agrifood Campus of Arkaute, 01080 Vitoria-Gasteiz.