Secondo l’ultimo report sul mercato lattiero-caseario di Assocaseari, nella settimana dall’1 al 7 novembre 2022 sul mercato UE si rilevano buone disponibilità e una produzione in leggero aumento nei principali Paesi produttori rispetto lo stesso periodo dell’anno scorso. Calano i prezzi per le principali commodities, causa un’offerta non al momento supportata dalla domanda. Si conferma quindi la debolezza di mercato anche questa settimana su tutti i prodotti con scambi che non decollano ad eccezione dei formaggi, che restano sostanzialmente stabili in Europa e stabili/in aumento in Italia.
Latte
Sul mercato europeo, anche questa settimana il latte scende di qualche centesimo: crudo tedesco trattato a 0,56-0,59 €/kg, lo scremato a 0,26-0,29 €/kg partenza. La domanda è fiacca, l’offerta è nella media. Sul mercato nazionale, latte crudo trattato a 0,67- 0,68 €/kg consegnato, domanda abbastanza buona, nonostante le festività. Raccolta inaspettatamente debole, titoli alti stabili.
Crema
Sul mercato UE, continua la discesa della crema di latte, trattata anche a 3,12 €/kg franco arrivo, sempre con domanda debole. Sul mercato italiano, poca disponibilità di crema di latte di qualità trattata sul mercato libero.
Burro
Anche nelle quotazioni ufficiali Europee, che stanno rincorrendo il mercato reale Burro di centrifuga, continua la discesa: Kempten cala di € 0,15 sia il minimo che il massimo, oggi rispettivamente a 6,40 e 6,65 €/kg, media tedesca 6,525 €/kg. La Francia scende di € 0,315 portandosi a 6,83 €/kg e l’Olanda diminuisce di € 0,25 andando a 6,15 €/kg. La media a tre di questa settimana è 6,502 €/kg e quella a due 6,338 €/kg. Il burro di centrifuga a Milano scende di € 0,38 e va a 6,50 €/kg.
Latte in polvere
Bollettini del latte in polvere scremato ancora in caduta libera in tutti e tre i Paesi che teniamo in considerazione. L’intero cala in Germania e Olanda, mentre in Francia resta invariato per la seconda settimana consecutiva.
Siero
Quotazioni del siero invariate nell’uso zootecnico in Germania e Olanda, mentre calano in Germania per l’uso alimentare e in Francia per lo zootecnico.
Formaggi
Quotazioni stabili o in crescita per i formaggi italiani, e Bollettini ufficiali che seguono il mercato con aumenti per il Grana Padano a Milano e a Mantova, e per il Pecorino Romano a Milano. Sul mercato UE quotazioni stabili o cedenti di qualche centesimo per i formaggi commodities, ancora comunque a valori alti intorno ai 5,00 €/kg +/- 0,20-0,30 €/kg a seconda della tipologia.
NB: I prezzi pubblicati devono essere considerati solo indicativi di una tendenza di mercato, in quanto miscellanea non solo di prezzi effettivi di vendita, ma anche di prezzi di offerte e/o richieste rilevate sul mercato.
Un focus sull’import e export della Nuova Zelanda a settembre 2022
Settembre è stato un mese interessante per le esportazioni neozelandesi, con una crescita a due cifre per più prodotti. Considerato che in Cina vengono prodotti e stoccati grandi quantitativi di polveri ma con una domanda in indebolimento, la richiesta di importazione è in calo (-33% sett.’22/sett.’21 per il WMP e -24% sett.’22/sett.’21 per l’SMP) e ciò influisce pesantemete sulle esportazioni neozelandesi. Allo stesso tempo, la domanda di polveri a settembre è stata estremamente forte nel Sud-Est Asiatico e nei Paesi MENA: le spedizioni di WMP neozelanese sono aumentate del 74% in Indonesia, del 31% a Singapore e del 41% negli Emirati Arabi Uniti rispetto allo stesso mese 2021. Anche l’export di SMP verso l’Indonesia è aumentato del 74% sett.’22/sett.’21.
Quello di quest’anno è stato il settembre più forte mai registrato per le esportazioni di materia grassa neozelandese in Cina: formaggio +78% sett.’22/sett.’21, burro +45% sett.’22/sett.’21 e AMF aumentato di oltre tre volte rispetto a settembre dello scorso anno. Sono cresciute considerevolmente anche le spedizioni di formaggio in Giappone, +117% sett.’22/sett.’21, e quelle di burro in Australia e Indonesia, rispettivamente +41% e +60% sett.’22/sett.’21. Il calo dell’export di caseina/ati è la conseguenza della minor domanda di Cina, Stati Uniti e Giappone.
Le importazioni della Nuova Zelanda sono deboli: il lattosio è calato del 52% sett.’22/sett.’21 e il formaggio del 38% sett.’22/sett.’21. Al contrario, l’import di siero di latte è aumentato del 766% ma rispetto ad un settembre 2021 molto debole; la UE è l’unico fornitore degno di nota per questo prodotto.
Fonte: Assocaseari
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