L’ultimo report sul mercato lattiero-caseario di Assocaseari riporta la situazione della settimana dall’8 al 14 ottobre 2022. Settimana di debolezza per i mercati lattiero-caseari. La raccolta sta aumentando, così come i titoli del latte; l’aumento dell’offerta ha causato un leggero cedimento dei prezzi. Bollettini ufficiali europei di burro e polveri in calo.
Sul mercato europeo, aumenta leggermente la disponibilità di latte; domanda buona ma più debole di settimana scorsa; il crudo tedesco è stato trattato a 0,62 €/kg, lo scremato a 0,31 €/kg partenza. Sul mercato nazionale, latte crudo e scremato trattati ai livelli di settimana scorsa o in leggero calo. Raccolta stabile e i titoli, cresciuti fortemente, raggiungono i livelli autunnali.
Sul mercato UE, crema di latte in flessione, trattata a 3,53 €/kg franco arrivo. Sul mercato italiano situazione stabile, leggermente cedente per la panna nazionale di qualità con domanda non entusiasmante, ma anche scarsissima se non nulla disponibilità.
Bollettini ufficiali del burro in calo: Kempten diminuisce il minimo di € 0,115, che va a 6,875 €/kg, e lascia invariato il massimo a 7,05 €/kg; media tedesca 6,963 €/kg. La Francia scende di € 0,24 e si porta a 7,23 €/kg, l’Olanda cala di € 0,16 e va a 6,96 €/kg. La media a tre di questa settimana è 7,051 €/kg e quella a due 6,961 €/kg. Il burro di centrifuga a Milano resta invariato a 7,05 €/kg.
In discesa tutti i Bollettini del latte in polvere dei tre i Paesi che teniamo in considerazione, tranne l’intero olandese che resta invariato.
Quotazioni del siero stabili per l’uso alimentare in Germania, in calo quelle per l’uso zootecnico in tutti e tre i Paesi considerati.
Pausa di riflessione, dopo i rialzi dei bollettini delle scorse settimane dei formaggi molli e semiduri italiani. Salgono le voci minime in tutte le merceologie del Grana Padano a Milano, anche negli stagionati, che nelle scorse settimane avevano dato, nei prezzi di mercato, qualche segnale contrario, e a Mantova, solo nella voce del 10 mesi. Aumentano anche il Pecorino Romano a Milano, il Provolone Valpadana e il Monte Veronese a Verona. Resta un po’ pesante la situazione di mercato del Parmigiano Reggiano stagionato. Grande richiesta e scarsità di merce disponibile per i formaggi a pasta dura non DOP, con importanti aumenti nelle quotazioni.
Formaggi europei in riflessione con le quotazioni di mercato di tutte le tipologie in leggero calo.
NB: I prezzi pubblicati devono essere considerati solo indicativi di una tendenza di mercato, in quanto miscellanea non solo di prezzi effettivi di vendita, ma anche di prezzi di offerte e/o richieste rilevate sul mercato.
Import/export Stati Uniti, agosto 2022
Agosto è stato un altro mese forte per le esportazioni statunitensi nonostante le spedizioni di SMP più deboli (rispetto a quelle di un 2021 eccezionale). Il Sud-est asiatico, in particolare Filippine e Vietnam, sono i principali responsabili del calo di agosto, mentre i Paesi MENA (-75%) e il Messico (-6%) delle perdite da inizio anno. L’impennata della domanda da Algeria ed Egitto avvenuta lo scorso anno non si è ripetuta nel 2022. Anche la domanda del Vietnam è notevolmente diminuita, ma è stata compensata da un aumento delle spedizioni verso altri Paesi dell’Asia sudorientale.
Nonostante una contrazione nelle destinazioni minori ad agosto, le esportazioni di formaggio sono aumentate del 13% gennago.’22/genn-ago.’21 trainate da maggiori volumi diretti in Messico (+19%), Corea del Sud (+12%) e Paesi MENA (+34%). Le esportazioni di siero verso la principale destinazione, la Cina, continuano a migliorare e i volumi sono aumentati per il quarto mese consecutivo, +36% ago.’22/ago.’21. La forte domanda del Canada e del sud-est asiatico, rispettivamente +79% e +15% gennago.’22/genn-ago.’21, completa il quadro positivo. Sebbene l’esportazione di burro riguardi piccoli volumi, le spedizioni sono andate a gonfie vele negli ultimi due anni con quantitativi crescenti diretti in Canada, Corea del Sud, Messico e alcuni Paesi MENA.
Dopo il calo delle importazioni di formaggio registrato a luglio, agosto ha visto un rimbalzo con una maggiore domanda di prodotti UE, +12% ago.’22/ago.’21, portando i volumi da inizio anno leggermente al di sopra dei livelli del 2021. La UE rimane di gran lunga il principale fornitore del mercato statunitense, rappresentando il 70% del formaggio totale importato.
Fonte: Assocaseari
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