Nell’ultima settimana altre 6 navi mercantili hanno ricevuto il permesso di attraversare il corridoio umanitario marittimo nel Mar Nero per arrivare in Ucraina e caricare materie prime da esportare fuori dal Paese. I permessi sono stati concessi dal Joint Coordination Center (JCC), istituito nell’ambito della Black Sea Grain Initiative a Istanbul il 27 luglio.

Due di queste navi, MV Kafkam Etler e MV Zelek Star, sono già state ispezionate nel Mar di Marmara e possono ora dirigersi a Chornomorsk per il carico. L’ispezione delle restanti quattro navi – MV Great Arsenal, MV Zumrut Ana, MV Ocean S e MV Kubrosliy – è stata effettuata ieri. In caso di approvazione, si recheranno anch’esse al porto di Chornomorsk per caricare le merci.

Per quanto riguarda invece le partenze, dopo che le navi Sacura e Arizona hanno lasciato l’8 agosto Chornomorsk e Yuzhny per dirigersi rispettivamente verso l’Italia e la Turchia, altre 6 navi (la Rahmi Yagci, la Sormovskiy, la Star Laura, la Thoe e la Fulmar S) hanno lasciato i porti ucraini cariche di mais, grano e semi di girasole per raggiungere Turchia e Iran. A rendere noti gli spostamenti è stato lo stesso Joint Coordination Centre.

L’Ucraina sta così gradualmente aumentando i volumi delle esportazioni. Secondo quanto riferito dall’ufficio ICE di Kiev sulla base delle dichiarazioni del Vice Primo Ministro – Ministro dell’Economia dell’Ucraina Yulia Svyridenko, nel mese di luglio, gli esportatori ucraini hanno consegnato 2,7 milioni di tonnellate di grano, quasi tre volte in più rispetto ad aprile (1 milione di tonnellate). Secondo il Ministro, è attualmente in corso un dialogo sul mantenimento delle quote per l’esportazione di prodotti per l’Ucraina da parte di partner stranieri. Il Ministro dell’Economia ha inoltre rilevato una notevole tendenza all’aumento dei prezzi dei prodotti agricoli di esportazione. Allo stesso tempo, il costo del noleggio di navi in Turchia si è dimezzato e il costo dell’assicurazione del carico è passato dal 4 all’1,5%. Questi fattori influenzeranno positivamente la stabilizzazione delle imprese agricole ucraine.