E’ stata introdotta, con un emendamento al Dl Taglia Prezzi, una norma (sblocca motori) che favorisce la produzione elettrica da biogas permettendo agli impianti agricoli esistenti di aumentare la propria capacità produttiva e immettere così sul mercato le quote aggiuntive di energia rinnovabile. Il settore agricolo potrà così contribuire a calmierare il caro prezzi dell’energia.
“Finalmente sarà consentito agli impianti di biogas agricolo esistenti di massimizzare la produzione di energia elettrica anche superando il limite di potenza ammessa ai sensi della normativa sul riconoscimento degli incentivi, valorizzando tale extra produzione al prezzo di mercato e senza incidere sul totale delle risorse erogate a titolo di incentivo. Con questa norma viene centrato un importante obiettivo di sburocratizzazione, permettendo di liberare tutto il potenziale energetico degli impianti attraverso il pieno utilizzo delle potenze meccaniche di cui essi dispongono. Ringrazio infinitamente il collega senatore Gianni Pietro Girotto, presidente della Commissione Industria, per aver depositato l’emendamento, che presentai già a mia firma al Dl Bollette, portandolo fino all’approvazione”. È quanto dichiara il deputato Gianpaolo Cassese (M5S) dopo il voto favorevole delle Commissioni riunite Industria e Finanze del Senato all’emendamento presentato al ddl di conversione del decreto-legge sul contrasto degli effetti economici e umanitari della crisi ucraina, che presto andrà in Aula.
“Grazie alla norma ‘sblocca motori’ appena approvata, la produzione di energia elettrica da biogas potrebbe aumentare da subito di 600 milioni di metri cubi, 20% in più rispetto all’attuale produzione da rinnovabile di 2,5 miliardi di metri cubi l’anno, il tutto senza alcun costo per lo Stato o per i contribuenti – aggiunge – Di fronte alla crisi energetica in atto, cominciata con la pandemia e aggravata dal conflitto bellico in Ucraina, come è stato ampiamente sottolineato anche nel corso del Convegno su biogas e biometano che ho organizzato nei giorni scorsi presso il Mipaaf, è necessario proseguire in questa direzione, semplificando le norme esistenti ed accelerando nella emanazione dei decreti, anche attuativi, di cui il comparto è in attesa da tempo, per favorire lo sviluppo delle agroenergie e della transizione ecologica, incrementando la nostra autosufficienza energetica”.
Sull’emendamento al Dl Taglia Prezzi si è espresso positivamente anche il CIB – Consorzio Italiano Biogas.
“Accogliamo con favore le misure approvate oggi che segnano un nuovo passo per lo sviluppo e la produzione del biogas agricolo e dimostrano il ruolo fondamentale che può svolgere il settore primario per fronteggiare la crisi energetica – dichiara il Presidente del CIB, Piero Gattoni – . Oltre alle importanti misure in favore dell’utilizzo del digestato, il passaggio parlamentare ha introdotto misure che permetteranno alle aziende agricole di ampliare la produzione di energia elettrica rinnovabile, contribuendo così a raggiungere gli obiettivi di sicurezza e indipendenza energetica che l’Esecutivo si è posto senza derogare nel percorso di decarbonizzazione intrapreso dal nostro Paese. Auspichiamo una rapida approvazione definitiva del decreto in entrambi i rami del Parlamento”. – continua Gattoni.
Infine, sollecita il Presidente del CIB: “Il provvedimento dimostra l’attenzione del Parlamento per la produzione di energia elettrica da biogas, ora è più che mai necessaria una rapida emanazione del Decreto Fer2, una misura attesa dal settore da diversi anni, che potrà valorizzare le infrastrutture produttive esistenti che non potranno riconvertire a biometano”.
Fonte: CIB, Ufficio Stampa M5S
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