Ancora una volta Altragricoltura e Siaab si mobilitano per chiedere  la corretta applicazione delle norme Europee, dei protocolli Oie, e l’assoluta condivisione delle scelte con gli allevatori in merito al delicatissimo tema dei piani di eradicazione di brucellosi e tubercolosi negli allevamenti bufalini, questa volta intraprendendo anche iniziative sul piano legale.

Come preannunciato, in data 30 dicembre 2021 sono stati notificati nel primo pomeriggio due nuovi atti legali a tutela e difesa del patrimonio bufalino campano.
Lo fa sapere Gianni Fabbris della presidenza nazionale di Altragricoltura dando conto del merito dei due atti depositati a sua firma e di Lino Martone per il SI.A.A.B. (Sindacato Allevatori e Agricoltori Bufalini).
Il primo atto è un esposto alla Corte dei Conti della Campania ed alla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere per accertare la sussistenza di danni erariali e patrimoniali collegati alla gestione del Piano contro la Brucellosi e la Tubercolosi bufalina messo in campo dai dirigenti della Regione Campania.
Il secondo è un documento invito/diffida indirizzato direttamente alla Regione Campania e, in particolare, al Presidente Vincenzo Deluca, all’Assessore all’Agricoltura Nicola Caputo ed a diversi dirigenti dei diversi Uffici Regionali coinvolti nella vicenda.
Nello stesso documento (indirizzato anche alla Corte dei Conti, al Presidente del Consiglio Regionale della Campania ed a tutti i consiglieri e assessori regionali) si “comunicano” i “dati del fallimento del primo piano di eradicazione delle zoonosi certificati dai documenti acquisiti in sede di indagine penale dalla magistratura” e si diffida la Regione Campania a mettere in campo il piano di prevenzione della Brucellosi e della TBC in continuità con il precedente e senza aver prima motivato e spiegato le ragioni di quel fallimento”.
Nel documento, fra l’altro, si leggono argomentazioni tecniche e di merito che confutano alla radice l’annunciato “Nuovo Piano” diffuso dalla Regione Campania, sottolineandone la continuità e (persino) gli elementi di aggravamento rispetto al primo.
Il documento contiene anche due inviti: il primo è rivolto al Presidente della Regione ed all’Assessore ad aprire urgentemente un confronto per analizzare le nuove evidenze emerse e sulle proposte da tempo avanzate alternative a quelle prospettate dalla Regione Campania dai sindaci, da tecnici e scienziati e dalle Associazioni libere come Altragricoltura e il SIAAB.
Il secondo chiama in causa direttamente il Consiglio regionale della Campania sollecitandolo ad esercitare il dovuto ruolo ispettivo e di direzione.
Da ieri, intanto, è in corso il confronto fra Altragricoltura, il SIAAB e l’Associazione Tutela Allevamento Bufala Mediterranea per coordinare le attività e convocare, fin dalle prossime ore, una nuova fase della mobilitazione unitaria.
“Se la Regione vorrà ascoltare gli allevatori e le loro ragioni, saprà presto dove incontrali” ha commentato Gianni Fabbris.

Per discutere delle proposte e delle iniziative necessarie ad andare avanti nel percorso intrapreso, i 4 presidenti delle realtà associative coinvolte, nelle persone di: Adriano Noviello, presidente della Associazione Tutela Allevamento della Bufala Mediterranea, Lino Martone, presidente del SIAAB (Sindacato Allevatori Agricoltori Bufalini), Gioacchino Caianiello, presidente della Consulta degli Allevatori di Grazzanise e Gianni Fabbris, della Presidenza di Altragricoltura – Confederazione per la Sovranità Alimentare, hanno indetto per oggi 3 gennaio 2022 una riunione su piattaforma web alle ore 17.30.

Chi volesse partecipare può inviare una mail di richiesta a altragricoltura@altragricoltura.net

Fonte: Ufficio Stampa Altragricoltura – Confederazione per la Sovranità Alimentare