Lo stato di salute della bovina da latte, specialmente nella fase del post partum, ne influenza l’efficienza riproduttiva (Veerkamp et al., 2003). Durante la prima fase di lattazione, infatti, le vacche ad alta produzione potrebbero trovarsi in uno stato di bilancio energetico negativo (NEB), che in parte può essere compensato dalla mobilitazione delle riserve corporee (Esposito et al., 2014). In letteratura, diversi studi hanno riportato un’associazione tra NEB, riduzione degli indici di fertilità e risposta immunitaria (Banos et al., 2006; Stoop et al.,2009; Olson et al., 2011).
Il profilo acidico del latte è strettamente correlato al bilancio energetico e pertanto può essere considerato come un potenziale indicatore di NEB nelle vacche da latte (van Knegsel et al., 2005; Stoop et al., 2009; Gross et al., 2011). Inoltre, alcuni studi hanno dimostrato che il contenuto di acidi grassi nel latte risulta essere ereditabile e geneticamente correlato con la fertilità degli animali (Soyeurt et al., 2007; Stoop et al., 2008; Bastin et al., 2012).
La compromissione della risposta immunitaria che si verifica durante lo stato di NEB può successivamente portare a diversi eventi negativi, come ad esempio un aumento degli eventi mastitici (Collard et al., 2000). Lo stato di salute della mammella, che può essere valutato tramite alcuni indicatori quali il contenuto di cellule somatiche del latte e di lattosio, può a sua volta influenzare negativamente la fertilità nella bovina da latte.
In questo studio, sono state determinate le correlazioni genetiche e le potenziali relazioni causali tra caratteri di fertilità (intervallo parto-concepimento e tasso di concepimento), caratteri di qualità e composizione del latte e profilo acidico del latte in bovine di razza Frisona, Bruna e Simmental.
E’ stata evidenziata l’esistenza di possibili relazioni causali tra la composizione del latte e la fertilità che hanno suggerito come una buona funzionalità mammaria (in termini di sintesi di proteina e grasso) ed assenza di condizioni infiammatorie (basse cellule somatiche del latte) siano associate ad un effetto favorevole sulla fertilità degli animali. Inoltre, le potenziali relazioni causali evidenziate tra acidi grassi indicatori di NEB (come il C18 e il C18:1 cis-9) ed i caratteri di fertilità sembrerebbero confermare l’esistenza di una stretta associazione tra metabolismo lipidico e fertilità nella bovina da latte. Infine, sono state osservate alcune differenze nelle stime delle correlazioni genetiche e degli effetti recursivi tra le tre diverse razze bovine che potrebbero essere imputabili ad una diversa suscettibilità alle patologie metaboliche (Garrick and Ruvinsky, 2015).
La possibilità di considerare l’esistenza di una componente causale nelle relazioni tra caratteri obiettivo di selezione permetterebbe dunque da una parte di acquisire una maggiore comprensione dei meccanismi biologici che li controllano e dall’altra di ottenere una stima più accurata delle correlazioni genetiche. Inoltre, una maggior conoscenza delle differenze tra razze potrebbe essere utile per ottimizzare i programmi di selezione al fine di migliorare lo stato metabolico e fisiologico delle bovine e, di conseguenza, la loro efficienza riproduttiva.
Sinossi tratta dall’articolo:”Genetic correlations between fertility traits and milk composition and fatty acids in Holstein-Friesian, Brown Swiss, and Simmental cattle using recursive models“
M. Martinez-Castillero, S. Pegolo, C. Sartori, H. Toledo-Alvarado, L. Varona, L. Degano, D. Vicario, R. Finocchiaro, G. Bittante, A. Cecchinato
Journal of Dairy Science, 2021
Autori:
Sara Pegolo, Giuseppe Conte, Fabio Correddu, Antonio Gallo, Alberto Stanislao Atzori – Gruppo editoriale ASPA.
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